X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=prochand.tex;h=cb4c1158992133a4a47229ec592f349e20f79fda;hp=abe6f477066509608cc93081249bdbf63879eaf3;hb=b3593007c4edd76ecbf7386967c1b25d27eed828;hpb=70885537614fe3332312bc9e9fcd900e04f22451 diff --git a/prochand.tex b/prochand.tex index abe6f47..cb4c115 100644 --- a/prochand.tex +++ b/prochand.tex @@ -238,12 +238,12 @@ Il fatto che il \ids{PID} sia un numero univoco per il sistema lo rende un candidato per generare ulteriori indicatori associati al processo di cui diventa possibile garantire l'unicità: ad esempio in alcune implementazioni la funzione \func{tempnam} (si veda sez.~\ref{sec:file_temp_file}) usa il -\ids{PID} per generare un \itindex{pathname} \textit{pathname} univoco, che -non potrà essere replicato da un altro processo che usi la stessa -funzione. Questo utilizzo però può risultare pericoloso, un \ids{PID} infatti -è univoco solo fintanto che un processo è attivo, una volta terminato esso -potrà essere riutilizzato da un processo completamente diverso, e di questo -bisogna essere ben consapevoli. +\ids{PID} per generare un \textit{pathname} univoco, che non potrà essere +replicato da un altro processo che usi la stessa funzione. Questo utilizzo +però può risultare pericoloso, un \ids{PID} infatti è univoco solo fintanto +che un processo è attivo, una volta terminato esso potrà essere riutilizzato +da un processo completamente diverso, e di questo bisogna essere ben +consapevoli. Tutti i processi figli dello stesso processo padre sono detti \textit{sibling}, questa è una delle relazioni usate nel \textsl{controllo di @@ -1392,7 +1392,7 @@ prototipo è: \item[\errcode{EACCES}] il file o l'interprete non file ordinari, o non sono eseguibili, o il file è su un filesystem montato con l'opzione \cmd{noexec}, o manca il permesso di attraversamento di una delle - directory del pathname. + directory del \textit{pathname}. \item[\errcode{EINVAL}] l'eseguibile ELF ha più di un segmento \const{PF\_INTERP}, cioè chiede di essere eseguito da più di un interprete. @@ -1415,7 +1415,7 @@ prototipo è: \end{funcproto} La funzione \func{execve} esegue il programma o lo script indicato dal -pathname \param{filename}, passandogli la lista di argomenti indicata +\textit{pathname} \param{filename}, passandogli la lista di argomenti indicata da \param{argv} e come ambiente la lista di stringhe indicata da \param{envp}. Entrambe le liste devono essere terminate da un puntatore nullo. I vettori degli argomenti e dell'ambiente possono essere acceduti dal @@ -1522,7 +1522,7 @@ proseguita nelle eventuali ulteriori directory indicate in \envvar{PATH}; solo se non viene trovato nessun altro file viene finalmente restituito \errcode{EACCES}. Le altre quattro funzioni si limitano invece a cercare di eseguire il file indicato dall'argomento \param{path}, che viene interpretato -come il \itindex{pathname} \textit{pathname} del programma. +come il \textit{pathname} del programma. La terza differenza è come viene passata la lista delle variabili di ambiente. Con lo mnemonico ``\texttt{e}'' vengono indicate quelle funzioni che @@ -2211,7 +2211,7 @@ chiamata con un vettore di dimensioni adeguate. Infine per impostare i gruppi supplementari di un processo ci sono due funzioni, che possono essere usate solo se si hanno i privilegi di -amministratore.\footnote{e più precisamente se si ha la \itindex{capability} +amministratore.\footnote{e più precisamente se si ha la \itindex{capabilities} \textit{capability} \macro{CAP\_SETGID}.} La prima delle due è \funcd{setgroups},\footnote{la funzione è definita in BSD e SRv4, ma a differenza di \func{getgroups} non è stata inclusa in POSIX.1-2001, per