X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=signal.tex;h=5f00b4d6cbf1dbe88144066825b5f182d4ce10cb;hp=ce3ee76d17b9cbf588100df95000d75432b363d0;hb=cf7518466ba15ab1759e5bc312ab99798b8cf2ac;hpb=fb4a1ece9397b5063ff0920df17389aba882d328 diff --git a/signal.tex b/signal.tex index ce3ee76..5f00b4d 100644 --- a/signal.tex +++ b/signal.tex @@ -767,13 +767,14 @@ indicizzate per numero di segnale, per cui una chiamata del tipo di \code{char I segnali sono il primo e più classico esempio di eventi asincroni, cioè di eventi che possono accadere in un qualunque momento durante l'esecuzione di un -programma. Dato che la loro gestione non è sotto il controllo del programma -essa non può essere effettuata all'interno del normale flusso di esecuzione. +programma. Per questa loro caratteristica la loro gestione non può essere +effettuata all'interno del normale flusso di esecuzione dello stesso, ma è +delegata appunto agli eventuali manipolatori che si sono installati. -In questa sezione vedremo come si effettua gestione dei segnali, a partire dal -comportamento del sistema, passando per le varie funzioni relative ai segnali, -affrontando inoltre le varie promblematiche di programmazione che si devono -tenere presenti quando si ha a che fare con essi. +In questa sezione vedremo come si effettua gestione dei segnali, a partire +dalla loro interazione con le system call, passando per le varie funzioni che +permettono di installare i manipolatori e controllare le reazioni di un +processo alla loro occorrenza. \subsection{Il comportamento generale del sistema.} @@ -808,22 +809,58 @@ successiva pressione di \texttt{C-c} o \texttt{C-y}. Per quanto riguarda tutte le altre system call esse vengono tradizionalmente classificate, proprio in base al loro comportamento nei confronti dei segnali, -in lente (\textit{slow}) e veloci (\textit{fast}). La gran parte appartiene a -quest'ultima categoria che non è influenzata dall'arrivo di un segnale. In tal -caso un eventuale manipolatore viene sempre eseguito dopo che la system call è -stata completata. Esse sono dette \textit{fast} proprio in quanto attendere la -loro esecuzione per eseguire un manipolatore non comporta nessun -inconveniente. +in \textsl{lente} (\textit{slow}) e \textsl{veloci} (\textit{fast}). La gran +parte appartiene a quest'ultima categoria che non è influenzata dall'arrivo di +un segnale. In tal caso un eventuale manipolatore viene sempre eseguito dopo +che la system call è stata completata. Esse sono dette \textsl{veloci} proprio +in quanto la loro esecuzione è sostanzialmente immediata e attendere per +eseguire un manipolatore non comporta nessun inconveniente. + +Esistono però dei casi in cui questo non è possibile perché renderebbe +impossibile una risposta pronta al segnale. In generale questo avviene tutte +le volte che si ha a che fare con system call che possono bloccarsi +indenfinitamente, che per questo vengono chiamate \textsl{lente}. Un elenco +dei casi in cui si presenta questa situazione è il seguente: +\begin{itemize*} +\item lettura da file che possono bloccarsi in attesa di dati non ancora + presenti (come per certi dispositivi, la rete o le pipe). +\item scrittura sugli stessi file, nel caso in cui dati non possano essere + accettati immediatamente. +\item apertura di un file di dipositivo che richiede operazioni non immediate + per una una risposta. +\item operazioni eseguite con \func{ioctl} che non è detto possano essere + eseguite immediatamente. +\item le funzioni di intercomunicazione che si bloccano in attesa di risposte + da altri processi. +\item la funzione \func{pause} (usata appunto per attendere l'arrivo di un + segnale). +\item la funzione \func{wait} (se nessun processo figlio è ancora terminato). +\end{itemize*} -Esistono però dei casi (ad esempio le funzioni di I/O che si bloccano in -attesa di dati in ingresso) in cui tutto questo non è possibile proprio perché -renderebbe impossibile una risposta pronta al segnale (per questo sono -chiamate \textit{slow}), pertanto un eventuale manipolatore sarà eseguito -prima che la system call sia ritornata. +In questo caso si pone il problema di cosa fare una volta che il manipolatore +sia ritornato. La scelta originaria dei primi Unix era quella di far ritornare +anche la system call restituendo l'errore di \macro{EINTR}. Questa è a +tutt'oggi una scelta corrente, ma comporta che i programmi che usano dei +manipolatori controllino lo stato di uscita delle funzioni per ripeterne la +chiamata qualora l'errore fosse questo. -In quest'ultimo caso si pone il problema di cosa fare una volta che il -manipolatori ritorni. La scelta +Dimenticarsi di richiamare una system call interrotta da un segnale è un +errore comune, tanto che le \acr{glibc} provvedono una macro +\code{TEMP\_FAILURE\_RETRY(expr)} che esegue l'operazione automaticamente, +ripetendo l'esecuzione dell'espressione \var{expr} fintanto che il risultato +non è diverso dall'uscita con un errore \macro{EINTR}. +La soluzione è comunque poco elegante e BSD ha scelto un approccio molto +diverso, che è quello di fare ripartire automaticamente la system call invece +di farla fallire. In questo caso ovviamente non c'è da preoccuparsi di +controllare il codice di errore; si perde però la possibilità di eseguire +azioni specifiche all'occorrenza di questa particolare condizione. + +Linux e le \acr{glibc} consentono di utilizzare entrambi gli approcci, +attraverso una opportuna opzione di \func{sigaction} (vedi +\secref{sec:sig_sigaction}). È da chiarire comunque che nel caso di +interruzione nel mezzo di un trasferimento parziale di dati, le system call +ritornano sempre indicando i byte trasferiti. \subsection{La funzione \func{signal}} @@ -879,12 +916,8 @@ installare l'azione di di default\footnote{si ricordi per intercettati}. - - - -\subsection{Le funzioni \func{sigprocmask} e \func{sigpending}} -\label{sec:sig_sigpending} - +\subsection{Funzioni rientranti e default dei segnali} +\label{sec:sig_reentrant} @@ -895,10 +928,15 @@ installare l'azione di di default\footnote{si ricordi per \label{sec:sig_alarm_pause} +\section{Il controllo dei segnali} +\label{sec:sig_control} -\subsection{Funzioni rientranti e default dei segnali} -\label{sec:sig_reentrant} + + +\subsection{Le funzioni \func{sigprocmask} e \func{sigpending}} +\label{sec:sig_sigpending} + \subsection{La funzione \func{sigaction}} @@ -907,6 +945,11 @@ installare l'azione di di default\footnote{si ricordi per +, affrontando inoltre le varie problematiche di programmazione che si devono +tenere presenti quando si ha a che fare con essi. + + + %%% Local Variables: %%% mode: latex %%% TeX-master: "gapil"