X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=system.tex;h=ec2f1b6a14fc0df116a0c36bc1fddfc5fc52616e;hp=3189d48e8ef01b9f9c636e42b3c7f1764a574287;hb=0345bbfd866e46d3c76d0df7f37a83f9a3924926;hpb=e2a1ad24365266ea8846b688addd4e7694428969 diff --git a/system.tex b/system.tex index 3189d48..ec2f1b6 100644 --- a/system.tex +++ b/system.tex @@ -903,8 +903,8 @@ struct statfs { long f_blocks; /* blocchi totali nel filesystem */ long f_bfree; /* blocchi liberi nel filesystem */ long f_bavail; /* blocchi liberi agli utenti normali */ - long f_files; /* inodes totali nel filesystem */ - long f_ffree; /* inodes liberi nel filesystem */ + long f_files; /* inode totali nel filesystem */ + long f_ffree; /* inode liberi nel filesystem */ fsid_t f_fsid; /* filesystem id */ long f_namelen; /* lunghezza massima dei nomi dei file */ long f_spare[6]; /* riservati per uso futuro */ @@ -1612,7 +1612,7 @@ dimensione delle pagine di memoria; il suo prototipo sono previsti errori.} \end{prototype} -La funzione è prevista in SVr4, 4.4BSD e SUSv2, anche se questo ultimo +La funzione è prevista in SVr4, BSD 4.4 e SUSv2, anche se questo ultimo standard la etichetta come obsoleta, mentre lo standard POSIX 1003.1-2001 la ha eliminata. In Linux è implementata come una system call nelle architetture in cui essa è necessaria, ed in genere restituisce il valore del simbolo @@ -1661,11 +1661,11 @@ Il suo prototipo \end{prototype} La funzione restituisce in ciascun elemento di \param{loadavg} il numero medio -di processi attivi sulla coda dello scheduler, calcolato su un diverso -intervalli di tempo. Il numero di intervalli che si vogliono leggere è -specificato da \param{nelem}, dato che nel caso di Linux il carico viene -valutato solo su tre intervalli (corrispondenti a 1, 5 e 15 minuti), questo è -anche il massimo valore che può essere assegnato a questo argomento. +di processi attivi sulla coda dello scheduler\index{scheduler}, calcolato su +un diverso intervalli di tempo. Il numero di intervalli che si vogliono +leggere è specificato da \param{nelem}, dato che nel caso di Linux il carico +viene valutato solo su tre intervalli (corrispondenti a 1, 5 e 15 minuti), +questo è anche il massimo valore che può essere assegnato a questo argomento. @@ -2344,11 +2344,11 @@ Per riportare il tipo di errore il sistema usa la variabile globale anche di definire \var{errno} come un \textit{modifiable lvalue}, quindi si può anche usare una macro, e questo è infatti il modo usato da Linux per renderla locale ai singoli thread.} definita nell'header \file{errno.h}; la -variabile è in genere definita come \ctyp{volatile} dato che può essere -cambiata in modo asincrono da un segnale (si veda \ref{sec:sig_sigchld} per un -esempio, ricordando quanto trattato in \ref{sec:proc_race_cond}), ma dato che -un manipolatore di segnale scritto bene salva e ripristina il valore della -variabile, di questo non è necessario preoccuparsi nella programmazione +variabile è in genere definita come \direct{volatile} dato che può essere +cambiata in modo asincrono da un segnale (si veda \secref{sec:sig_sigchld} per +un esempio, ricordando quanto trattato in \secref{sec:proc_race_cond}), ma +dato che un manipolatore di segnale scritto bene salva e ripristina il valore +della variabile, di questo non è necessario preoccuparsi nella programmazione normale. I valori che può assumere \var{errno} sono riportati in \capref{cha:errors},