X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=socket.tex;h=833d037482cf352b6e255ae71b13ad60fa32ca9d;hp=48947e3f16d13463178072024fff6e61f61d1b50;hb=9a6d19e384fe9b1afbe4d9124ac34eaf7aa57562;hpb=66e83c068629844f84fe4a0d44b382f756c9ef32 diff --git a/socket.tex b/socket.tex index 48947e3..833d037 100644 --- a/socket.tex +++ b/socket.tex @@ -240,7 +240,7 @@ Si tenga presente che non tutte le famiglie di protocolli sono utilizzabili dall'utente generico, ad esempio in generale tutti i socket di tipo \const{SOCK\_RAW} possono essere creati solo da processi che hanno i privilegi di amministratore (cioè con user-ID effettivo uguale a zero) o dotati della -capability \texttt{CAP\_NET\_RAW}. +capability \const{CAP\_NET\_RAW}. \subsection{Il tipo, o stile} @@ -457,7 +457,7 @@ altrimenti si avr specifica il \textsl{numero di porta}. I numeri di porta sotto il 1024 sono chiamati \textsl{riservati} in quanto utilizzati da servizi standard e soltanto processi con i privilegi di amministratore (con user-ID effettivo -uguale a zero) o con la capability \texttt{CAP\_NET\_BIND\_SERVICE} possono +uguale a zero) o con la capability \const{CAP\_NET\_BIND\_SERVICE} possono usare la funzione \func{bind} (che vedremo in sez.~\ref{sec:TCP_func_bind}) su queste porte. @@ -719,13 +719,13 @@ cos % passaggio dipende dalla direzione del medesimo, dal processo al kernel o % viceversa. -% In particolare le tre funzioni \texttt{bind}, \texttt{connect} e -% \texttt{sendto} passano la struttura al kernel, in questo caso è passata +% In particolare le tre funzioni \func{bind}, \func{connect} e +% \func{sendto} passano la struttura al kernel, in questo caso è passata % \textsl{per valore} anche la dimensione della medesima -% Le funzioni \texttt{accept}, \texttt{recvfrom}, \texttt{getsockname} e -% \texttt{getpeername} invece ricevono i valori del kernel +% Le funzioni \func{accept}, \func{recvfrom}, \func{getsockname} e +% \func{getpeername} invece ricevono i valori del kernel @@ -750,6 +750,14 @@ due modi, chiamati rispettivamente \textit{big endian} e \textit{little variabili intere (ed in genere in diretta corrispondenza a come sono poi in realtà cablati sui bus interni del computer). +\begin{figure}[htb] + \centering + \includegraphics[height=3cm]{img/endianess} + \caption{Schema della disposizione dei dati in memoria a seconda della + \textit{endianess}.} + \label{fig:sock_endianess} +\end{figure} + Per capire meglio il problema si consideri un intero a 32 bit scritto in una locazione di memoria posta ad un certo indirizzo. Come illustrato in fig.~\ref{fig:sock_endianess} i singoli bit possono essere disposti un memoria @@ -761,14 +769,6 @@ dato che si trova per prima la parte pi parte dal bit meno significativo è detto per lo stesso motivo \textit{little endian}. -\begin{figure}[htb] - \centering - \includegraphics[height=3cm]{img/endianess} - \caption{Schema della disposizione dei dati in memoria a seconda della - \textit{endianess}.} - \label{fig:sock_endianess} -\end{figure} - Si può allora verificare quale tipo di \textit{endianess} usa il proprio computer con un programma elementare che si limita ad assegnare un valore ad una variabile per poi ristamparne il contenuto leggendolo un byte alla volta. @@ -808,12 +808,6 @@ in Linux l'ordinamento resta sempre lo stesso, anche quando il processore permetterebbe di eseguire questi cambiamenti. -Per controllare quale tipo di ordinamento si ha sul proprio computer si è -scritta una piccola funzione di controllo, il cui codice è riportato -fig.~\ref{fig:sock_endian_code}, che restituisce un valore nullo (falso) se -l'architettura è \textit{big endian} ed uno non nullo (vero) se l'architettura -è \textit{little endian}. - \begin{figure}[htb] \footnotesize \centering \begin{minipage}[c]{15cm} @@ -825,6 +819,12 @@ l'architettura \label{fig:sock_endian_code} \end{figure} +Per controllare quale tipo di ordinamento si ha sul proprio computer si è +scritta una piccola funzione di controllo, il cui codice è riportato +fig.~\ref{fig:sock_endian_code}, che restituisce un valore nullo (falso) se +l'architettura è \textit{big endian} ed uno non nullo (vero) se l'architettura +è \textit{little endian}. + Come si vede la funzione è molto semplice, e si limita, una volta assegnato (\texttt{\small 9}) un valore di test pari a \texttt{0xABCD} ad una variabile di tipo \ctyp{short} (cioè a 16 bit), a ricostruirne una copia byte a byte. @@ -956,7 +956,7 @@ e \textit{numeric}. % \centering % \caption{Schema della rappresentazioni utilizzate dalle funzioni di -% conversione \texttt{inet\_pton} e \texttt{inet\_ntop} } +% conversione \func{inet\_pton} e \func{inet\_ntop} } % \label{fig:sock_inet_conv_func} % \end{figure}