X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=tcpsock.tex;h=695603e744b7bb9b3f4dc81aca2098b5acd431d6;hp=c896d448780bd9561439b55abb3e3f4092cd809e;hb=4cbeb0e4fa1d31da798c8e68108eb6785586ab34;hpb=9a577c89dd563aacbc619e09bf8b6d99b533274a diff --git a/tcpsock.tex b/tcpsock.tex index c896d44..695603e 100644 --- a/tcpsock.tex +++ b/tcpsock.tex @@ -2035,7 +2035,7 @@ quando affronteremo il comportamento in caso di conclusioni anomale: Tutto questo riguarda la connessione, c'è però da tenere conto dell'effetto del procedimento di chiusura del processo figlio nel server (si veda quanto esaminato in sez.~\ref{sec:proc_termination}). In questo caso avremo l'invio -del segnale \const{SIGCHLD} al padre, ma dato che non si è installato un +del segnale \signal{SIGCHLD} al padre, ma dato che non si è installato un gestore e che l'azione predefinita per questo segnale è quella di essere ignorato, non avendo predisposto la ricezione dello stato di terminazione, otterremo che il processo figlio entrerà nello stato di \index{zombie} zombie @@ -2048,7 +2048,7 @@ ripetendo il comando \cmd{ps}: Dato che non è il caso di lasciare processi \index{zombie} zombie, occorrerà ricevere opportunamente lo stato di terminazione del processo (si veda -sez.~\ref{sec:proc_wait}), cosa che faremo utilizzando \const{SIGCHLD} secondo +sez.~\ref{sec:proc_wait}), cosa che faremo utilizzando \signal{SIGCHLD} secondo quanto illustrato in sez.~\ref{sec:sig_sigchld}. Una prima modifica al nostro server è pertanto quella di inserire la gestione della terminazione dei processi figli attraverso l'uso di un gestore. Per questo useremo la funzione @@ -2069,7 +2069,7 @@ di \errcode{EINTR}. Vediamo allora cosa comporta tutto questo nel nostro caso: quando si chiude il client, il processo figlio che gestisce la connessione terminerà, ed il padre, -per evitare la creazione di zombie, riceverà il segnale \const{SIGCHLD} +per evitare la creazione di zombie, riceverà il segnale \signal{SIGCHLD} eseguendo il relativo gestore. Al ritorno del gestore però l'esecuzione nel padre ripartirà subito con il ritorno della funzione \func{accept} (a meno di un caso fortuito in cui il segnale arriva durante l'esecuzione del programma @@ -2136,7 +2136,7 @@ codice completo di quest'ultimo si trova nel file La prima modifica effettuata è stata quella di introdurre una nuova opzione a riga di comando, \texttt{-c}, che permette di richiedere il comportamento -compatibile nella gestione di \const{SIGCHLD} al posto della semantica BSD +compatibile nella gestione di \signal{SIGCHLD} al posto della semantica BSD impostando la variabile \var{compat} ad un valore non nullo. Questa è preimpostata al valore nullo, cosicché se non si usa questa opzione il comportamento di default del server è di usare la semantica BSD. @@ -2165,7 +2165,7 @@ programma. Vediamo allora come è cambiato il nostro server; una volta definite le variabili e trattate le opzioni il primo passo (\texttt{\small 9--13}) è -verificare la semantica scelta per la gestione di \const{SIGCHLD}, a seconda +verificare la semantica scelta per la gestione di \signal{SIGCHLD}, a seconda del valore di \var{compat} (\texttt{\small 9}) si installa il gestore con la funzione \func{Signal} (\texttt{\small 10}) o con \texttt{SignalRestart} (\texttt{\small 12}), essendo quest'ultimo il valore di default. @@ -2182,13 +2182,13 @@ numero di secondi da aspettare (il valore preimpostato è nullo). Si è potuto lasciare inalterata tutta la sezione di creazione del socket perché nel server l'unica chiamata ad una system call lenta, che può essere -interrotta dall'arrivo di \const{SIGCHLD}, è quella ad \func{accept}, che è +interrotta dall'arrivo di \signal{SIGCHLD}, è quella ad \func{accept}, che è l'unica funzione che può mettere il processo padre in stato di sleep nel periodo in cui un figlio può terminare; si noti infatti come le altre \index{system~call~lente} \textit{slow system call}\footnote{si ricordi la distinzione fatta in sez.~\ref{sec:sig_gen_beha}.} o sono chiamate prima di entrare nel ciclo principale, quando ancora non esistono processi figli, o -sono chiamate dai figli stessi e non risentono di \const{SIGCHLD}. +sono chiamate dai figli stessi e non risentono di \signal{SIGCHLD}. Per questo l'unica modifica sostanziale nel ciclo principale (\texttt{\small 23--42}), rispetto precedente versione di fig.~\ref{fig:TCP_ServEcho_first}, @@ -2291,7 +2291,7 @@ stata accettata dal programma. Questo significa che, oltre alla interruzione da parte di un segnale, che abbiamo trattato in sez.~\ref{sec:TCP_child_hand} nel caso particolare di -\const{SIGCHLD}, si possono ricevere altri errori non fatali all'uscita di +\signal{SIGCHLD}, si possono ricevere altri errori non fatali all'uscita di \func{accept}, che come nel caso precedente, necessitano semplicemente la ripetizione della chiamata senza che si debba uscire dal programma. In questo caso anche la versione modificata del nostro server non sarebbe adatta, in @@ -2420,7 +2420,7 @@ pacchetto. Questo causerà la ricezione dell'eco nel client che lo stamperà a video. A questo punto noi procediamo ad interrompere l'esecuzione del server con un -\texttt{C-c} (cioè con l'invio di \const{SIGTERM}): nel momento in cui +\texttt{C-c} (cioè con l'invio di \signal{SIGTERM}): nel momento in cui facciamo questo vengono immediatamente generati altri due pacchetti. La terminazione del processo infatti comporta la chiusura di tutti i suoi file descriptor, il che comporta, per il socket che avevamo aperto, l'inizio della @@ -2491,7 +2491,7 @@ flusso dei dati, dal punto di vista del funzionamento nei confronti delle funzioni di lettura e scrittura, i socket sono del tutto analoghi a delle pipe. Allora, da quanto illustrato in sez.~\ref{sec:ipc_pipes}, sappiamo che tutte le volte che si cerca di scrivere su una pipe il cui altro capo non è -aperto il lettura il processo riceve un segnale di \const{SIGPIPE}, e questo è +aperto il lettura il processo riceve un segnale di \signal{SIGPIPE}, e questo è esattamente quello che avviene in questo caso, e siccome non abbiamo un gestore per questo segnale, viene eseguita l'azione preimpostata, che è quella di terminare il processo. @@ -2826,7 +2826,7 @@ pronto per la scrittura sono le seguenti: bloccherà e restituirà un valore positivo pari al numero di byte accettati dal livello di trasporto. \item il lato in scrittura della connessione è stato chiuso. In questo caso - una operazione di scrittura sul socket genererà il segnale \const{SIGPIPE}. + una operazione di scrittura sul socket genererà il segnale \signal{SIGPIPE}. \item c'è stato un errore sul socket. In questo caso una operazione di scrittura non si bloccherà ma restituirà una condizione di errore ed imposterà opportunamente la variabile \var{errno}. Vedremo in