X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=socket.tex;h=6358905b77f43a107c8f6d03ada9248e80f86c95;hp=968a18c510f3e935866af9b0581e62f6a9033b1d;hb=3c347867e99daab5f2d89b04b5a1500ed6a3bcb8;hpb=def262af3493f8e141a94b4efe09a8d84b8f7c70 diff --git a/socket.tex b/socket.tex index 968a18c..6358905 100644 --- a/socket.tex +++ b/socket.tex @@ -3,7 +3,7 @@ %% Copyright (C) 2000-2004 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the -%% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Prefazione", +%% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", %% with no Front-Cover Texts, and with no Back-Cover Texts. A copy of the %% license is included in the section entitled "GNU Free Documentation %% License". @@ -228,7 +228,7 @@ valori numerici.\footnote{in Linux, come si pu lo stesso nome.} I domini (e i relativi nomi simbolici), così come i nomi delle famiglie di -indirizzi, sono definiti dall'header \textit{socket.h}. Un elenco delle +indirizzi, sono definiti dall'header \texttt{socket.h}. Un elenco delle famiglie di protocolli disponibili in Linux è riportato in tab.~\ref{tab:net_pf_names}.\footnote{l'elenco indica tutti i protocolli definiti; fra questi però saranno utilizzabili solo quelli per i quali si è @@ -255,7 +255,7 @@ disposizione vari tipi di socket (che corrispondono a quelli che il manuale della \acr{glibc} \cite{glibc} chiama \textit{styles}) identificati dalle seguenti costanti: -\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.8cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}} +\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.9cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}} \item[\const{SOCK\_STREAM}] Provvede un canale di trasmissione dati bidirezionale, sequenziale e affidabile. Opera su una connessione con un altro socket. I dati vengono ricevuti e trasmessi come un flusso continuo di @@ -541,8 +541,9 @@ il campo \var{sun\_path} deve specificare un indirizzo. Questo ha due forme; può essere un file (di tipo socket) nel filesystem o una stringa univoca (mantenuta in uno spazio di nomi astratto). Nel primo caso l'indirizzo viene specificato come una stringa (terminata da uno zero) corrispondente al -pathname del file; nel secondo invece \var{sun\_path} inizia con uno zero e -vengono usati come nome i restanti byte come stringa, senza terminazione. +\index{\textit{pathname}}\textit{pathname} del file; nel secondo invece +\var{sun\_path} inizia con uno zero e vengono usati come nome i restanti byte +come stringa, senza terminazione. \subsection{La struttura degli indirizzi AppleTalk} @@ -739,9 +740,10 @@ ci seguito. -\subsection{La \textit{endianess}\index{endianess}} +\subsection{La \textit{endianess}} \label{sec:sock_endianess} +\index{\textit{endianess}|(} La rappresentazione di un numero binario in un computer può essere fatta in due modi, chiamati rispettivamente \textit{big endian} e \textit{little endian} a seconda di come i singoli bit vengono aggregati per formare le @@ -763,15 +765,15 @@ parte dal bit meno significativo \centering \includegraphics[height=3cm]{img/endianess} \caption{Schema della disposizione dei dati in memoria a seconda della - \textit{endianess}\index{endianess}.} + \textit{endianess}.} \label{fig:sock_endianess} \end{figure} -Si può allora verificare quale tipo di endianess usa il proprio computer con -un programma elementare che si limita ad assegnare un valore ad una variabile -per poi ristamparne il contenuto leggendolo un byte alla volta. Il codice di -detto programma, \file{endtest.c}, è nei sorgenti allegati, allora se lo -eseguiamo su un PC otterremo: +Si può allora verificare quale tipo di \textit{endianess} usa il proprio +computer con un programma elementare che si limita ad assegnare un valore ad +una variabile per poi ristamparne il contenuto leggendolo un byte alla volta. +Il codice di detto programma, \file{endtest.c}, è nei sorgenti allegati, +allora se lo eseguiamo su un PC otterremo: \begin{verbatim} [piccardi@gont sources]$ ./endtest Using value ABCDEF01 @@ -791,13 +793,13 @@ val[3]= 1 \end{verbatim}%$ -La \textit{endianess}\index{endianess} di un computer dipende essenzialmente -dalla architettura hardware usata; Intel e Digital usano il \textit{little - endian}, Motorola, IBM, Sun (sostanzialmente tutti gli altri) usano il -\textit{big endian}. Il formato dei dati contenuti nelle intestazioni dei -protocolli di rete è anch'esso \textit{big endian}; altri esempi di uso di -questi due diversi formati sono quello del bus PCI, che è \textit{little - endian}, o quello del bus VME che è \textit{big endian}. +La \textit{endianess} di un computer dipende essenzialmente dalla architettura +hardware usata; Intel e Digital usano il \textit{little endian}, Motorola, +IBM, Sun (sostanzialmente tutti gli altri) usano il \textit{big endian}. Il +formato dei dati contenuti nelle intestazioni dei protocolli di rete è +anch'esso \textit{big endian}; altri esempi di uso di questi due diversi +formati sono quello del bus PCI, che è \textit{little endian}, o quello del +bus VME che è \textit{big endian}. Esistono poi anche dei processori che possono scegliere il tipo di formato all'avvio e alcuni che, come il PowerPC o l'Intel i860, possono pure passare @@ -833,20 +835,22 @@ significativo (cio \textit{little endian}). Infine la funzione restituisce (\texttt{\small 12}) il valore del confonto delle due variabili. +\index{\textit{endianess}|)} \subsection{Le funzioni per il riordinamento} \label{sec:sock_func_ord} -Il problema connesso all'endianess\index{endianess} è che quando si passano -dei dati da un tipo di architettura all'altra i dati vengono interpretati in -maniera diversa, e ad esempio nel caso dell'intero a 16 bit ci si ritroverà -con i due byte in cui è suddiviso scambiati di posto. Per questo motivo si -usano delle funzioni di conversione che servono a tener conto automaticamente -della possibile differenza fra l'ordinamento usato sul computer e quello che -viene usato nelle trasmissione sulla rete; queste funzioni sono \funcd{htonl}, -\funcd{htons}, \funcd{ntohl} e \funcd{ntohs} ed i rispettivi prototipi sono: +Il problema connesso all'endianess\index{\textit{endianess}} è che quando si +passano dei dati da un tipo di architettura all'altra i dati vengono +interpretati in maniera diversa, e ad esempio nel caso dell'intero a 16 bit ci +si ritroverà con i due byte in cui è suddiviso scambiati di posto. Per questo +motivo si usano delle funzioni di conversione che servono a tener conto +automaticamente della possibile differenza fra l'ordinamento usato sul +computer e quello che viene usato nelle trasmissione sulla rete; queste +funzioni sono \funcd{htonl}, \funcd{htons}, \funcd{ntohl} e \funcd{ntohs} ed i +rispettivi prototipi sono: \begin{functions} \headdecl{netinet/in.h} \funcdecl{unsigned long int htonl(unsigned long int hostlong)}