X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=session.tex;h=c8e0654c1e8de41661305b6ffb6da2bcfcd93faa;hp=4652bc5550a2db06f26cdeff816c2afef7252b54;hb=ee41e8b34dd560d230966160fb3eb748defc3e46;hpb=60e20d29c0515f95b8a171fb33c7214c9bf92021 diff --git a/session.tex b/session.tex index 4652bc5..c8e0654 100644 --- a/session.tex +++ b/session.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% session.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2007 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2009 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", @@ -71,7 +71,7 @@ Si noti come si sia parlato di comandi e non di programmi o processi; fra le funzionalità della shell infatti c'è anche quella di consentire di concatenare più programmi in una sola riga di comando con le pipe, ed in tal caso verranno eseguiti più programmi, inoltre, anche quando si invoca un singolo programma, -questo potrà sempre lanciare sottoprocessi per eseguire dei compiti specifici. +questo potrà sempre lanciare sotto-processi per eseguire dei compiti specifici. Per questo l'esecuzione di un comando può originare più di un processo; quindi nella gestione del job control non si può far riferimento ai singoli processi. @@ -167,8 +167,8 @@ funzione \funcd{getsid}, che per caso di successo, e -1 in caso di errore, nel qual caso \var{errno} assumerà i valori: \begin{errlist} - \item[\errcode{ESRCH}] Il processo selezionato non esiste. - \item[\errcode{EPERM}] In alcune implementazioni viene restituito quando il + \item[\errcode{ESRCH}] il processo selezionato non esiste. + \item[\errcode{EPERM}] in alcune implementazioni viene restituito quando il processo selezionato non fa parte della stessa sessione del processo corrente. \end{errlist} @@ -211,10 +211,10 @@ ad un altro con la funzione \funcd{setpgid}, il cui prototipo \bodydesc{La funzione ritorna il valore del nuovo \textit{process group}, e -1 in caso di errore, nel qual caso \var{errno} assumerà i valori: \begin{errlist} - \item[\errcode{ESRCH}] Il processo selezionato non esiste. - \item[\errcode{EPERM}] Il cambiamento non è consentito. - \item[\errcode{EACCES}] Il processo ha già eseguito una \func{exec}. - \item[\errcode{EINVAL}] Il valore di \param{pgid} è negativo. + \item[\errcode{ESRCH}] il processo selezionato non esiste. + \item[\errcode{EPERM}] il cambiamento non è consentito. + \item[\errcode{EACCES}] il processo ha già eseguito una \func{exec}. + \item[\errcode{EINVAL}] il valore di \param{pgid} è negativo. \end{errlist} } \end{prototype} @@ -298,7 +298,7 @@ dal quale ricevono gli eventuali segnali da tastiera. A tale scopo lo standard POSIX.1 prevede che ad ogni sessione possa essere associato un terminale di controllo; in Linux questo viene realizzato mantenendo fra gli attributi di ciascun processo anche qual'è il suo terminale -di controllo.\footnote{Lo standard POSIX.1 non specifica nulla riguardo +di controllo.\footnote{lo standard POSIX.1 non specifica nulla riguardo l'implementazione; in Linux anch'esso viene mantenuto nella solita struttura \struct{task\_struct}, nel campo \var{tty}.} In generale ogni processo eredita dal padre, insieme al \acr{pgid} e al \acr{sid} anche il terminale di @@ -338,10 +338,10 @@ funzione \funcd{tcsetpgrp}, il cui prototipo \bodydesc{La funzione restituisce 0 in caso di successo, e -1 in caso di errore, nel qual caso \var{errno} assumerà i valori: \begin{errlist} - \item[\errcode{ENOTTY}] Il file \param{fd} non corrisponde al terminale di + \item[\errcode{ENOTTY}] il file \param{fd} non corrisponde al terminale di controllo del processo chiamante. - \item[\errcode{ENOSYS}] Il sistema non supporta il job control. - \item[\errcode{EPERM}] Il \textit{process group} specificato non è nella + \item[\errcode{ENOSYS}] il sistema non supporta il job control. + \item[\errcode{EPERM}] il \textit{process group} specificato non è nella stessa sessione del processo chiamante. \end{errlist} ed inoltre \errval{EBADF} ed \errval{EINVAL}. @@ -376,7 +376,7 @@ ad un terminale con la funzione \funcd{tcgetpgrp}, il cui prototipo gruppo di \textit{foreground}, e -1 in caso di errore, nel qual caso \var{errno} assumerà i valori: \begin{errlist} - \item[\errcode{ENOTTY}] Non c'è un terminale di controllo o \param{fd} non + \item[\errcode{ENOTTY}] non c'è un terminale di controllo o \param{fd} non corrisponde al terminale di controllo del processo chiamante. \end{errlist} ed inoltre \errval{EBADF} ed \errval{ENOSYS}. @@ -497,7 +497,7 @@ Nella maggior parte delle distribuzioni di GNU/Linux\footnote{fa eccezione la distribuzione \textit{Slackware}, come alcune distribuzioni su dischetto, ed altre distribuzioni dedicate a compiti limitati e specifici.} viene usata la procedura di avvio di System V; questa prevede che \cmd{init} legga dal -file di configurazione \file{/etc/inittab} quali programmi devono essere +file di configurazione \conffile{/etc/inittab} quali programmi devono essere lanciati, ed in quali modalità, a seconda del cosiddetto \textit{run level}, anch'esso definito nello stesso file. @@ -527,7 +527,7 @@ perci tutto ripetuto per ciascuno dei terminali che si hanno a disposizione (o per un certo numero di essi, nel caso delle console virtuali), secondo quanto indicato dall'amministratore nel file di configurazione del programma, -\file{/etc/inittab}. +\conffile{/etc/inittab}. Quando viene lanciato da \cmd{init} il programma parte con i privilegi di amministratore e con un ambiente vuoto; \cmd{getty} si cura di chiamare @@ -601,9 +601,10 @@ niente a che fare con la gestione diretta dei comandi dell'utente. Questi programmi, che devono essere eseguiti in modalità non interattiva e senza nessun intervento dell'utente, sono normalmente chiamati \textsl{demoni}, (o \textit{daemons}), nome ispirato dagli omonimi spiritelli -che svolgevano compiti vari, di cui parlava Socrate (che sosteneva di averne -uno al suo servizio).\footnote{NdT. ricontrollare, i miei ricordi di filosofia - sono piuttosto datati.} +della mitologia greca che svolgevano compiti che gli dei trovavano noiosi, di +cui parla anche Socrate (che sosteneva di averne uno al suo servizio). + +%TODO ricontrollare, i miei ricordi di filosofia sono piuttosto datati. Se però si lancia un programma demone dalla riga di comando in un sistema che supporta, come Linux, il \textit{job control} esso verrà comunque associato ad @@ -644,9 +645,9 @@ occorrer il programma), per evitare che la directory da cui si è lanciato il processo resti in uso e non sia possibile rimuoverla o smontare il filesystem che la contiene. -\item Impostare la maschera dei permessi (di solito con \code{umask(0)}) in - modo da non essere dipendenti dal valore ereditato da chi ha lanciato - originariamente il processo. +\item Impostare la \itindex{umask} maschera dei permessi (di solito con + \code{umask(0)}) in modo da non essere dipendenti dal valore ereditato da + chi ha lanciato originariamente il processo. \item Chiudere tutti i file aperti che non servono più (in generale tutti); in particolare vanno chiusi i file standard che di norma sono ancora associati al terminale (un'altra opzione è quella di redirigerli verso @@ -720,7 +721,7 @@ meccanismi come: \item scartare. \end{itemize*} secondo le modalità che questo preferisce e che possono essere impostate -attraverso il file di configurazione \file{/etc/syslog.conf} (maggiori +attraverso il file di configurazione \conffile{/etc/syslog.conf} (maggiori dettagli si possono trovare sulle pagine di manuale per questo file e per \cmd{syslogd}). @@ -1057,9 +1058,9 @@ stata allocata in precedenza ed essere lunga almeno che indica la dimensione che deve avere una stringa per poter contenere il nome di un terminale.} caratteri. -Esiste infine una versione rientrante \funcd{ttyname\_r} della funzione -\func{ttyname}, che non presenta il problema dell'uso di una zona di memoria -statica; il suo prototipo è: +Esiste infine una versione \index{funzioni!rientranti} rientrante +\funcd{ttyname\_r} della funzione \func{ttyname}, che non presenta il problema +dell'uso di una zona di memoria statica; il suo prototipo è: \begin{prototype}{unistd.h}{int ttyname\_r(int desc, char *buff, size\_t len)} Restituisce il nome del terminale associato al file \param{desc}. @@ -1582,7 +1583,7 @@ immagazzinate le impostazioni. Le funzioni sono \funcd{tcgetattr} e \bodydesc{Entrambe le funzioni restituiscono 0 in caso di successo e -1 in caso di errore, nel qual caso \var{errno} assumerà i valori: \begin{errlist} - \item[\errcode{EINTR}] La funzione è stata interrotta. + \item[\errcode{EINTR}] la funzione è stata interrotta. \end{errlist} ed inoltre \errval{EBADF}, \errval{ENOTTY} ed \errval{EINVAL}. } @@ -1784,7 +1785,6 @@ i terminali hanno un insieme di funzionalit di code di ingresso ed uscita; in generale si fa riferimento ad esse con il nome di \textsl{discipline di linea}. - Lo standard POSIX prevede alcune funzioni che permettono di intervenire direttamente sulla gestione di quest'ultime e sull'interazione fra i dati in ingresso ed uscita e le relative code. In generale tutte queste funzioni @@ -1814,9 +1814,9 @@ La funzione invia un flusso di bit nulli (che genera una condizione di break) sul terminale associato a \param{fd}; un valore nullo di \param{duration} implica una durata del flusso fra 0.25 e 0.5 secondi, un valore diverso da zero implica una durata pari a \code{duration*T} dove \code{T} è un valore -compreso fra 0.25 e 0.5.\footnote{POSIX specifica il comportamento solo nel - caso si sia impostato un valore nullo per \param{duration}; il comportamento - negli altri casi può dipendere dalla implementazione.} +compreso fra 0.25 e 0.5.\footnote{lo standard POSIX specifica il comportamento + solo nel caso si sia impostato un valore nullo per \param{duration}; il + comportamento negli altri casi può dipendere dalla implementazione.} Le altre funzioni previste da POSIX servono a controllare il comportamento dell'interazione fra le code associate al terminale e l'utente; la prima è @@ -1922,6 +1922,7 @@ riportati in tab.~\ref{tab:sess_tcflow_action}. \end{table} + \subsection{Operare in \textsl{modo non canonico}} \label{sec:term_non_canonical} @@ -1990,14 +1991,21 @@ Da fare. \label{sec:sess_pty} Qui vanno spiegati i terminali virtuali, \file{/dev/pty} e compagnia. +% vedi man pts + -\subsection{La funzione \func{openpty}} +\subsection{Allocazione dei terminale virtuali} \label{sec:sess_openpty} Qui vanno le cose su \func{openpty} e compagnia. - % TODO le ioctl dei terminali +% TODO trattare \func{posix\_openpt} + + + +% TODO materiale sulle seriali +% vedi http://www.easysw.com/~mike/serial/serial.html % LocalWords: kernel multitasking dell'I job control BSD POSIX shell sez group