X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=prochand.tex;h=651e14536584e9e1e5289714ea92da1ef8cdc928;hp=9be38cc84eafd92a8f8b4464be3ade84dcc8b4d2;hb=9a6d19e384fe9b1afbe4d9124ac34eaf7aa57562;hpb=c48c736afae5eb92cc217cb2288fbb9288827d23 diff --git a/prochand.tex b/prochand.tex index 9be38cc..651e145 100644 --- a/prochand.tex +++ b/prochand.tex @@ -267,7 +267,7 @@ fig.~\ref{fig:proc_fork_code}, nel programma \file{ForkTest.c}. Il fatto che il \acr{pid} sia un numero univoco per il sistema lo rende un candidato per generare ulteriori indicatori associati al processo di cui diventa possibile garantire l'unicità: ad esempio in alcune implementazioni la -funzione \func{tmpname} (si veda sez.~\ref{sec:file_temp_file}) usa il +funzione \func{tempnam} (si veda sez.~\ref{sec:file_temp_file}) usa il \acr{pid} per generare un \index{\textit{pathname}}\textit{pathname} univoco, che non potrà essere replicato da un altro processo che usi la stessa funzione. @@ -681,7 +681,7 @@ eseguite alla chiusura di un processo sez.~\ref{sec:sig_sigchld}); \item se il processo è un leader di sessione ed il suo terminale di controllo è quello della sessione viene mandato un segnale di \const{SIGHUP} a tutti i - processi del gruppo di foreground e il terminale di controllo viene + processi del gruppo di \textit{foreground} e il terminale di controllo viene disconnesso (vedi sez.~\ref{sec:sess_ctrl_term}); \item se la conclusione di un processo rende orfano un \textit{process group} ciascun membro del gruppo viene bloccato, e poi gli vengono @@ -771,10 +771,10 @@ informazione, non pi completamente conclusa. Possiamo utilizzare il nostro programma di prova per analizzare anche questa -condizione: lanciamo il comando \cmd{forktest} in background, indicando al -processo padre di aspettare 10 secondi prima di uscire; in questo caso, usando -\cmd{ps} sullo stesso terminale (prima dello scadere dei 10 secondi) -otterremo: +condizione: lanciamo il comando \cmd{forktest} in \textit{background} (vedi +sez.~\ref{sec:sess_job_control}), indicando al processo padre di aspettare 10 +secondi prima di uscire; in questo caso, usando \cmd{ps} sullo stesso +terminale (prima dello scadere dei 10 secondi) otterremo: \footnotesize \begin{verbatim} @@ -1298,7 +1298,7 @@ vari parametri connessi ai processi. \label{sec:proc_perms} In questa sezione esamineremo le problematiche relative al controllo di -accesso dal punto di vista del processi; vedremo quali sono gli identificatori +accesso dal punto di vista dei processi; vedremo quali sono gli identificatori usati, come questi possono essere modificati nella creazione e nel lancio di nuovi processi, le varie funzioni per la loro manipolazione diretta e tutte le problematiche connesse ad una gestione accorta dei privilegi. @@ -1336,7 +1336,7 @@ kernel nella gestione dei permessi di accesso. Dato che tutte le operazioni del sistema vengono compiute dai processi, è evidente che per poter implementare un controllo sulle operazioni occorre anche poter identificare chi è che ha lanciato un certo programma, e pertanto -anche a ciascun processo dovrà essere associato ad un utente e ad un gruppo. +anche a ciascun processo dovrà essere associato un utente e un gruppo. Un semplice controllo di una corrispondenza fra identificativi non garantisce però sufficiente flessibilità per tutti quei casi in cui è necessario poter @@ -1401,7 +1401,7 @@ nel sistema. Al secondo gruppo appartengono lo \textsl{user-ID effettivo} ed il \textsl{group-ID effettivo} (a cui si aggiungono gli eventuali \textsl{group-ID supplementari} dei gruppi dei quali l'utente fa parte). Questi sono invece -gli identificatori usati nella verifiche dei permessi del processo e per il +gli identificatori usati nelle verifiche dei permessi del processo e per il controllo di accesso ai file (argomento affrontato in dettaglio in sez.~\ref{sec:file_perm_overview}).