X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=system.tex;h=f2569bf90a08beaedfe5654b421cbfe5fd784a78;hp=446c0f67c51648c1ad29ad48f441b57495ccddea;hb=ff76d56c6a2c280cbe4f153173488871d7b12336;hpb=6f8e0ca42d3d0b97b5e5747798a1eaffb44e8521 diff --git a/system.tex b/system.tex index 446c0f6..f2569bf 100644 --- a/system.tex +++ b/system.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% system.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2005 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2007 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", @@ -8,6 +8,7 @@ %% license is included in the section entitled "GNU Free Documentation %% License". %% + \chapter{La gestione del sistema, del tempo e degli errori} \label{cha:system} @@ -149,7 +150,7 @@ sez.~\ref{sec:sys_file_limits}. Purtroppo la sezione dello standard che tratta questi argomenti è una delle meno chiare\footnote{tanto che Stevens, in \cite{APUE}, la porta come esempio - di ``standardese''.}. Lo standard prevede che ci siano 13 macro che + di ``\textsl{standardese}''.}. Lo standard prevede che ci siano 13 macro che descrivono le caratteristiche del sistema (7 per le caratteristiche generiche, riportate in tab.~\ref{tab:sys_generic_macro}, e 6 per le caratteristiche dei file, riportate in tab.~\ref{tab:sys_file_macro}). @@ -218,7 +219,7 @@ riportati in tab.~\ref{tab:sys_posix1_general}. \const{\_POSIX\_STREAM\_MAX} & 8& massimo numero di stream aperti per processo in contemporanea.\\ \const{\_POSIX\_TZNAME\_MAX} & & dimensione massima del nome di una - \texttt{timezone} (vedi + \textit{timezone} (vedi sez.~\ref{sec:sys_date}). \\ \const{\_POSIX\_NGROUPS\_MAX}& 0& numero di gruppi supplementari per processo (vedi @@ -403,7 +404,7 @@ riportate in tab.~\ref{tab:sys_file_macro}. \const{LINK\_MAX} &8 & numero massimo di link a un file\\ \const{NAME\_MAX}& 14 & lunghezza in byte di un nome di file. \\ \const{PATH\_MAX}& 256 & lunghezza in byte di un - \itindex{pathname}\textit{pathname}.\\ + \itindex{pathname} \textit{pathname}.\\ \const{PIPE\_BUF}&4096 & byte scrivibili atomicamente in una pipe (vedi sez.~\ref{sec:ipc_pipes}).\\ \const{MAX\_CANON}&255 & dimensione di una riga di terminale in modo @@ -434,7 +435,7 @@ le analoghe di tab.~\ref{tab:sys_posix1_general}. \const{\_POSIX\_LINK\_MAX} &8 & numero massimo di link a un file.\\ \const{\_POSIX\_NAME\_MAX}& 14 & lunghezza in byte di un nome di file. \\ \const{\_POSIX\_PATH\_MAX}& 256 & lunghezza in byte di un - \itindex{pathname}\textit{pathname}.\\ + \itindex{pathname} \textit{pathname}.\\ \const{\_POSIX\_PIPE\_BUF}& 512 & byte scrivibili atomicamente in una pipe.\\ \const{\_POSIX\_MAX\_CANON}&255 & dimensione di una riga di @@ -477,12 +478,12 @@ E si noti come la funzione in questo caso richieda un argomento che specifichi a quale file si fa riferimento, dato che il valore del limite cercato può variare a seconda del filesystem. Una seconda versione della funzione, \funcd{fpathconf}, opera su un file descriptor invece che su un -\itindex{pathname}\textit{pathname}. Il suo prototipo è: +\itindex{pathname} \textit{pathname}. Il suo prototipo è: \begin{prototype}{unistd.h}{long fpathconf(int fd, int name)} Restituisce il valore del parametro \param{name} per il file \param{fd}. \bodydesc{È identica a \func{pathconf} solo che utilizza un file descriptor - invece di un \itindex{pathname}\textit{pathname}; pertanto gli errori + invece di un \itindex{pathname} \textit{pathname}; pertanto gli errori restituiti cambiano di conseguenza.} \end{prototype} \noindent ed il suo comportamento è identico a quello di \func{pathconf}. @@ -601,7 +602,7 @@ maniera gerarchica all'interno di un albero;\footnote{si tenga presente che occorrerà includere anche i file \file{linux/unistd.h} e \file{linux/sysctl.h}.} per accedere ad uno di essi occorre specificare un cammino attraverso i vari nodi dell'albero, in maniera analoga a come avviene -per la risoluzione di un \itindex{pathname}\textit{pathname} (da cui l'uso +per la risoluzione di un \itindex{pathname} \textit{pathname} (da cui l'uso alternativo del filesystem \file{/proc}, che vedremo dopo). Ciascun nodo dell'albero è identificato da un valore intero, ed il cammino che @@ -645,7 +646,7 @@ forma di file alcune delle strutture interne del kernel stesso. In particolare l'albero dei valori di \func{sysctl} viene presentato in forma di file nella directory \file{/proc/sys}, cosicché è possibile accedervi -specificando un \itindex{pathname}\textit{pathname} e leggendo e scrivendo sul +specificando un \itindex{pathname} \textit{pathname} e leggendo e scrivendo sul file corrispondente al parametro scelto. Il kernel si occupa di generare al volo il contenuto ed i nomi dei file corrispondenti, e questo ha il grande vantaggio di rendere accessibili i vari parametri a qualunque comando di shell @@ -701,7 +702,7 @@ sulla directory \param{target}. \textit{mount point} o di spostarlo quando \param{target} non è un \textit{mount point} o è \file{/}. \item[\errcode{EACCES}] non si ha il permesso di accesso su uno dei - componenti del \itindex{pathname}\textit{pathname}, o si è cercato + componenti del \itindex{pathname} \textit{pathname}, o si è cercato di montare un filesystem disponibile in sola lettura senza averlo specificato o il device \param{source} è su un filesystem montato con l'opzione \const{MS\_NODEV}. @@ -765,25 +766,27 @@ valori riportati in tab.~\ref{tab:sys_mount_flags}. \textbf{Parametro} & \textbf{Valore}&\textbf{Significato}\\ \hline \hline - \const{MS\_RDONLY} & 1 & monta in sola lettura\\ + \const{MS\_RDONLY} & 1 & monta in sola lettura.\\ \const{MS\_NOSUID} & 2 & ignora i bit \itindex{suid~bit} \acr{suid} e - \itindex{sgid~bit}\acr{sgid}\\ - \const{MS\_NODEV} & 4 & impedisce l'accesso ai file di dispositivo\\ - \const{MS\_NOEXEC} & 8 & impedisce di eseguire programmi \\ - \const{MS\_SYNCHRONOUS}& 16 & abilita la scrittura sincrona \\ - \const{MS\_REMOUNT} & 32 & rimonta il filesystem cambiando i flag\\ - \const{MS\_MANDLOCK} & 64 & consente il \textit{mandatory locking} (vedi - sez.~\ref{sec:file_mand_locking})\\ - \const{S\_WRITE} & 128 & scrive normalmente \\ - \const{S\_APPEND} & 256 & consente la scrittura solo in \textit{append - mode} (vedi sez.~\ref{sec:file_sharing})\\ - \const{S\_IMMUTABLE} & 512 & impedisce che si possano modificare i file \\ + \itindex{sgid~bit} \acr{sgid}.\\ + \const{MS\_NODEV} & 4 & impedisce l'accesso ai file di dispositivo.\\ + \const{MS\_NOEXEC} & 8 & impedisce di eseguire programmi.\\ + \const{MS\_SYNCHRONOUS}& 16 & abilita la scrittura sincrona.\\ + \const{MS\_REMOUNT} & 32 & rimonta il filesystem cambiando le opzioni.\\ + \const{MS\_MANDLOCK} & 64 & consente il \textit{mandatory locking} + \itindex{mandatory~locking} (vedi + sez.~\ref{sec:file_mand_locking}).\\ + \const{S\_WRITE} & 128 & scrive normalmente.\\ + \const{S\_APPEND} & 256 & consente la scrittura solo in + \itindex{append~mode} \textit{append mode} + (vedi sez.~\ref{sec:file_sharing}).\\ + \const{S\_IMMUTABLE} & 512 & impedisce che si possano modificare i file.\\ \const{MS\_NOATIME} &1024 & non aggiorna gli \textit{access time} (vedi - sez.~\ref{sec:file_file_times})\\ + sez.~\ref{sec:file_file_times}).\\ \const{MS\_NODIRATIME}&2048 & non aggiorna gli \textit{access time} delle - directory\\ - \const{MS\_BIND} &4096 & monta il filesystem altrove\\ - \const{MS\_MOVE} &8192 & sposta atomicamente il punto di montaggio \\ + directory.\\ + \const{MS\_BIND} &4096 & monta il filesystem altrove.\\ + \const{MS\_MOVE} &8192 & sposta atomicamente il punto di montaggio.\\ \hline \end{tabular} \caption{Tabella dei codici dei flag di montaggio di un filesystem.} @@ -916,7 +919,7 @@ tralasceremo la trattazione, rimandando al manuale delle \acr{glibc} \label{sec:sys_user_group} Tradizionalmente le informazioni utilizzate nella gestione di utenti e gruppi -(password, corripondenze fra nomi simbolici e user-id, home directory, ecc.) +(password, corrispondenze fra nomi simbolici e user-id, home directory, ecc.) venivano registrate all'interno dei due file di testo \file{/etc/passwd} ed \file{/etc/group},\footnote{in realtà oltre a questi nelle distribuzioni più recenti è stato introdotto il sistema delle \textit{shadow password} che @@ -947,11 +950,11 @@ dall'altra con il diffondersi delle reti la necessit informazioni degli utenti e dei gruppi per insiemi di macchine, in modo da mantenere coerenti i dati, ha portato anche alla necessità di poter recuperare e memorizzare dette informazioni su supporti diversi, introducendo il sistema -del \itindex{Name~Service~Switch}\textit{Name Service Switch} che tratteremo +del \itindex{Name~Service~Switch} \textit{Name Service Switch} che tratteremo brevemente più avanti (in sez.~\ref{sec:sock_resolver}) dato che la maggior parte delle sua applicazioni sono relative alla risoluzioni di nomi di rete. -In questo paragrafo ci limiteremo comunque a trattere le funzioni classiche +In questo paragrafo ci limiteremo comunque a trattare le funzioni classiche per la lettura delle informazioni relative a utenti e gruppi tralasciando completamente quelle relative all'autenticazione. % Per questo non tratteremo @@ -1081,7 +1084,7 @@ fig.~\ref{fig:sys_group_struct}. Le funzioni viste finora sono in grado di leggere le informazioni sia direttamente dal file delle password in \file{/etc/passwd} che tramite il -sistema del \itindex{Name~Service~Switch}\textit{Name Service Switch} e +sistema del \itindex{Name~Service~Switch} \textit{Name Service Switch} e sono completamente generiche. Si noti però che non c'è una funzione che permetta di impostare direttamente una password.\footnote{in realtà questo può essere fatto ricorrendo a PAM, ma questo è un altro discorso.} Dato che @@ -1379,7 +1382,7 @@ system call eseguite per conto del processo. Gli altri tre campi servono a quantificare l'uso della memoria virtuale\index{memoria~virtuale} e corrispondono rispettivamente al numero di -\textit{page fault}\itindex{page~fault} (vedi sez.~\ref{sec:proc_mem_gen}) +\itindex{page~fault} \textit{page fault} (vedi sez.~\ref{sec:proc_mem_gen}) avvenuti senza richiedere I/O su disco (i cosiddetti \textit{minor page fault}), a quelli che invece han richiesto I/O su disco (detti invece \textit{major page fault}) ed al numero di volte che il processo è stato @@ -1420,7 +1423,7 @@ ricevuto lo stato di terminazione. \label{sec:sys_resource_limit} Come accennato nell'introduzione il kernel mette a disposizione delle -funzionalita che permettono non solo di mantenere dati statistici relativi +funzionalità che permettono non solo di mantenere dati statistici relativi all'uso delle risorse, ma anche di imporre dei limiti precisi sul loro utilizzo da parte dei vari processi o degli utenti. @@ -1444,7 +1447,7 @@ fatto solo fino al valore del secondo, che per questo viene detto \textit{hard \hline \hline \const{RLIMIT\_AS} & La dimensione massima della memoria virtuale di - un processo, il cosidetto \textit{Address + un processo, il cosiddetto \textit{Address Space}, (vedi sez.~\ref{sec:proc_mem_gen}). Se il limite viene superato dall'uso di funzioni come \func{brk}, \func{mremap} o \func{mmap} @@ -1454,12 +1457,12 @@ fatto solo fino al valore del secondo, che per questo viene detto \textit{hard stack il processo riceverà un segnale di \const{SIGSEGV}. \\ \const{RLIMIT\_CORE} & La massima dimensione per di un file di - \textit{core dump}\itindex{core~dump} (vedi + \itindex{core~dump} \textit{core dump} (vedi sez.~\ref{sec:sig_prog_error}) creato nella terminazione di un processo; file di dimensioni maggiori verranno troncati a questo valore, mentre con un valore si bloccherà la creazione - dei \textit{core dump}\itindex{core~dump}.\\ + dei \itindex{core~dump} \textit{core dump}.\\ \const{RLIMIT\_CPU} & Il massimo tempo di CPU (vedi sez.~\ref{sec:sys_cpu_times}) che il processo può usare. Il superamento del limite corrente @@ -1469,7 +1472,7 @@ fatto solo fino al valore del secondo, che per questo viene detto \textit{hard il processo. Il superamento del limite massimo comporta l'emissione di un segnale di \const{SIGKILL}.\footnotemark\\ - \const{RLIMIT\_DATA} & La massima dimensione del ndex{segmento!dati} + \const{RLIMIT\_DATA} & La massima dimensione del \index{segmento!dati} segmento dati di un processo (vedi sez.~\ref{sec:proc_mem_layout}). Il tentativo di allocare più memoria di quanto @@ -1485,7 +1488,7 @@ fatto solo fino al valore del secondo, che per questo viene detto \textit{hard un errore di \errcode{EFBIG}.\\ \const{RLIMIT\_LOCKS}& È un limite presente solo nelle prime versioni del kernel 2.4 sul numero massimo di - \index{file!locking}\textit{file lock} (vedi + \index{file!locking} \textit{file lock} (vedi sez.~\ref{sec:file_locking}) che un processo poteva effettuare.\\ \const{RLIMIT\_MEMLOCK}& L'ammontare massimo di memoria che può essere @@ -1541,12 +1544,12 @@ fatto solo fino al valore del secondo, che per questo viene detto \textit{hard In generale il superamento di un limite corrente\footnote{di norma quanto riportato in tab.~\ref{tab:sys_rlimit_values} fa riferimento a quanto - avviene al superamento del limite corrente, con l'eccesione + avviene al superamento del limite corrente, con l'eccezione \const{RLIMIT\_CPU} in cui si ha in comportamento diverso per il superamento dei due limiti.} comporta o l'emissione di un segnale o il fallimento della system call che lo ha provocato;\footnote{si nuovo c'è una eccezione per \const{RLIMIT\_CORE} che influenza soltanto la dimensione (o l'eventuale - creazinone) dei file di \itindex{core~dump}\textit{core dump}.} per + creazione) dei file di \itindex{core~dump} \textit{core dump}.} per permettere di leggere e di impostare i limiti di utilizzo delle risorse da parte di un processo sono previste due funzioni, \funcd{getrlimit} e \funcd{setrlimit}, i cui prototipi sono: @@ -1601,7 +1604,7 @@ Nello specificare un limite, oltre a fornire dei valori specifici, si pu anche usare la costante \const{RLIM\_INFINITY} che permette di sbloccare l'uso di una risorsa; ma si ricordi che solo un processo con i privilegi di amministratore\footnote{per essere precisi in questo caso quello che serve è - la \itindex{capabilities}\textit{capability} \const{CAP\_SYS\_RESOURCE}.} + la \itindex{capabilities} \textit{capability} \const{CAP\_SYS\_RESOURCE}.} può innalzare un limite al di sopra del valore corrente del limite massimo ed usare un valore qualsiasi per entrambi i limiti. Si tenga conto infine che tutti i limiti vengono ereditati dal processo padre attraverso una \func{fork} @@ -1614,7 +1617,7 @@ attraverso una \func{exec} (vedi sez.~\ref{sec:proc_exec}). La gestione della memoria è già stata affrontata in dettaglio in sez.~\ref{sec:proc_memory}; abbiamo visto allora che il kernel provvede il -meccanismo della memoria virtuale\index{memoria~virtuale} attraverso la +meccanismo della \index{memoria~virtuale} memoria virtuale attraverso la divisione della memoria fisica in pagine. In genere tutto ciò è del tutto trasparente al singolo processo, ma in certi @@ -1622,7 +1625,7 @@ casi, come per l'I/O mappato in memoria (vedi sez.~\ref{sec:file_memory_map}) che usa lo stesso meccanismo per accedere ai file, è necessario conoscere le dimensioni delle pagine usate dal kernel. Lo stesso vale quando si vuole gestire in maniera ottimale l'interazione della memoria che si sta allocando -con il meccanismo della paginazione\index{paginazione}. +con il meccanismo della \index{paginazione} paginazione. Di solito la dimensione delle pagine di memoria è fissata dall'architettura hardware, per cui il suo valore di norma veniva mantenuto in una costante che @@ -1695,20 +1698,20 @@ Il suo prototipo \end{prototype} La funzione restituisce in ciascun elemento di \param{loadavg} il numero medio -di processi attivi sulla coda dello scheduler\itindex{scheduler}, calcolato su -un diverso intervalli di tempo. Il numero di intervalli che si vogliono +di processi attivi sulla coda dello \itindex{scheduler} scheduler, calcolato +su diversi intervalli di tempo. Il numero di intervalli che si vogliono leggere è specificato da \param{nelem}, dato che nel caso di Linux il carico viene valutato solo su tre intervalli (corrispondenti a 1, 5 e 15 minuti), questo è anche il massimo valore che può essere assegnato a questo argomento. -\subsection{La contabilità in stile BSD} +\subsection{La \textsl{contabilità} in stile BSD} \label{sec:sys_bsd_accounting} -Una ultima modalità per monitorare l'uso delle risorse è quella, se si è -compilato il kernel con il relativo supporto,\footnote{se cioè si è abilitata - l'opzione di compilazione \texttt{CONFIG\_BSD\_PROCESS\_ACCT}.} di attivare -il cosiddetto \textit{BSD accounting}, che consente di registrare su file una +Una ultima modalità per monitorare l'uso delle risorse è, se si è compilato il +kernel con il relativo supporto,\footnote{se cioè si è abilitata l'opzione di + compilazione \texttt{CONFIG\_BSD\_PROCESS\_ACCT}.} quella di attivare il +cosiddetto \textit{BSD accounting}, che consente di registrare su file una serie di informazioni\footnote{contenute nella struttura \texttt{acct} definita nel file \texttt{include/linux/acct.h} dei sorgenti del kernel.} riguardo alla \textsl{contabilità} delle risorse utilizzate da ogni processo @@ -1741,15 +1744,17 @@ contenuti nella stringa puntata da \param{filename}; la funzione richiede che il processo abbia i privilegi di amministratore (è necessaria la \itindex{capabilities} capability \const{CAP\_SYS\_PACCT}, vedi sez.~\ref{sec:proc_capabilities}). Se si specifica il valore \const{NULL} per -\param{filename} il \textit{BSD accounting} viene invece disabilitato. +\param{filename} il \textit{BSD accounting} viene invece disabilitato. Un +semplice esempio per l'uso di questa funzione è riportato nel programma +\texttt{AcctCtrl.c} dei sorgenti allegati alla guida. -Quando si attiva la contabilità il file che si indica deve esistere; esso +Quando si attiva la contabilità, il file che si indica deve esistere; esso verrà aperto in sola scrittura;\footnote{si applicano al pathname indicato da \param{filename} tutte le restrizioni viste in cap.~\ref{cha:file_intro}.} -le informazioni verranno registrate in \textit{append} in coda al file tutte -le volte che un processo termina. Le informazioni vengono salvate in formato -binario, e corrispondono al contenuto della apposita struttura dati definita -all'interno del kernel. +le informazioni verranno registrate in \itindex{append~mode} \textit{append} +in coda al file tutte le volte che un processo termina. Le informazioni +vengono salvate in formato binario, e corrispondono al contenuto della +apposita struttura dati definita all'interno del kernel. Il funzionamento di \func{acct} viene inoltre modificato da uno specifico parametro di sistema, modificabile attraverso \file{/proc/sys/kernel/acct} (o @@ -1818,7 +1823,7 @@ mantenuto dal sistema e non dall'orologio hardware del calcolatore. Anche il \itindex{process~time} \textit{process time} di solito si esprime in -secondi, ma provvede una precisione ovviamente superiore al \textit{calendar +secondi, ma fornisce una precisione ovviamente superiore al \textit{calendar time} (che è mantenuto dal sistema con una granularità di un secondo) e viene usato per tenere conto dei tempi di esecuzione dei processi. Per ciascun processo il kernel calcola tre tempi diversi: @@ -1919,8 +1924,8 @@ ricevuto lo stato di terminazione, e lo stesso vale per \var{tms\_cstime}. Si tenga conto che l'aggiornamento di \var{tms\_cutime} e \var{tms\_cstime} viene eseguito solo quando una chiamata a \func{wait} o \func{waitpid} è ritornata. Per questo motivo se un processo figlio termina prima di ricevere -lo stato di terminazione di tutti i suoi figli, questi processi ``nipoti'' non -verranno considerati nel calcolo di questi tempi. +lo stato di terminazione di tutti i suoi figli, questi processi +``\textsl{nipoti}'' non verranno considerati nel calcolo di questi tempi. \itindend{process~time} @@ -2250,7 +2255,7 @@ e impostano anche la variabile \var{tzname} con l'informazione della \textit{time zone} corrente; \func{ctime} è banalmente definita in termini di \func{asctime} come \code{asctime(localtime(t)}. Dato che l'uso di una stringa statica rende le funzioni non rientranti POSIX.1c e SUSv2 prevedono due -sostitute rientranti, il cui nome è al solito ottenuto appendendo un +sostitute rientranti, il cui nome è al solito ottenuto aggiungendo un \code{\_r}, che prendono un secondo argomento \code{char *buf}, in cui l'utente deve specificare il buffer su cui la stringa deve essere copiata (deve essere di almeno 26 caratteri). @@ -2632,3 +2637,51 @@ che errori relativi alla stessa linea non vengano ripetuti. %%% mode: latex %%% TeX-master: "gapil" %%% End: + +% LocalWords: filesystem like kernel saved header limits sysconf sez tab float +% LocalWords: FOPEN stdio MB LEN CHAR char UCHAR unsigned SCHAR MIN signed INT +% LocalWords: SHRT short USHRT int UINT LONG long ULONG LLONG ULLONG POSIX ARG +% LocalWords: Stevens exec CHILD STREAM stream TZNAME timezone NGROUPS SSIZE +% LocalWords: ssize LISTIO JOB CONTROL job control IDS VERSION YYYYMML bits bc +% LocalWords: dall'header posix lim nell'header glibc run unistd name errno SC +% LocalWords: NGROUP CLK TCK clock tick process PATH pathname BUF CANON path +% LocalWords: pathconf fpathconf descriptor fd uname sys struct utsname info +% LocalWords: EFAULT fig SOURCE NUL LENGTH DOMAIN NMLN UTSLEN system call proc +% LocalWords: domainname sysctl BSD nlen void oldval size oldlenp newval EPERM +% LocalWords: newlen ENOTDIR EINVAL ENOMEM linux l'array oldvalue paging stack +% LocalWords: TCP shell Documentation ostype hostname osrelease version mount +% LocalWords: const source filesystemtype mountflags ENODEV ENOTBLK block read +% LocalWords: device EBUSY only superblock point EACCES NODEV ENXIO major xC +% LocalWords: number EMFILE dummy ENAMETOOLONG ENOENT ELOOP virtual devfs MGC +% LocalWords: magic MSK RDONLY NOSUID suid sgid NOEXEC SYNCHRONOUS REMOUNT MNT +% LocalWords: MANDLOCK mandatory locking WRITE APPEND append IMMUTABLE NOATIME +% LocalWords: access NODIRATIME BIND MOVE umount flags FORCE statfs fstatfs ut +% LocalWords: buf ENOSYS EIO EBADF type fstab mntent home shadow username uid +% LocalWords: passwd PAM Pluggable Authentication Method Service Switch pwd ru +% LocalWords: getpwuid getpwnam NULL buflen result ERANGE getgrnam getgrgid AS +% LocalWords: grp group gid SVID fgetpwent putpwent getpwent setpwent endpwent +% LocalWords: fgetgrent putgrent getgrent setgrent endgrent accounting init HZ +% LocalWords: runlevel Hierarchy logout setutent endutent utmpname utmp paths +% LocalWords: WTMP getutent getutid getutline pututline LVL OLD DEAD EMPTY dev +% LocalWords: line libc XPG utmpx getutxent getutxid getutxline pututxline who +% LocalWords: setutxent endutxent wmtp updwtmp logwtmp wtmp host rusage utime +% LocalWords: minflt majflt nswap fault swap timeval wait getrusage usage SELF +% LocalWords: CHILDREN current limit soft RLIMIT Address brk mremap mmap dump +% LocalWords: SIGSEGV SIGXCPU SIGKILL sbrk FSIZE SIGXFSZ EFBIG LOCKS lock dup +% LocalWords: MEMLOCK NOFILE NPROC fork EAGAIN SIGPENDING sigqueue kill RSS tv +% LocalWords: resource getrlimit setrlimit rlimit rlim INFINITY capabilities +% LocalWords: capability CAP l'I Sun Sparc PAGESIZE getpagesize SVr SUSv get +% LocalWords: phys pages avphys NPROCESSORS CONF ONLN getloadavg stdlib double +% LocalWords: loadavg nelem scheduler CONFIG ACCT acct filename EACCESS EUSER +% LocalWords: ENFILE EROFS PACCT AcctCtrl cap calendar UTC Jan the Epoch GMT +% LocalWords: Greenwich Mean l'UTC timer CLOCKS SEC cron wall elapsed times tz +% LocalWords: tms dell' cutime cstime waitpid gettimeofday settimeofday timex +% LocalWords: timespec adjtime olddelta adjtimex David Mills nell' RFC NTP ntp +% LocalWords: nell'RFC ADJ FREQUENCY frequency MAXERROR maxerror ESTERROR PLL +% LocalWords: esterror TIMECONST constant SINGLESHOT MOD INS insert leap OOP +% LocalWords: second delete progress has occurred BAD broken tm gmtoff asctime +% LocalWords: ctime timep gmtime localtime mktime tzname tzset daylight format +% LocalWords: strftime thread EOF modifiable lvalue app errcode strerror LC at +% LocalWords: perror string errnum MESSAGES error message ErrCode strtol log +% LocalWords: program invocation argv printf print progname exit count fname +% LocalWords: lineno one standardese Di