X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=socket.tex;h=2e34e78d3bdeaaa3bab7428c8740310ecc3b36ec;hp=e024bd71dcb78503d32b0869a37072482f20f191;hb=853abb8180764f5c24c9338164c4479c4d94ba2a;hpb=ff2d0141751ed62ef56e5bfd226c589311b8b669 diff --git a/socket.tex b/socket.tex index e024bd7..2e34e78 100644 --- a/socket.tex +++ b/socket.tex @@ -90,8 +90,8 @@ avviene, in certi casi essa pu con un solo partner come per una telefonata; altri casi possono prevedere una comunicazione come per lettera, in cui si scrive l'indirizzo su ogni pacchetto, altri ancora una comunicazione \textit{broadcast} come per la -radio, in cui i pacchetti vengono emessi su appositi ``canali'' dove chiunque -si collega possa riceverli. +radio, in cui i pacchetti vengono emessi su appositi ``\textsl{canali}'' dove +chiunque si collega possa riceverli. É chiaro che ciascuno di questi stili comporta una modalità diversa di gestire la comunicazione, ad esempio se è inaffidabile occorrerà essere in grado di @@ -110,10 +110,10 @@ il tipo di comunicazione che esso deve utilizzare. \label{sec:sock_socket} La creazione di un socket avviene attraverso l'uso della funzione -\func{socket}; questa restituisce un \textit{file descriptor}\footnote{del +\funcd{socket}; questa restituisce un \textit{file descriptor}\footnote{del tutto analogo a quelli che si ottengono per i file di dati e le pipe, descritti in \secref{sec:file_fd}.} che serve come riferimento al socket; il -suo protototipo è: +suo prototipo è: \begin{prototype}{sys/socket.h}{int socket(int domain, int type, int protocol)} Apre un socket. @@ -204,7 +204,7 @@ protocolli disponibili sono riportate in \tabref{tab:net_pf_names}. Non tutte le famiglie di protocolli sono accessibili dall'utente generico, ad esempio in generale tutti i socket di tipo \const{SOCK\_RAW} possono essere -creati solo da processi che hanno i privilegi di root (cioè con userid +creati solo da processi che hanno i privilegi di root (cioè con user-ID effettivo uguale a zero) o con la capability \texttt{CAP\_NET\_RAW}. @@ -432,7 +432,7 @@ porta viene impostato al numero di protocollo. Il membro \var{sin\_family} deve essere sempre impostato; \var{sin\_port} specifica il numero di porta (vedi \secref{sec:TCPel_port_num}; i numeri di porta sotto il 1024 sono chiamati \textsl{riservati} in quanto utilizzati da -servizi standard. Soltanto processi con i privilegi di root (con userid +servizi standard. Soltanto processi con i privilegi di root (con user-ID effettivo uguale a zero) o con la capability \texttt{CAP\_NET\_BIND\_SERVICE} possono usare la funzione \func{bind} su queste porte. @@ -606,10 +606,11 @@ con i due byte in cui invertito l'ordine di lettura per cui, per riavere il valore originale dovranno essere rovesciati. -Per questo motivo si usano le seguenti funzioni di conversione che servono a -tener conto automaticamente della possibile differenza fra l'ordinamento usato -sul computer e quello che viene usato nelle trasmissione sulla rete; queste -funzioni sono: +Per questo motivo si usano delle funzioni di conversione che servono a tener +conto automaticamente della possibile differenza fra l'ordinamento usato sul +computer e quello che viene usato nelle trasmissione sulla rete; queste +funzioni sono \funcd{htonl}, \funcd{htons}, \funcd{ntonl} e \funcd{ntons} ed i +rispettivi prototipi sono: \begin{functions} \headdecl{netinet/in.h} \funcdecl{unsigned long int htonl(unsigned long int hostlong)} @@ -659,7 +660,8 @@ indirizzi IPv4 da una stringa in cui il numero di IP cosiddetta notazione \textit{dotted-decimal}, (cioè nella forma \texttt{192.160.0.1}) al formato binario (direttamente in \textit{network order}) e viceversa; in questo caso si usa la lettera \texttt{a} come -mnemonico per indicare la stringa. Dette funzioni sono: +mnemonico per indicare la stringa. Dette funzioni sono \funcd{inet\_addr}, +\funcd{inet\_aton} e \funcd{inet\_ntoa}, ed i rispettivi prototipi sono: \begin{functions} \headdecl{arpa/inet.h} @@ -675,9 +677,9 @@ mnemonico per indicare la stringa. Dette funzioni sono: \bodydesc{Tutte queste le funzioni non generano codice di errore.} \end{functions} -La prima funcione, \func{inet\_addr}, restituisce l'indirizzo a 32 bit in +La prima funzione, \func{inet\_addr}, restituisce l'indirizzo a 32 bit in network order (del tipo \type{in\_addr\_t}) a partire dalla stringa passata -nellargomento \param{strptr}. In caso di errore (quando la stringa non esprime +nell'argomento \param{strptr}. In caso di errore (quando la stringa non esprime un indirizzo valido) restituisce invece il valore \const{INADDR\_NONE} che tipicamente sono trentadue bit a uno. Questo però comporta che la stringa \texttt{255.255.255.255}, che pure è un indirizzo valido, non può essere usata @@ -689,7 +691,7 @@ nell'indirizzo binario che viene memorizzato nell'opportuna struttura \struct{in\_addr} (si veda \secref{fig:sock_sa_ipv4_struct}) situata all'indirizzo dato dall'argomento \param{dest} (è espressa in questa forma in modo da poterla usare direttamente con il puntatore usato per passare la -struttura degli indirizzi). La funzione restituesce 0 in caso di successo e 1 +struttura degli indirizzi). La funzione restituisce 0 in caso di successo e 1 in caso di fallimento. Se usata con \param{dest} inizializzato a \val{NULL} effettua la validazione dell'indirizzo. @@ -720,8 +722,9 @@ e \textit{numeric}. % \end{figure} Entrambe le funzioni accettano l'argomento \param{af} che indica il tipo di -indirizzo e può essere soltanto \const{AF\_INET} o \const{AF\_INET6}. I -prototipi delle suddette funzioni sono i seguenti: +indirizzo e può essere soltanto \const{AF\_INET} o \const{AF\_INET6}. La prima +funzione è \funcd{inet\_pton}, che serve a convertire una stringa in un +indirizzo, il suo prototipo è: \begin{prototype}{sys/socket.h} {int inet\_pton(int af, const char *src, void *addr\_ptr)} @@ -740,14 +743,15 @@ un valore positivo in caso di successo, e zero se la stringa non rappresenta un indirizzo valido, e negativo se \param{af} specifica una famiglia di indirizzi non valida. - +La seconda funzione è \funcd{inet\_ntop} che converte un indirizzo in una +stringa; il suo prototipo è: \begin{prototype}{sys/socket.h} {char *inet\_ntop(int af, const void *addr\_ptr, char *dest, size\_t len)} Converte l'indirizzo dalla relativa struttura in una stringa simbolica. \bodydesc{La funzione restituisce un puntatore non nullo alla stringa convertita in caso di successo e \val{NULL} in caso di fallimento, nel - qual caso \var{errno} assume i valor: + qual caso \var{errno} assume i valori: \begin{errlist} \item[\errcode{ENOSPC}] le dimensioni della stringa con la conversione dell'indirizzo eccedono la lunghezza specificata da \param{len}. @@ -813,7 +817,7 @@ riveda quanto detto in \secref{sec:ipc_pipes}). \begin{lstlisting}{} #include -ssize_t SockRead(int fd, void *buf, size_t count) +ssize_t FullRead(int fd, void *buf, size_t count) { size_t nleft; ssize_t nread; @@ -835,17 +839,17 @@ ssize_t SockRead(int fd, void *buf, size_t count) return (count - nleft); } \end{lstlisting} - \caption{Funzione \func{SockRead}, legge \var{count} byte da un socket } - \label{fig:sock_SockRead_code} + \caption{Funzione \func{FullRead}, legge \var{count} byte da un socket } + \label{fig:sock_FullRead_code} \end{figure} Per questo motivo, seguendo l'esempio di W. R. Stevens in \cite{UNP1}, si sono -definite due funzioni \func{SockRead} e \func{SockWrite} che eseguono la +definite due funzioni \func{FullRead} e \func{FullWrite} che eseguono la lettura da un socket tenendo conto di questa caratteristica, ed in grado di ritornare dopo avere letto o scritto esattamente il numero di byte -specificato; il sorgente è riportato in \figref{fig:sock_SockRead_code} e -\figref{fig:sock_SockWrite_code} ed è disponibile fra i sorgenti allegati alla -guida nei files \file{SockRead.c} e \file{SockWrite.c}. +specificato; il sorgente è riportato in \figref{fig:sock_FullRead_code} e +\figref{fig:sock_FullWrite_code} ed è disponibile fra i sorgenti allegati alla +guida nei files \file{FullRead.c} e \file{FullWrite.c}. \begin{figure}[htb] \centering @@ -853,7 +857,7 @@ guida nei files \file{SockRead.c} e \file{SockWrite.c}. \begin{lstlisting}{} #include -ssize_t SockWrite(int fd, const void *buf, size_t count) +ssize_t FullWrite(int fd, const void *buf, size_t count) { size_t nleft; ssize_t nwritten; @@ -873,8 +877,8 @@ ssize_t SockWrite(int fd, const void *buf, size_t count) return (count); } \end{lstlisting} - \caption{Funzione \func{SockWrite}, scrive \var{count} byte su un socket.} - \label{fig:sock_SockWrite_code} + \caption{Funzione \func{FullWrite}, scrive \var{count} byte su un socket.} + \label{fig:sock_FullWrite_code} \end{figure} Come si può notare le funzioni ripetono la lettura/scrittura in un ciclo fino