X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=sockctrl.tex;h=dbe5ae3beccc9b5e476040db3e315675dbad84ec;hp=d94093e3d7f83462c3b29dceda144a5af72481c2;hb=04a547df13e4c672d95e1060e1ada9ae2e1fcb2f;hpb=4d46f47e3a0e08440812b334f79489d92814e6d2 diff --git a/sockctrl.tex b/sockctrl.tex index d94093e..dbe5ae3 100644 --- a/sockctrl.tex +++ b/sockctrl.tex @@ -2358,7 +2358,7 @@ programmazione dei socket. Per questo motivo faremo in questa sezione un approfondimento sul significato delle opzioni generiche più importanti. -\index{costante!{SO\_KEEPALIVE}@{{\tt {SO\_KEEPALIVE}}}|(} +\constbeg{SO\_KEEPALIVE} \subsubsection{L'opzione \const{SO\_KEEPALIVE}} La prima opzione da approfondire è \const{SO\_KEEPALIVE} che permette di @@ -2460,11 +2460,11 @@ tutte le volte che un processo figlio viene eseguito in risposta ad una connessione verrà pertanto eseguita o meno la sezione (\texttt{\small 14--17}) che esegue l'impostazione di \const{SO\_KEEPALIVE} sul socket connesso, attivando il relativo comportamento. -\index{costante!{SO\_KEEPALIVE}@{{\tt {SO\_KEEPALIVE}}}|)} +\constend{SO\_KEEPALIVE} -\index{costante!{SO\_REUSEADDR}@{{\tt {SO\_REUSEADDR}}}|(} +\constbeg{SO\_REUSEADDR} \subsubsection{L'opzione \const{SO\_REUSEADDR}} La seconda opzione da approfondire è \const{SO\_REUSEADDR}, che consente di @@ -2637,12 +2637,11 @@ stesso indirizzo e porta solo se il programma che ha eseguito per primo primo programma a consentirlo, avendo usato fin dall'inizio \const{SO\_REUSEADDR}.} -% TODO documentare SO_REUSEPORT, vedi https://lwn.net/Articles/542260/ - +\constend{SO\_REUSEADDR} -\index{costante!{SO\_REUSEADDR}@{{\tt {SO\_REUSEADDR}}}|)} +% TODO documentare SO_REUSEPORT, vedi https://lwn.net/Articles/542260/ -\index{costante!{SO\_LINGER}@{{\tt {SO\_LINGER}}}|(} +\constbeg{SO\_LINGER} \subsubsection{L'opzione \const{SO\_LINGER}} La terza opzione da approfondire è \const{SO\_LINGER}; essa, come il nome @@ -2728,7 +2727,7 @@ secondi\footnote{questa è l'unità di misura indicata da POSIX ed adottata da completamento della trasmissione dei dati sul buffer.} pari al valore specificato in \var{l\_linger}. -\index{costante!{SO\_LINGER}@{{\tt {SO\_LINGER}}}|)} +\constend{SO\_LINGER} @@ -3642,7 +3641,7 @@ il primo campo della struttura, \var{ifr\_name} per specificare il nome dell'interfaccia su cui si vuole operare (ad esempio \texttt{eth0}, \texttt{ppp0}, ecc.), e si inseriscono (o ricevono) i valori relativi alle diversa caratteristiche e funzionalità nel secondo campo, che come si può -notare è definito come una \direct{union} proprio in quanto il suo significato +notare è definito come una \dirct{union} proprio in quanto il suo significato varia a secondo dell'operazione scelta. Si tenga inoltre presente che alcune di queste operazioni (in particolare @@ -3844,7 +3843,7 @@ questo buffer deve essere specificata nel campo \var{ifc\_len} di \var{ifc\_req}. Qualora il buffer sia stato allocato come una stringa, il suo indirizzo potrà essere fornito usando il campo \var{ifc\_buf}.\footnote{si noti che l'indirizzo del buffer è definito in \struct{ifconf} con una - \direct{union}, questo consente di utilizzare una delle due forme a piacere.} + \dirct{union}, questo consente di utilizzare una delle due forme a piacere.} La funzione restituisce nel buffer indicato una serie di strutture \struct{ifreq} contenenti nel campo \var{ifr\_name} il nome dell'interfaccia e