From: Simone Piccardi Date: Sun, 18 Nov 2001 16:41:16 +0000 (+0000) Subject: Due parola su BSD X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=commitdiff_plain;h=9a68f03944a1c6fda3b6bd8122ecf3543dfcaf61;ds=sidebyside Due parola su BSD --- diff --git a/intro.tex b/intro.tex index 39cf4c8..81f3e14 100644 --- a/intro.tex +++ b/intro.tex @@ -340,16 +340,45 @@ BSD. \subsection{Gli standard UNIX -- Open Group} \label{sec:intro_opengroup} -Nel 1993 il marchi Unix passò di proprietà dalla Novell (che a sua volta lo +Nel 1993 il marchio Unix passò di proprietà dalla Novell (che a sua volta lo aveva comprato dalla AT\&T) al consorzio X/Open, che iniziò a pubblicare le sue specifiche sotto il nome di \textit{Single UNIX Specification}, +\subsection{Il comportamento standard del \cmd{gcc}} +\label{sec:intro_gcc} + + + + +\subsection{Lo ``standard'' BSD} +\label{sec:intro_bsd} + +Lo sviluppo di BSD inziò quando la fine della collaborazione fra l'Università +di Berkley e la AT/T, generò una delle prime e più importanti fratture del +mondo Unix. L'Università di Berkley proseguì nello sviluppo della base di +codice di cui disponeva, e che presentava parecchie migliorie rispetto alle +allora versioni disponibili, fino ad arrivare al rilascio di una versione +completa di unix, chiamata appunto BSD, del tutto indipendente dal codice +della AT/T. + +Benchè non sia uno standard formalizzato, l'implementazione di unix +dell'Università di Berkley, ha provveduto nel tempo una serie di estenzioni e +di API grande rilievo, come il link simbolici (vedi \secref{sec:file_symlink}, +la funzione \func{select}, i socket. + +Queste estensioni sono state via via aggiunte al sistema nelle varie release +del sistema (BSD 4.2, BSD 4.3 e BSD 4.4) come pure in alcuni derivati +commerciali come SunOS. Le \acr{glibc} provvedono tutte queste estensioni che +sono state in gran parte incorporate negli standard successivi. + + +\subsection{Lo standard System V} +\label{sec:intro_sysv} + -\subsection{Il comportamento standard del \cmd{gcc}} -\label{sec:intro_gcc_behaviuor}