X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=system.tex;h=a8174dbe2a0649c0377406baed13076c76df14e9;hp=03d1bed3556382319ccf57f0471e4ff57d99cff3;hb=853abb8180764f5c24c9338164c4479c4d94ba2a;hpb=da0899b61653d07d75c8df134906261f1afd2485 diff --git a/system.tex b/system.tex index 03d1bed..a8174db 100644 --- a/system.tex +++ b/system.tex @@ -1842,10 +1842,11 @@ verranno considerati nel calcolo di questi tempi. Come anticipato in \secref{sec:sys_unix_time} il \textit{calendar time} è mantenuto dal kernel in una variabile di tipo \type{time\_t}, che usualmente -corrisponde ad un tipo nativo (in Linux è un intero a 32 bit). Il valore -corrente del \textit{calendar time}, che indicheremo come \textsl{tempo di - sistema}, può essere ottenuto con la funzione \funcd{time} che lo restituisce -in nel suddetto formato; il suo prototipo è: +corrisponde ad un tipo elementare (in Linux è definito come \ctyp{long int}, +che di norma corrisponde a 32 bit). Il valore corrente del \textit{calendar + time}, che indicheremo come \textsl{tempo di sistema}, può essere ottenuto +con la funzione \funcd{time} che lo restituisce in nel suddetto formato; il +suo prototipo è: \begin{prototype}{time.h}{time\_t time(time\_t *t)} Legge il valore corrente del \textit{calendar time}. @@ -2143,7 +2144,7 @@ struct tm { int tm_yday; /* day in the year */ int tm_isdst; /* daylight saving time */ long int tm_gmtoff; /* Seconds east of UTC. */ - cost char *tm_zone; /* Timezone abbreviation. */ + const char *tm_zone; /* Timezone abbreviation. */ }; \end{lstlisting} \end{minipage} @@ -2264,7 +2265,7 @@ solare, la seconda per l'ora legale.\footnote{anche se sono indicati come Benché la funzione \func{asctime} fornisca la modalità più immediata per stampare un tempo o una data, la flessibilità non fa parte delle sue caratteristiche; quando si vuole poter stampare solo una parte (l'ora, o il -gionrno) di un tempo si può ricorrere alla più sofisticata \funcd{strftime}, +giorno) di un tempo si può ricorrere alla più sofisticata \funcd{strftime}, il cui prototipo è: \begin{prototype}{time.h} {size\_t strftime(char *s, size\_t max, const char *format, @@ -2274,7 +2275,7 @@ Stampa il tempo \param{tm} nella stringa \param{s} secondo il formato \param{format}. \bodydesc{La funzione ritorna il numero di caratteri stampati in \param{s}, - altrimenti restuisce 0.} + altrimenti restituisce 0.} \end{prototype} La funzione converte opportunamente il tempo \param{tm} in una stringa di @@ -2331,7 +2332,7 @@ viene utilizzato come modificatore; alcuni\footnote{per la precisione quelli le \acr{glibc} provvedono tutte le estensioni introdotte da POSIX.2 per il comando \cmd{date}, i valori introdotti da SVID3 e ulteriori estensioni GNU; l'elenco completo dei possibili valori è riportato nella pagina di manuale - della funzione.} dei possibili valori che esso può assumere sono ripotati in + della funzione.} dei possibili valori che esso può assumere sono riportati in \tabref{tab:sys_strftime_format}. La funzione tiene conto anche della presenza di una localizzazione per stampare in maniera adeguata i vari nomi.