X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=prochand.tex;h=5d62dabc2d41e60b81908522bec154b82d2897e1;hp=6beef58d08f7d02e31c9d8896ff3da33bd475a16;hb=d25090faca15102552d77c38161a8a34b0bac41e;hpb=e0cc9bf7b67899cae825bc33819aaac05c40561e diff --git a/prochand.tex b/prochand.tex index 6beef58..5d62dab 100644 --- a/prochand.tex +++ b/prochand.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% prochand.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2002 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2003 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Prefazione", @@ -126,13 +126,14 @@ struttura, alla cui base c' processi. Il kernel mantiene una tabella dei processi attivi, la cosiddetta -\textit{process table}; per ciascun processo viene mantenuta una voce nella -tabella dei processi costituita da una struttura \struct{task\_struct}, che -contiene tutte le informazioni rilevanti per quel processo. Tutte le strutture -usate a questo scopo sono dichiarate nell'header file \file{linux/sched.h}, ed -uno schema semplificato, che riporta la struttura delle principali informazioni -contenute nella \struct{task\_struct} (che in seguito incontreremo a più -riprese), è mostrato in \figref{fig:proc_task_struct}. +\textit{process table}; per ciascun processo viene mantenuta una voce, +costituita da una struttura \struct{task\_struct}, nella tabella dei processi +che contiene tutte le informazioni rilevanti per quel processo. Tutte le +strutture usate a questo scopo sono dichiarate nell'header file +\file{linux/sched.h}, ed uno schema semplificato, che riporta la struttura +delle principali informazioni contenute nella \struct{task\_struct} (che in +seguito incontreremo a più riprese), è mostrato in +\figref{fig:proc_task_struct}. \begin{figure}[htb] \centering @@ -196,7 +197,7 @@ coi processi che Il programma che un processo sta eseguendo si chiama immagine del processo (o \textit{process image}), le funzioni della famiglia \func{exec} permettono di -caricare un'altro programma da disco sostituendo quest'ultimo all'immagine +caricare un altro programma da disco sostituendo quest'ultimo all'immagine corrente; questo fa sì che l'immagine precedente venga completamente cancellata. Questo significa che quando il nuovo programma termina, anche il processo termina, e non si può tornare alla precedente immagine. @@ -240,9 +241,9 @@ disponibile a partire da un minimo di 300,\footnote{questi valori, fino al e direttamente in \file{fork.c}, con il kernel 2.5.x e la nuova interfaccia per i thread creata da Ingo Molnar anche il meccanismo di allocazione dei \acr{pid} è stato modificato.} che serve a riservare i \acr{pid} più bassi -ai processi eseguiti dal direttamente dal kernel. Per questo motivo, come -visto in \secref{sec:proc_hierarchy}, il processo di avvio (\cmd{init}) ha -sempre il \acr{pid} uguale a uno. +ai processi eseguiti direttamente dal kernel. Per questo motivo, come visto +in \secref{sec:proc_hierarchy}, il processo di avvio (\cmd{init}) ha sempre il +\acr{pid} uguale a uno. Tutti i processi inoltre memorizzano anche il \acr{pid} del genitore da cui sono stati creati, questo viene chiamato in genere \acr{ppid} (da @@ -263,13 +264,13 @@ prototipi sono: \bodydesc{Entrambe le funzioni non riportano condizioni di errore.} \end{functions} \noindent esempi dell'uso di queste funzioni sono riportati in -\figref{fig:proc_fork_code}, nel programma di esempio \file{ForkTest.c}. +\figref{fig:proc_fork_code}, nel programma \file{ForkTest.c}. Il fatto che il \acr{pid} sia un numero univoco per il sistema lo rende un candidato per generare ulteriori indicatori associati al processo di cui diventa possibile garantire l'unicità: ad esempio in alcune implementazioni la funzione \func{tmpname} (si veda \secref{sec:file_temp_file}) usa il \acr{pid} -per generare un pathname univoco, che non potrà essere replicato da un'altro +per generare un pathname univoco, che non potrà essere replicato da un altro processo che usi la stessa funzione. Tutti i processi figli dello stesso processo padre sono detti @@ -307,7 +308,7 @@ prototipo della funzione zero al figlio; ritorna -1 al padre (senza creare il figlio) in caso di errore; \var{errno} può assumere i valori: \begin{errlist} - \item[\errcode{EAGAIN}] non ci sono risorse sufficienti per creare un'altro + \item[\errcode{EAGAIN}] non ci sono risorse sufficienti per creare un altro processo (per allocare la tabella delle pagine e le strutture del task) o si è esaurito il numero di processi disponibili. \item[\errcode{ENOMEM}] non è stato possibile allocare la memoria per le @@ -349,53 +350,11 @@ sempre un solo padre (il cui \acr{pid} pu che non è il \acr{pid} di nessun processo. \begin{figure}[!htb] - \footnotesize - \begin{lstlisting}{} -#include /* error definitions and routines */ -#include /* C standard library */ -#include /* unix standard library */ -#include /* standard I/O library */ -#include /* string functions */ - -/* Help printing routine */ -void usage(void); - -int main(int argc, char *argv[]) -{ -/* - * Variables definition - */ - int nchild, i; - pid_t pid; - int wait_child = 0; - int wait_parent = 0; - int wait_end = 0; - ... /* handling options */ - nchild = atoi(argv[optind]); - printf("Test for forking %d child\n", nchild); - /* loop to fork children */ - for (i=0; i}, questo non è più necessario con versioni recenti delle -librerie, ma è comunque utile per portabilità). +librerie, ma è comunque utile per portabilità. -La funzione permette di leggere la priorità di un processo, di un gruppo di -processi (vedi \secref{sec:sess_proc_group}) o di un utente, a seconda del -valore di \param{which}, secondo la legenda di \tabref{tab:proc_getpriority}, -specificando un corrispondente valore per \param{who}; un valore nullo di -quest'ultimo indica il processo, il gruppo di processi o l'utente correnti. +La funzione permette, a seconda del valore di \param{which}, di leggere la +priorità di un processo, di un gruppo di processi (vedi +\secref{sec:sess_proc_group}) o di un utente, specificando un corrispondente +valore per \param{who} secondo la legenda di \tabref{tab:proc_getpriority}; un +valore nullo di quest'ultimo indica il processo, il gruppo di processi o +l'utente correnti. \begin{table}[htb] \centering @@ -2171,7 +2138,7 @@ processo qualsiasi sia la sua priorit siano installate le patch di RTLinux, RTAI o Adeos, con i quali è possibile ottenere un sistema effettivamente hard real-time. In tal caso infatti gli interrupt vengono intercettati dall'interfaccia real-time (o nel caso di - Adeos gestiti dalle code del nano-kernel), in modo da poterlo controllare + Adeos gestiti dalle code del nano-kernel), in modo da poterli controllare direttamente qualora ci sia la necessità di avere un processo con priorità più elevata di un \textit{interrupt handler}.} mentre con l'incorrere in un page fault\index{page fault} si possono avere ritardi non previsti. Se @@ -2180,24 +2147,23 @@ controllo della memoria virtuale (vedi \secref{sec:proc_mem_lock}), il primo non è superabile e può comportare ritardi non prevedibili riguardo ai tempi di esecuzione di qualunque processo. -In ogni caso occorre usare le priorità assolute con molta attenzione: se si dà -ad un processo una priorità assoluta e questo finisce in un loop infinito, -nessun altro processo potrà essere eseguito, ed esso sarà mantenuto in -esecuzione permanentemente assorbendo tutta la CPU e senza nessuna possibilità -di riottenere l'accesso al sistema. Per questo motivo è sempre opportuno, -quando si lavora con processi che usano priorità assolute, tenere attiva una -shell cui si sia assegnata la massima priorità assoluta, in modo da poter -essere comunque in grado di rientrare nel sistema. +Occorre usare le priorità assolute con molta attenzione: se si dà ad un +processo una priorità assoluta e questo finisce in un loop infinito, nessun +altro processo potrà essere eseguito, ed esso sarà mantenuto in esecuzione +permanentemente assorbendo tutta la CPU e senza nessuna possibilità di +riottenere l'accesso al sistema. Per questo motivo è sempre opportuno, quando +si lavora con processi che usano priorità assolute, tenere attiva una shell +cui si sia assegnata la massima priorità assoluta, in modo da poter essere +comunque in grado di rientrare nel sistema. Quando c'è un processo con priorità assoluta lo scheduler\index{scheduler} lo metterà in esecuzione prima di ogni processo normale. In caso di più processi sarà eseguito per primo quello con priorità assoluta più alta. Quando ci sono più processi con la stessa priorità assoluta questi vengono tenuti in una coda -tocca al kernel decidere quale deve essere eseguito. - +e tocca al kernel decidere quale deve essere eseguito. Il meccanismo con cui vengono gestiti questi processi dipende dalla politica di scheduling che si è scelto; lo standard ne prevede due: -\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}} +\begin{basedescript}{\desclabelwidth{1.2cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}} \item[\textit{FIFO}] \textit{First In First Out}. Il processo viene eseguito fintanto che non cede volontariamente la CPU, si blocca, finisce o viene interrotto da un processo a priorità più alta. @@ -2221,18 +2187,17 @@ prototipo \item[\errcode{EINVAL}] il valore di \param{policy} non esiste o il relativo valore di \param{p} non è valido. \item[\errcode{EPERM}] il processo non ha i privilegi per attivare la - politica richiesta (vale solo per \const{SCHED\_FIFO} e - \const{SCHED\_RR}). + politica richiesta. \end{errlist}} \end{prototype} La funzione esegue l'impostazione per il processo specificato dall'argomento \param{pid}; un valore nullo esegue l'impostazione per il processo corrente. -Solo un processo con i privilegi di amministratore può impostare delle -priorità assolute diverse da zero. La politica di scheduling è specificata -dall'argomento \param{policy} i cui possibili valori sono riportati in -\tabref{tab:proc_sched_policy}; un valore negativo per \param{policy} mantiene -la politica di scheduling corrente. +La politica di scheduling è specificata dall'argomento \param{policy} i cui +possibili valori sono riportati in \tabref{tab:proc_sched_policy}; un valore +negativo per \param{policy} mantiene la politica di scheduling corrente. +Solo un processo con i privilegi di amministratore può impostare priorità +assolute diverse da zero o politiche \const{SCHED\_FIFO} e \const{SCHED\_RR}. \begin{table}[htb] \centering @@ -2260,14 +2225,10 @@ priorit massimo ed uno minimo, che nel caso sono rispettivamente 1 e 99 (il valore zero è legale, ma indica i processi normali). -\begin{figure}[!htb] +\begin{figure}[!bht] \footnotesize \centering \begin{minipage}[c]{15cm} - \begin{lstlisting}[labelstep=0]{}%,frame=,indent=1cm]{} -struct sched_param { - int sched_priority; -}; - \end{lstlisting} + \includestruct{listati/sched_param.c} \end{minipage} \normalsize \caption{La struttura \structd{sched\_param}.} @@ -2291,7 +2252,7 @@ e \funcd{sched\_get\_priority\_min}, i cui prototipi sono: \bodydesc{La funzioni ritornano il valore della priorità in caso di successo e -1 in caso di errore, nel qual caso \var{errno} può assumere i valori: \begin{errlist} - \item[\errcode{EINVAL}] il valore di \param{policy} è invalido. + \item[\errcode{EINVAL}] il valore di \param{policy} non è valido. \end{errlist}} \end{functions} @@ -2326,7 +2287,7 @@ La priorit \end{errlist}} \end{prototype} -La funzione restituisce il valore (secondo la quanto elencato in +La funzione restituisce il valore (secondo quanto elencato in \tabref{tab:proc_sched_policy}) della politica di scheduling per il processo specificato; se \param{pid} è nullo viene restituito quello del processo chiamante. @@ -2340,7 +2301,6 @@ prototipi sono: \funcdecl{int sched\_setparam(pid\_t pid, const struct sched\_param *p)} Imposta la priorità assoluta del processo \param{pid}. - \funcdecl{int sched\_getparam(pid\_t pid, struct sched\_param *p)} Legge la priorità assoluta del processo \param{pid}. @@ -2475,7 +2435,7 @@ processo che accede alla stessa risorsa quando ancora non tutti i passi sono stati completati. Dato che in un sistema multitasking ogni processo può essere interrotto in -qualunque momento per farne subentrare un'altro in esecuzione, niente può +qualunque momento per farne subentrare un altro in esecuzione, niente può assicurare un preciso ordine di esecuzione fra processi diversi o che una sezione di un programma possa essere eseguita senza interruzioni da parte di altri. Queste situazioni comportano pertanto errori estremamente subdoli e