X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=signal.tex;h=a73b7fc05867970f483837247d229d7d1728f9f5;hp=f7e8bc5f34d91b6d5d6cff6885365b9452137778;hb=e20a546af590a50e7ac47f68f6c7d4648bb4f31a;hpb=6e74264a76f38d92c33420801d6df62dae4fa64f diff --git a/signal.tex b/signal.tex index f7e8bc5..a73b7fc 100644 --- a/signal.tex +++ b/signal.tex @@ -19,7 +19,7 @@ Come il nome stesso indica i segnali sono usati per notificare ad un processo l'occorrenza di un evento eccezionale. Gli eventi che possono generare un segnale sono vari; un breve elenco di possibile cause è il seguente: -\begin{itemize} +\begin{itemize*} \item un errore del programma, come una divisione per zero o un tentativo di accesso alla memoria fuori dai limiti validi. \item la terminazione di un processo figlio. @@ -29,9 +29,9 @@ segnale sono vari; un breve elenco di possibile cause \item una richiesta dell'utente di terminare o fermare il programma. In genere si realizza attraverso un segnale mandato dalla shell in corrispondenza della pressione di tasti del terminale come 'ctrl-c' o 'ctrl-z'. -\item l'esecuzione di una \texttt{kill} o di una \texttt{raise} da parte del - processo stesso o di un'altro (solo nel caso della \texttt{kill}). -\end{itemize} +\item l'esecuzione di una \func{kill} o di una \func{raise} da parte del + processo stesso o di un'altro (solo nel caso della \func{kill}). +\end{itemize*} Ciascuno di questi eventi (tranne gli ultimi due che sono controllati dall'utente) comporta l'intervento diretto da parte del kernel che causa la @@ -74,7 +74,7 @@ int sig_handler() \end{lstlisting} \normalsize se un secondo segnale arriva prima che il manipolatore invocato dal primo -abbia eseguito la re-installazione di se stesso il segnale può essere perso o +abbia eseguito la reinstallazione di se stesso il segnale può essere perso o causare il comportamento originale assegnato al segnale (in genere la terminazione del processo). @@ -129,7 +129,7 @@ il processo rester % Un'altra caratteristica della implementazione inaffidabile è che le chiamate % di sistema non sono fatte ripartire automaticamente quando sono interrotte da % un segnale, per questo un programma deve controllare lo stato di uscita della -% chiamata al sistema e riperterla nel caso l'errore riportato da \texttt{errno} +% chiamata al sistema e ripeterla nel caso l'errore riportato da \texttt{errno} % sia \texttt{EINTR}. Questo ci mostra ad esempio come con la semantica inaffidabile non esista una @@ -181,7 +181,7 @@ esempi di segnali di questo tipo sono quelli legati all'arrivo di dati di input, scadenze di un timer, terminazione di processi figli. Una richiesta esplicita significa l'uso di una chiamata di sistema (come -\texttt{kill} o \texttt{raise}) per la generazione di un segnale, cosa che +\func{kill} o \func{raise}) per la generazione di un segnale, cosa che viene fatta usualmente dalla shell quando l'utente invoca la sequenza di tasti di stop o di suspend, ma può essere pure inserita all'interno di un programma. @@ -219,19 +219,19 @@ volta per Una volta che il segnale viene notificato (che questo avvenga subito o dopo una attesa più o meno lunga) viene eseguita l'azione specificata per detto -segnale. Per alcuni segnali (\texttt{SIGKILL} e \texttt{SIGSTOP}) questa azione +segnale. Per alcuni segnali (\macro{SIGKILL} e \macro{SIGSTOP}) questa azione è fissa e non può essere cambiata, ma per tutti gli altri il programma può specificare una scelta fra le tre seguenti: -\begin{itemize} +\begin{itemize*} \item ignorare il segnale. \item catturare il segnale, ed utilizzare il manipolatore (\textit{signal handler}) specificato. \item accettare l'azione di default per quel segnale. -\end{itemize} +\end{itemize*} Il programma può specificare queste scelte usano le due routine -\texttt{signal} e \texttt{sigaction}; se si è installato un manipolatore sarà +\func{signal} e \func{sigaction}; se si è installato un manipolatore sarà quest'ultimo a intercettare il segnale ed ad essere eseguito, e mentre viene eseguito (onde evitare race conditions) il segnale viene bloccato. @@ -249,7 +249,7 @@ l'azione standard Quando un segnale termina un processo, il padre può determinare la causa della terminazione esaminando il codice di stato riportato delle funzioni -\texttt{wait} e \texttt{waitpid} in cui è riportato anche se la causa è un +\func{wait} e \func{waitpid} in cui è riportato anche se la causa è un segnale e nel caso quale; questo è il modo in cui la shell determina i motivi della terminazione di un programma e scrive un eventuale messaggio di errore. @@ -258,7 +258,7 @@ violazioni di accesso) hanno anche la caratteristica di scrivere un file \textit{core dump} che registra lo stato del processo prima della terminazione e può essere esaminato da un debugger per investigare sulla causa dell'errore. Lo stesso avviene se i suddetti segnale vengono generati artificialmente con -una \texttt{kill}. +una \func{kill}. @@ -274,7 +274,7 @@ Per questo ad ogni tipo di segnale viene associato un nome, che corrisponde, tramite una macro di preprocessore, al suddetto numero. Sono questi nomi, che sono standardizzati e uniformi rispetto alle varie implementazioni, che si devono usare nei programmi. Tutti i nomi e le funzioni che concernono i -segnali sono definiti nell'header di sistema \texttt{signal.h}. +segnali sono definiti nell'header di sistema \file{signal.h}. Il numero totale di segnali presenti è dato dalla macro \macro{NSIG}, e dato che i numeri dei segnali sono allocati progressivamente, essa corrisponde @@ -395,17 +395,17 @@ dell'errore, che il debugger pu al momento della terminazione. Questi segnali sono: -\begin{description} -\item \macro{SIGFPE} Riporta un errore aritmetico fatale. Benché il nome +\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.0cm}} +\item[\macro{SIGFPE}] Riporta un errore aritmetico fatale. Benché il nome derivi da \textit{floating point exception} si applica a tutti gli errori aritmetici compresa la divisione per zero e l'overflow. % Per questo segnale le cose sono complicate dal fatto che possono esserci % molte diverse eccezioni che \texttt{SIGFPE} non distingue, mentre lo -% standard IEEE per le operazioni in virgola mobile definisce vaire eccezioni +% standard IEEE per le operazioni in virgola mobile definisce varie eccezioni % aritmetiche e richiede che esse siano notificate. -\item \macro{SIGILL} Il nome deriva da \textit{illegal instruction}, +\item[\macro{SIGILL}] Il nome deriva da \textit{illegal instruction}, significa che il programma sta cercando di eseguire una istruzione privilegiata o inesistente, in generale del codice illegale. Poiché il compilatore del C genera del codice valido si ottiene questo segnale se il @@ -415,7 +415,7 @@ Questi segnali sono: una variabile locale, andando a corrompere lo stack. Lo stesso segnale viene generato in caso di overflow dello stack o di problemi nell'esecuzione di di un signal handler. -\item \macro{SIGSEGV} Il nome deriva da \textit{segment violation}, e +\item[\macro{SIGSEGV}] Il nome deriva da \textit{segment violation}, e significa che il programma sta cercando di leggere o scrivere in una zona di memoria protetta al di fuori di quella che gli è stata riservata dal sistema. In genere è il meccanismo della protezione della memoria che si @@ -423,23 +423,23 @@ Questi segnali sono: È tipico ottenere questo segnale dereferenziando un puntatore nullo o non inizializzato leggendo al di la della fine di un vettore. -\item \macro{SIGBUS} Il nome deriva da \textit{bus error}. Come +\item[\macro{SIGBUS}] Il nome deriva da \textit{bus error}. Come \macro{SIGSEGV} questo è un segnale che viene generato di solito quando si - dereferenzia un puntatore non inzializzato, la differenza è che + dereferenzia un puntatore non inizializzato, la differenza è che \macro{SIGSEGV} indica un accesso non permesso su un indirizzo esistente (tipo fuori dallo heap o dallo stack), mentre \macro{SIGBUS} indica l'accesso ad un indirizzo non valido, come nel caso di un puntatore non allineato. -\item \macro{SIGABRT} Il nome deriva da \textit{abort}. Il segnale indica che +\item[\macro{SIGABRT}] Il nome deriva da \textit{abort}. Il segnale indica che il programma stesso ha rilevato un errore che viene riportato chiamando la funzione \func{abort} che genera questo segnale. -\item \macro{SIGTRAP} È il segnale generato da un'istruzione di breakpoint o +\item[\macro{SIGTRAP}] È il segnale generato da un'istruzione di breakpoint o dall'attivazione del tracciamento per il processo. È usato dai programmi per il debugging e se un programma normale non dovrebbe ricevere questo segnale. -\item \macro{SIGSYS} Sta ad indicare che si è eseguita una istruzione che +\item[\macro{SIGSYS}] Sta ad indicare che si è eseguita una istruzione che richiede l'esecuzione di una system call, ma si è fornito un codice sbagliato per quest'ultima. -\end{description} +\end{basedescript} \subsection{I segnali di terminazione} @@ -458,18 +458,18 @@ periferica). L'azione di default di questi segnali è di terminare il processo, questi segnali sono: -\begin{description} -\item \macro{SIGTERM} Il nome sta per \textit{terminate}. È un segnale +\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.0cm}} +\item[\macro{SIGTERM}] Il nome sta per \textit{terminate}. È un segnale generico usato per causare la conclusione di un programma. Al contrario di \macro{SIGKILL} può essere intercettato, ignorato, bloccato. In genere lo si usa per chiedere in maniera ``educata'' ad un processo di concludersi. -\item \macro{SIGINT} Il nome sta per \textit{interrupt}. È il segnale di +\item[\macro{SIGINT}] Il nome sta per \textit{interrupt}. È il segnale di interruzione per il programma. È quello che viene generato di default dal comando \cmd{kill} o dall'invio sul terminale del carattere di controllo INTR (interrupt, generato dalla sequenza \macro{C-c}). -\item \macro{SIGQUIT} È analogo a \macro{SIGINT} con la differenze che è +\item[\macro{SIGQUIT}] È analogo a \macro{SIGINT} con la differenze che è controllato da un'altro carattere di controllo, QUIT, corrispondente alla - sequenza \macro{C-\\}. A differenza del precedente l'azione di default, + sequenza \verb|C-\|. A differenza del precedente l'azione di default, oltre alla terminazione del processo, comporta anche la creazione di un core dump. @@ -479,7 +479,7 @@ segnali sono: normalmente previste (tipo la cancellazione di file temporanei), dato che in certi casi esse possono eliminare informazioni utili nell'esame dei core dump. -\item \macro{SIGKILL} Il nome è utilizzato per terminare in maniera immediata +\item[\macro{SIGKILL}] Il nome è utilizzato per terminare in maniera immediata qualunque programma. Questo segnale non può essere né intercettato, né ignorato, né bloccato, per cui causa comunque la terminazione del processo. In genere esso viene generato solo per richiesta esplicita dell'utente dal @@ -493,7 +493,7 @@ segnali sono: kernel). Talvolta è il sistema stesso che può generare questo segnale quando per condizioni particolari il processo non può più essere eseguito neanche per eseguire il manipolatore. -\item \macro{SIGHUP} Il nome sta per \textit{hang-up}. Segnala che il +\item[\macro{SIGHUP}] Il nome sta per \textit{hang-up}. Segnala che il terminale dell'utente si è disconnesso (ad esempio perché si è interrotta la rete). Viene usato anche per riportare la terminazione del processo di controllo di un terminale a tutti i processi della sessione, in modo che @@ -502,7 +502,8 @@ segnali sono: Viene inoltre usato in genere per segnalare ai demoni (che non hanno un terminale di controllo) la necessità di reinizializzarsi e rileggere il/i file di configurazione. -\end{description} +\end{basedescript} + \subsection{I segnali di allarme} \label{sec:sig_alarm} @@ -511,19 +512,19 @@ Questi segnali sono generati dalla scadenza di un timer. Il loro comportamento di default è quello di causare la terminazione del programma, ma con questi segnali la scelta di default è irrilevante, in quanto il loro uso presuppone sempre la necessità di un manipolatore. Questi segnali sono: -\begin{description} -\item \macro{SIGALRM} Il nome sta per \textit{alarm}. Segnale la scadenza di +\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.0cm}} +\item[\macro{SIGALRM}] Il nome sta per \textit{alarm}. Segnale la scadenza di un timer misurato sul tempo reale o sull'orologio di sistema. È normalmente usato dalla funzione \func{alarm}. -\item \macro{SIGVTALRM} Il nome sta per \textit{virtual alarm}. È analogo al +\item[\macro{SIGVTALRM}] Il nome sta per \textit{virtual alarm}. È analogo al precedente ma segnala la scadenza di un timer sul tempo di CPU usato dal processo. -\item \macro{SIGPROF} Il nome sta per \textit{profiling}. Indica la scadenza +\item[\macro{SIGPROF}] Il nome sta per \textit{profiling}. Indica la scadenza di un timer che misura sia il tempo di CPU speso direttamente dal processo che quello che il sistema ha speso per conto di quest'ultimo. In genere viene usato dai tool che servono a fare il profilo d'uso della CPU da parte del processo. -\end{description} +\end{basedescript} \subsection{I segnali di I/O asincrono} @@ -534,17 +535,18 @@ questo occorre comunque usare \func{fcntl} per abilitare un file descriptor a generare questi segnali. L'azione di default è di essere ignorati. Questi segnali sono: -\begin{description} -\item \macro{SIGIO} Questo segnale viene inviato quando un file descriptor è +\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.0cm}} +\item[\macro{SIGIO}] Questo segnale viene inviato quando un file descriptor è pronto per eseguire dell'input/output. In molti sistemi solo i socket e i terminali possono generare questo segnale, in Linux questo può essere usato anche per i file, posto che la \func{fcntl} abbia avuto successo. -\item \macro{SIGURG} Questo segnale è inviato quando arrivano dei dati +\item[\macro{SIGURG}] Questo segnale è inviato quando arrivano dei dati urgenti o \textit{out of band} su di un socket; per maggiori dettagli al proposito si veda \secref{sec:xxx_urgent_data}. -\item \macro{SIGPOLL} Questo segnale è equivalente a \macro{SIGIO}, è +\item[\macro{SIGPOLL}] Questo segnale è equivalente a \macro{SIGIO}, è definito solo per compatibilità con i sistemi System V. -\end{description} +\end{basedescript} + \subsection{I segnali per il controllo di sessione} \label{sec:sig_job_control} @@ -552,13 +554,13 @@ L'azione di default Questi sono i segnali usati dal controllo delle sessioni e dei processi, il loro uso è specifico e viene trattato in maniera specifica nelle sezioni in cui si trattano gli argomenti relativi. Questi segnali sono: -\begin{description} -\item \macro{SIGCHLD} Questo è il segnale mandato al processo padre quando un +\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.0cm}} +\item[\macro{SIGCHLD}] Questo è il segnale mandato al processo padre quando un figlio termina o viene fermato. L'azione di default è di ignorare il segnale, la sua gestione è trattata in \secref{sec:proc_wait}. -\item \macro{SIGCLD} Per Linux questo è solo un segnale identico al +\item[\macro{SIGCLD}] Per Linux questo è solo un segnale identico al precedente, il nome è obsoleto e andrebbe evitato. -\item \macro{SIGCONT} Il nome sta per \textit{continue}. Il segnale viene +\item[\macro{SIGCONT}] Il nome sta per \textit{continue}. Il segnale viene usato per fare ripartire un programma precedentemente fermato da \macro{SIGSTOP}. Questo segnale ha un comportamento speciale, e fa sempre ripartire il processo prima della sua consegna. Il comportamento di default @@ -572,9 +574,9 @@ cui si trattano gli argomenti relativi. Questi segnali sono: manipolatori per far si che un programma produca una qualche azione speciale se viene fermato e riavviato, come per esempio riscrivere un prompt, o inviare un avviso. -\item \macro{SIGSTOP} Il segnale ferma un processo (lo porta in uno stato di +\item[\macro{SIGSTOP}] Il segnale ferma un processo (lo porta in uno stato di sleep); il segnale non può essere né intercettato, né ignorato, né bloccato. -\item \macro{SIGTSTP} Il nome sta per \textit{interactive stop}. Il segnale +\item[\macro{SIGTSTP}] Il nome sta per \textit{interactive stop}. Il segnale ferma il processo interattivamente, ed è generato dal carattere SUSP (prodotto dalla combinazione \macro{C-z}), ed al contrario di \macro{SIGSTOP} può essere intercettato e ignorato. In genere un programma @@ -582,9 +584,17 @@ cui si trattano gli argomenti relativi. Questi segnali sono: o il terminale in uno stato definito prima di fermarsi; se per esempio un programma ha disabilitato l'eco sul terminale può installare un manipolatore per riabilitarlo prima di fermarsi. -\item \macro{SIGTTIN} -\item \macro{SIGTTOU} -\end{description} +\item[\macro{SIGTTIN}] Un processo non può leggere dal terminale se esegue una + sessione di lavoro in background. Quando un processo in background tenta di + leggere da un terminale viene inviato questo segnale a tutti i processi + della sessione di lavoro. L'azione di default è di fermare il processo. + L'argomento è trattato in \secref{sec:sess_xxx}. +\item[\macro{SIGTTOU}] Segnale analogo al precedente \macro{SIGTTIN}, ma + generato quando si tenta di scrivere o modificare uno dei modi del + terminale. L'azione di default è di fermare il processo, l'argomento è + trattato in \secref{sec:sess_xxx}. +\end{basedescript} + \subsection{I segnali di operazioni errate} \label{sec:sig_oper_error} @@ -596,18 +606,25 @@ resto del sistema. L'azione di default di questi segnali è di terminare il processo, questi segnali sono: -\begin{description} -\item \macro{SIGPIPE} Sta per \textit{Broken pipe}. Se si usano delle pipe o +\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.0cm}} +\item[\macro{SIGPIPE}] Sta per \textit{Broken pipe}. Se si usano delle pipe o delle FIFO è necessario che, prima che un processo inizi a scrivere su di essa, un'altro abbia aperto la pipe in lettura (si veda \secref{sec:ipc_pipes}). Se il processo in lettura non è partito o è terminato inavvertitamente alla scrittura sulla pipe il kernel genera questo segnale. Se il segnale è bloccato, intercettato o ignorato la chiamata che lo ha causato fallisce restituendo l'errore \macro{EPIPE} -\item \macro{SIGLOST} Sta per \textit{Resource lost}. -\item \macro{SIGXCPU} Sta per \textit{CPU time limit exceeded}. -\item \macro{SIGXFSZ} Sta per \textit{File size limit exceeded}. -\end{description} +\item[\macro{SIGLOST}] Sta per \textit{Resource lost}. Viene generato quando + c'è un advisory lock su un file NFS, ed il server riparte dimenticando la + situazione precedente. +\item[\macro{SIGXCPU}] Sta per \textit{CPU time limit exceeded}. Questo + segnale è generato quando un processo eccede il limite impostato per il + tempo di CPU disponibile, vedi \secref{sec:sys_xxx}. +\item[\macro{SIGXFSZ}] Sta per \textit{File size limit exceeded}. Questo + segnale è generato quando un processo tenta di estendere un file oltre le + dimensioni specificate dal limite impostato per le dimensioni massime di un + file, vedi \secref{sec:sys_xxx}. +\end{basedescript} \subsection{Ulteriori segnali} @@ -615,22 +632,22 @@ segnali sono: Raccogliamo qui infine usa serie di segnali che hanno scopi differenti non classificabili in maniera omogenea. Questi segnali sono: -\begin{description} -\item \macro{SIGUSR1} e \macro{SIGUSR2} Sono due segnali a disposizione +\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.0cm}} +\item[\macro{SIGUSR1}] e \macro{SIGUSR2} Sono due segnali a disposizione dell'utente che li può usare per quello che vuole. Possono essere utili per implementare una comunicazione elementare fra processi diversi, o per eseguire a richiesta una operazione utilizzando un manipolatore. L'azione di default è terminare il processo. -\item \macro{SIGWINCH} Il nome sta per \textit{window (size) change} ed è +\item[\macro{SIGWINCH}] Il nome sta per \textit{window (size) change} ed è generato da molti sistemi (GNU/Linux compreso) quando le dimensioni (in righe e colonne) di un terminale vengono cambiate. Viene usato da alcuni programmi testuali per riformattare l'uscita su schermo quando si cambia dimensione a quest'ultimo. L'azione di default è di essere ignorato. -\item \macro{SIGINFO} Il segnale indica una richiesta di informazioni. È +\item[\macro{SIGINFO}] Il segnale indica una richiesta di informazioni. È usato con il controllo di sessione, causa la stampa di informazioni da parte del processo leader del gruppo associato al terminale di controllo, gli altri processi lo ignorano. -\end{description} +\end{basedescript} \subsection{Le funzioni \func{strsignal} e \func{psignal}} @@ -698,7 +715,7 @@ forma pi (*handler)(int)))int)}, e che è sostanzialmente equivalente alla definizione: \begin{verbatim} -typedef void (* sighandler_t)(int) + typedef void (* sighandler_t)(int) \end{verbatim} cioè un puntatore ad una funzione di tipo \type{void} con un parametro di tipo \type{int}\footnote{si devono usare le parentesi intorno al nome della @@ -719,3 +736,10 @@ intercettati). \subsection{Funzioni rientranti e default dei segnali} \label{sec:sig_reentrant} + + + + +\subsection{La funzione \func{sigpending}} +\label{sec:sig_sigpending} +