X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=session.tex;h=b25457930ccc0d1939198738740c793e9a4ebde1;hp=4652bc5550a2db06f26cdeff816c2afef7252b54;hb=250b32a55733b307d2eae8afb50b64af1b7c0bc8;hpb=60e20d29c0515f95b8a171fb33c7214c9bf92021 diff --git a/session.tex b/session.tex index 4652bc5..b254579 100644 --- a/session.tex +++ b/session.tex @@ -298,7 +298,7 @@ dal quale ricevono gli eventuali segnali da tastiera. A tale scopo lo standard POSIX.1 prevede che ad ogni sessione possa essere associato un terminale di controllo; in Linux questo viene realizzato mantenendo fra gli attributi di ciascun processo anche qual'è il suo terminale -di controllo.\footnote{Lo standard POSIX.1 non specifica nulla riguardo +di controllo.\footnote{lo standard POSIX.1 non specifica nulla riguardo l'implementazione; in Linux anch'esso viene mantenuto nella solita struttura \struct{task\_struct}, nel campo \var{tty}.} In generale ogni processo eredita dal padre, insieme al \acr{pgid} e al \acr{sid} anche il terminale di @@ -497,7 +497,7 @@ Nella maggior parte delle distribuzioni di GNU/Linux\footnote{fa eccezione la distribuzione \textit{Slackware}, come alcune distribuzioni su dischetto, ed altre distribuzioni dedicate a compiti limitati e specifici.} viene usata la procedura di avvio di System V; questa prevede che \cmd{init} legga dal -file di configurazione \file{/etc/inittab} quali programmi devono essere +file di configurazione \conffile{/etc/inittab} quali programmi devono essere lanciati, ed in quali modalità, a seconda del cosiddetto \textit{run level}, anch'esso definito nello stesso file. @@ -527,7 +527,7 @@ perci tutto ripetuto per ciascuno dei terminali che si hanno a disposizione (o per un certo numero di essi, nel caso delle console virtuali), secondo quanto indicato dall'amministratore nel file di configurazione del programma, -\file{/etc/inittab}. +\conffile{/etc/inittab}. Quando viene lanciato da \cmd{init} il programma parte con i privilegi di amministratore e con un ambiente vuoto; \cmd{getty} si cura di chiamare @@ -601,9 +601,10 @@ niente a che fare con la gestione diretta dei comandi dell'utente. Questi programmi, che devono essere eseguiti in modalità non interattiva e senza nessun intervento dell'utente, sono normalmente chiamati \textsl{demoni}, (o \textit{daemons}), nome ispirato dagli omonimi spiritelli -che svolgevano compiti vari, di cui parlava Socrate (che sosteneva di averne -uno al suo servizio).\footnote{NdT. ricontrollare, i miei ricordi di filosofia - sono piuttosto datati.} +della mitologia greca che svolgevano compiti che gli dei trovavano noiosi, di +cui parla anche Socrate (che sosteneva di averne uno al suo servizio). + +%TODO ricontrollare, i miei ricordi di filosofia sono piuttosto datati. Se però si lancia un programma demone dalla riga di comando in un sistema che supporta, come Linux, il \textit{job control} esso verrà comunque associato ad @@ -720,7 +721,7 @@ meccanismi come: \item scartare. \end{itemize*} secondo le modalità che questo preferisce e che possono essere impostate -attraverso il file di configurazione \file{/etc/syslog.conf} (maggiori +attraverso il file di configurazione \conffile{/etc/syslog.conf} (maggiori dettagli si possono trovare sulle pagine di manuale per questo file e per \cmd{syslogd}). @@ -1784,7 +1785,6 @@ i terminali hanno un insieme di funzionalit di code di ingresso ed uscita; in generale si fa riferimento ad esse con il nome di \textsl{discipline di linea}. - Lo standard POSIX prevede alcune funzioni che permettono di intervenire direttamente sulla gestione di quest'ultime e sull'interazione fra i dati in ingresso ed uscita e le relative code. In generale tutte queste funzioni @@ -1814,9 +1814,9 @@ La funzione invia un flusso di bit nulli (che genera una condizione di break) sul terminale associato a \param{fd}; un valore nullo di \param{duration} implica una durata del flusso fra 0.25 e 0.5 secondi, un valore diverso da zero implica una durata pari a \code{duration*T} dove \code{T} è un valore -compreso fra 0.25 e 0.5.\footnote{POSIX specifica il comportamento solo nel - caso si sia impostato un valore nullo per \param{duration}; il comportamento - negli altri casi può dipendere dalla implementazione.} +compreso fra 0.25 e 0.5.\footnote{lo standard POSIX specifica il comportamento + solo nel caso si sia impostato un valore nullo per \param{duration}; il + comportamento negli altri casi può dipendere dalla implementazione.} Le altre funzioni previste da POSIX servono a controllare il comportamento dell'interazione fra le code associate al terminale e l'utente; la prima è @@ -1922,6 +1922,7 @@ riportati in tab.~\ref{tab:sess_tcflow_action}. \end{table} + \subsection{Operare in \textsl{modo non canonico}} \label{sec:term_non_canonical}