X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=signal.tex;h=2c8661ee99ef18eccad429de0f16e975220184b4;hp=08f7b8d2d504695f5b9fb5ddcdd0d2f626367c68;hb=655932aa7567d4979ffdb7b7676b4f2ec9cf9f8a;hpb=fddf66ed6c48647cbab38b3a27c4a12feb74b86c diff --git a/signal.tex b/signal.tex index 08f7b8d..2c8661e 100644 --- a/signal.tex +++ b/signal.tex @@ -2151,23 +2151,24 @@ tab.~\ref{tab:sig_sa_flag}. Come si può notare in fig.~\ref{fig:sig_sigaction} \func{sigaction} permette di utilizzare due forme diverse di gestore,\footnote{la possibilità è prevista dallo standard POSIX.1b, ed è stata aggiunta nei kernel della serie 2.1.x - con l'introduzione dei segnali \textit{real-time} (vedi + con l'itroduzione dei segnali \textit{real-time} (vedi sez.~\ref{sec:sig_real_time}); in precedenza era possibile ottenere alcune informazioni addizionali usando \var{sa\_handler} con un secondo parametro addizionale di tipo \var{sigcontext}, che adesso è deprecato.} da -specificare, a seconda dell'uso o meno del flag \const{SA\_SIGINFO}, -rispettivamente attraverso i campi \var{sa\_sigaction} o \var{sa\_handler}. -Quest'ultima è quella classica usata anche con \func{signal}, mentre la prima -permette di usare un gestore più complesso, in grado di ricevere informazioni -più dettagliate dal sistema, attraverso la struttura \struct{siginfo\_t}, -riportata in fig.~\ref{fig:sig_siginfo_t}. I due campi devono essere usati in -maniera alternativa, in certe implementazioni questi campi vengono addirittura +specificare rispettivamente attraverso i campi \var{sa\_sigaction} o +\var{sa\_handler}, a seconda dell'uso o meno del flag \const{SA\_SIGINFO}. La +forma con \var{sa\_handler} è quella classica usata anche con \func{signal}, +mentre quella con \var{sa\_sigaction} permette di usare un gestore più +complesso, in grado di ricevere informazioni più dettagliate dal sistema +attraverso la struttura \struct{siginfo\_t}, riportata in +fig.~\ref{fig:sig_siginfo_t}. I due campi devono essere usati in maniera +alternativa, in certe implementazioni questi campi vengono addirittura definiti come una \direct{union}.\footnote{la direttiva \direct{union} del linguaggio C definisce una variabile complessa, analoga a una stuttura, i cui campi indicano i diversi tipi di valori che possono essere salvati, in maniera alternativa, all'interno della stessa.} -Installando un gestore di tipo \var{sa\_sigaction} diventa allora possibile +Installando un gestore di tipo \var{sa\_sigaction} diventa possibile accedere alle informazioni restituite attraverso il puntatore a questa struttura. Tutti i segnali impostano i campi \var{si\_signo}, che riporta il numero del segnale ricevuto, \var{si\_errno}, che riporta, quando diverso da @@ -2188,10 +2189,11 @@ causato l'emissione del segnale. In generale \var{si\_code} contiene, per i segnali generici, per quelli \textit{real-time} e per tutti quelli inviati tramite da un processo con \func{kill} o affini, le informazioni circa l'origine del segnale stesso, ad -esempio se generato dal kernel, da un timer, da \func{kill}, ecc. Il valore -viene sempre espresso come una costante,\footnote{le definizioni di tutti i - valori possibili si trovano in \file{bits/siginfo.h}.} ed i valori possibili -in questo caso sono riportati in tab.~\ref{tab:sig_si_code_generic}. +esempio se generato dal kernel, da un timer, da \func{kill}, ecc. Il valore di +\var{si\_code} viene sempre espresso come una costante,\footnote{le + definizioni di tutti i valori possibili si trovano in + \file{bits/siginfo.h}.} ed i valori possibili in questo caso sono riportati +in tab.~\ref{tab:sig_si_code_generic}. \begin{table}[!htb] \footnotesize @@ -2234,7 +2236,6 @@ istruzione illecita o di violazione di memoria; mentre alcuni segnali di controllo (\signal{SIGCHLD}, \signal{SIGTRAP} e \signal{SIGPOLL}) forniscono altre informazioni specifiche. - In questo caso il valore del campo \var{si\_code} deve essere verificato nei confronti delle diverse costanti previste per ciascuno di detti segnali; dato che si tratta di costanti, e non di una maschera binaria, i valori numerici @@ -2250,7 +2251,7 @@ riferimento. \begin{table}[!htb] \footnotesize \centering - \begin{tabular}[c]{|l|p{8cm}|} + \begin{tabular}[c]{|l|p{10cm}|} \hline \textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\ \hline @@ -2275,20 +2276,34 @@ riferimento. \hline \constd{SEGV\_MAPERR} & Indirizzo non mappato.\\ \constd{SEGV\_ACCERR} & Permessi non validi per l'indirizzo.\\ + \constd{SEGV\_BNDERR} & Controllo sui limiti di accesso (via MPX) fallito + (dal 3.19).\\ + \constd{SEGV\_PKUERR} & Accesso negato da una protezione della memoria, + vedi sez.~\ref{sec:procadv_security_misc} (dal + 4.6).\\ \hline \constd{BUS\_ADRALN} & Allineamento dell'indirizzo non valido.\\ \constd{BUS\_ADRERR} & Indirizzo fisico inesistente.\\ - \constd{BUS\_OBJERR} & Errore hardware sull'indirizzo.\\ + \constd{BUS\_OBJERR} & Errore hardware specifico sull'indirizzo.\\ + \constd{BUS\_MCEERR\_AR}& Rilevata corruzione sulla memoria utilizzata + direttamente dal processo è richiesta un'azione.\\ + \constd{BUS\_MCEERR\_AO}& Rilevata corruzione sulla memoria su memoria non + utilizzata direttamente dal processo, l'azione + è opzionale.\\ + % https://lore.kernel.org/patchwork/patch/158250/ \hline \constd{TRAP\_BRKPT} & Breakpoint sul processo.\\ \constd{TRAP\_TRACE} & Trappola di tracciamento del processo.\\ + \constd{TRAP\_BRANCH} & Il processo ha preso una branch trap.\\ + % https://stackoverflow.com/questions/45895234/what-is-process-branch-trap + \constd{TRAP\_HWBKPT} & Breakpoint/watchpoint hardware.\\ \hline \constd{CLD\_EXITED} & Il figlio è uscito.\\ \constd{CLD\_KILLED} & Il figlio è stato terminato.\\ \constd{CLD\_DUMPED} & Il figlio è terminato in modo anormale.\\ \constd{CLD\_TRAPPED} & Un figlio tracciato ha raggiunto una trappola.\\ \constd{CLD\_STOPPED} & Il figlio è stato fermato.\\ - \constd{CLD\_CONTINUED}& Il figlio è ripartito.\\ + \constd{CLD\_CONTINUED}& Il figlio è ripartito (dal 2.6.9).\\ \hline \constd{POLL\_IN} & Disponibili dati in ingresso.\\ \constd{POLL\_OUT} & Spazio disponibile sul buffer di uscita.\\ @@ -2297,11 +2312,14 @@ riferimento. \constd{POLL\_PRI} & Disponibili dati di alta priorità in ingresso.\\ \constd{POLL\_HUP} & Il dispositivo è stato disconnesso.\\ \hline + \constd{SYS\_SECCOMP}& Innescato da una regola di \func{seccomp}, vedi + sez.~\ref{sec:procadv_seccomp} (dal 3.5).\\ + \hline \end{tabular} \caption{Valori del campo \var{si\_code} della struttura \struct{sigaction} impostati rispettivamente dai segnali \signal{SIGILL}, \signal{SIGFPE}, - \signal{SIGSEGV}, \signal{SIGBUS}, \signal{SIGCHLD}, \signal{SIGTRAP} e - \signal{SIGPOLL}/\signal{SIGIO}.} + \signal{SIGSEGV}, \signal{SIGBUS}, \signal{SIGCHLD}, \signal{SIGTRAP}, + \signal{SIGPOLL}/\signal{SIGIO} e \signal{SIGSYS}.} \label{tab:sig_si_code_special} \end{table} @@ -2374,7 +2392,7 @@ In tal caso infatti le istruzioni per creare un nuovo frame nello del codice, appesantendo inutilmente il programma. Originariamente questo comportamento veniva ottenuto con delle macro, ma queste hanno tutta una serie di problemi di sintassi nel passaggio degli argomenti (si veda ad esempio -\cite{PratC}) che in questo modo possono essere evitati. +\cite{PratC}) che in questo modo possono essere evitati. @@ -2413,10 +2431,19 @@ quando si devono eseguire più operazioni su delle variabili (nell'esempio citato un controllo ed una assegnazione) o comunque eseguire una serie di istruzioni, l'atomicità non è più possibile. -In questo caso, se si vuole essere sicuri di non poter essere interrotti da un -segnale durante l'esecuzione di una sezione di codice, lo si può bloccare -esplicitamente modificando la maschera dei segnali del processo con la -funzione di sistema \funcd{sigprocmask}, il cui prototipo è: +In questo caso, se si vuole essere sicuri di non poter essere interrotti da +uno o più segnali durante l'esecuzione di una sezione di codice, li si possono +bloccare esplicitamente modificando la maschera dei segnali del processo +usando la funzione di sistema \funcd{sigprocmask},\footnote{in realtà quello + che viene usato normalmente è il \textit{wrapper} omonimo delle \acr{glibc} + dato che con l'introduzione dei segnali \textit{real time} nel kernel 2.2 le + dimensioni del tipo \type{sigset\_t} sono cambiate e la \textit{system call} + sottostante è diventata \funcm{rt\_sigprocmask} che richiede un quarto + argomento di tipo \ctyp{size\_t} per indicare questa dimensione; il + \textit{wrapper} maschera questi dettagli ed inoltre ignora in maniera + silente i tentativi di bloccare i segnali \textit{real time} impiegati per + la gestione dei \textit{thread} dalla \textit{Native Thread Posix Library} + (vedi sez.~\ref{sec:linux_ntpl}).} il cui prototipo è: \begin{funcproto}{ \fhead{signal.h} @@ -2439,7 +2466,8 @@ corrente. La modifica viene effettuata a seconda del valore dell'argomento \param{how}, secondo le modalità specificate in tab.~\ref{tab:sig_procmask_how}. Qualora si specifichi un valore non nullo per \param{oldset} la maschera dei segnali corrente viene salvata a -quell'indirizzo. +quell'indirizzo. Se è nullo \param{set} non viene eseguito nessun cambiamento +e si può usare la funzione per leggere la maschera corrente in \param{oldset}. \begin{table}[htb] \footnotesize @@ -2463,14 +2491,14 @@ quell'indirizzo. \label{tab:sig_procmask_how} \end{table} -In questo modo diventa possibile proteggere delle sezioni di codice bloccando -l'insieme di segnali voluto per poi riabilitarli alla fine della sezione -critica. La funzione permette di risolvere problemi come quelli mostrati in -fig.~\ref{fig:sig_event_wrong}, proteggendo la sezione fra il controllo del -flag e la sua cancellazione. La funzione può essere usata anche all'interno -di un gestore, ad esempio per riabilitare la consegna del segnale che l'ha -invocato, in questo caso però occorre ricordare che qualunque modifica alla -maschera dei segnali viene perduta al ritorno dallo stesso. +La funzione consente di proteggere delle sezioni di codice bloccando l'insieme +di segnali voluto per poi riabilitarli alla fine della sezione critica e +risolvere problemi come quelli mostrati in fig.~\ref{fig:sig_event_wrong}, +proteggendo la sezione fra il controllo del flag e la sua cancellazione. La +funzione può essere usata anche all'interno di un gestore, ad esempio per +riabilitare la consegna del segnale che l'ha invocato, in questo caso però +occorre ricordare che qualunque modifica alla maschera dei segnali viene +perduta al ritorno dallo stesso. Benché con l'uso di \func{sigprocmask} si possano risolvere la maggior parte dei casi di \textit{race condition} restano aperte alcune possibilità legate @@ -2508,7 +2536,7 @@ della funzione, vediamo allora come usando la nuova interfaccia è possibile ottenere un'implementazione, riportata in fig.~\ref{fig:sig_sleep_ok} che non presenta neanche questa necessità. -\begin{figure}[!htbp] +\begin{figure}[!htb] \footnotesize \centering \begin{minipage}[c]{\codesamplewidth} \includecodesample{listati/sleep.c}