X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=signal.tex;h=ec3be9dac7e2527d9a0f9738ea110b0139b4c8e5;hp=8af17a65129cf0e5ddab2fa4cf41b6580f5fccd9;hb=5a15091e17c25f37a6f53751ccde91f504006773;hpb=a377dc5a0a0638f0847f27b66f0b095609777320 diff --git a/signal.tex b/signal.tex index 8af17a6..ec3be9d 100644 --- a/signal.tex +++ b/signal.tex @@ -322,7 +322,7 @@ Linux anche a seconda della architettura hardware e della versione del kernel. Quelli che invece sono stati, almeno a grandi linee, standardizzati, sono i nomi dei segnali e le costanti di preprocessore che li identificano, che sono -tutte nella forma \texttt{SIG\textsl{NOME}}, e sono queste che devono essere +tutte nella forma \texttt{SIG\textsl{nome}}, e sono queste che devono essere usate nei programmi. Come tutti gli altri nomi e le funzioni che concernono i segnali, esse sono definite nell'header di sistema \headfile{signal.h}. @@ -1333,11 +1333,11 @@ processo tre diversi timer: corrisponde al \textit{clock time}). La scadenza di questo timer provoca l'emissione di \signal{SIGALRM}; \item un \textit{virtual timer} che calcola il tempo di processore usato dal - processo in user space (che corrisponde all'\textit{user time}). La scadenza - di questo timer provoca l'emissione di \signal{SIGVTALRM}; + processo in \textit{user space} (che corrisponde all'\textit{user time}). La + scadenza di questo timer provoca l'emissione di \signal{SIGVTALRM}; \item un \textit{profiling timer} che calcola la somma dei tempi di processore - utilizzati direttamente dal processo in user space, e dal kernel nelle - \textit{system call} ad esso relative (che corrisponde a quello che in + utilizzati direttamente dal processo in \textit{user space}, e dal kernel + nelle \textit{system call} ad esso relative (che corrisponde a quello che in sez.~\ref{sec:sys_unix_time} abbiamo chiamato \textit{processor time}). La scadenza di questo timer provoca l'emissione di \signal{SIGPROF}. \end{itemize*}