+Riprendiamo la situazione affrontata in \secref{sec:TCP_server_crash},
+terminando il server durante una connessione, in questo caso quello che
+otterremo, una volta scritta una prima riga ed interrotto il server con un
+\texttt{C-c}, sarà:
+\begin{verbatim}
+[piccardi@gont sources]$ ./echo 192.168.1.1
+Prima riga
+Prima riga
+EOF sul socket
+\end{verbatim}%$
+dove l'ultima riga compare immediatamente dopo aver interrotto il server. Il
+nostro client infatti è in grado di accorgersi immediatamente che il socket
+connesso è stato chiuso ed uscire immediatamente.
+
+Veniamo allora agli altri scenari di terminazione anomala visti in
+\secref{sec:TCP_conn_crash}. Il primo di questi è l'interruzione fisica della
+connessione; in questo caso avremo un comportamento analogo al precedente, in
+cui si scrive una riga e non si riceve risposta dal server e non succede
+niente fino a quando non si riceve un errore di \errcode{EHOSTUNREACH} o
+\errcode{ETIMEDOUT} a seconda dei casi.
+
+La differenza è che stavolta potremo scrivere più righe dopo l'interruzione,
+in quanto il nostro client dopo aver inviato i dati non si bloccherà più nella
+lettura dal socket, ma nella \func{select}; per questo potrà accettare
+ulteriore dati che scriverà di nuovo sul socket, fintanto che c'è spazio sul
+buffer di uscita (ecceduto il quale si bloccherà in scrittura). Si ricordi
+infatti che il client non ha modo di determinare se la connessione è attiva o
+meno (dato che in molte situazioni reali l'inattività può essere temporanea).
+Tra l'altro se si ricollega la rete prima della scadenza del timeout, potremo
+anche verificare come tutto quello che si era scritto viene poi effettivamente
+trasmesso non appena la connessione ridiventa attiva, per cui otterremo
+qualcosa del tipo:
+\begin{verbatim}
+[piccardi@gont sources]$ ./echo 192.168.1.1
+Prima riga
+Prima riga
+Seconda riga dopo l'interruzione
+Terza riga
+Quarta riga
+Seconda riga dopo l'interruzione
+Terza riga
+Quarta riga
+\end{verbatim}
+in cui, una volta riconnessa la rete, tutto quello che abbiamo scritto durante
+il periodo di disconnessione restituito indietro e stampato immediatamente.
+
+Lo stesso comportamento visto in \secref{sec:TCP_server_crash} si riottiene
+nel caso di un crollo completo della macchina su cui sta il server. In questo
+caso di nuovo il client non è in grado di accorgersi di niente dato che si
+suppone che il programma server non venga terminato correttamente, ma si
+blocchi tutto senza la possibilità di avere l'emissione di un segmento FIN che
+segnala la terminazione della connessione. Di nuovo fintanto che la
+connessione non si riattiva )con il riavvio della macchina del server) il
+client non è in grado di fare altro che accettare dell'input e tentare di
+inviarlo. La differenza in questo caso è che non appena la connessione
+ridiventa attiva i dati verranno sì trasmessi, ma essendo state perse tutte le
+informazioni relative alle precedenti connessioni ai tentativi di scrittura
+del client sarà risposto con un segmento RST che provocherà il ritorno di
+\func{select} per la ricezione di un errore di \errcode{ECONNRESET}.