X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=prochand.tex;h=22da5c0194b660c71df60ba5a39403221ef5c9c3;hp=a0ac1e19f8f5b7d431218767ace6c53b8838df3b;hb=0697eab692e2d8e66f736e5be01648198aa83332;hpb=e65d10df4612dc4c8805b1beb7bef5e82e0a2b9a diff --git a/prochand.tex b/prochand.tex index a0ac1e1..22da5c0 100644 --- a/prochand.tex +++ b/prochand.tex @@ -70,9 +70,9 @@ processo \cmd{init} che I processi vengono creati dalla funzione \func{fork}; in molti unix questa è una system call, Linux però usa un'altra nomenclatura, e la funzione fork è -basata a sua volta sulla system call \func{clone}, che viene usata anche per -generare i \textit{thread}. Il processo figlio creato dalla \func{fork} è una -copia identica del processo processo padre, ma ha nuovo \acr{pid} e viene +basata a sua volta sulla system call \func{\_\_clone}, che viene usata anche +per generare i \textit{thread}. Il processo figlio creato dalla \func{fork} è +una copia identica del processo processo padre, ma ha nuovo \acr{pid} e viene eseguito in maniera indipendente (le differenze fra padre e figlio sono affrontate in dettaglio in \secref{sec:proc_fork}). @@ -133,7 +133,7 @@ processo viene creato, fino ad un limite massimo (in genere essendo detto numero memorizzato in un intero a 16 bit si arriva a 32767) oltre il quale si riparte dal numero più basso disponibile (FIXME: verificare, non sono sicuro). Per questo motivo processo il processo di avvio (\cmd{init}) ha sempre il -\acr{pid} uguale a uno. +\acr{pid} uguale a uno. Tutti i processi inoltre memorizzano anche il \acr{pid} del genitore da cui sono stati creati, questo viene chiamato in genere \acr{ppid} (da @@ -150,63 +150,21 @@ usando le funzioni: Entrambe le funzioni non riportano condizioni di errore. \end{functions} - - - -\subsection{Utente e gruppo di un processo} -\label{sec:proc_user_group} - - - -Come accennato in \secref{sec:file_perm_overview} ciascun processo porta con -se un gruppo di identificatori (riportati in \ntab) che indicano l'utente che -lo ha posto in esecuzione, e sono usati per il controllo di accesso. - -\begin{table}[htb] - \centering - \begin{tabular}[c]{|c|l|l|} - \hline - Sigla & Significato & Utilizzo \\ - \hline - \hline - \acr{ruid} & \textit{real user id} & indica l'utente reale che ha lanciato - il programma\\ - \acr{rgid} & \textit{real group id} & indica il gruppo reale dell'utente - che ha lanciato il programma \\ - \acr{euid} & \textit{effective user id} & indica l'utente effettivo usato - dal programma \\ - \acr{egid} & \textit{effective group id} & indica il gruppo effettivo usato - dal programma \\ - & \textit{supplementary group id} & indica i gruppi cui - l'utente appartiene \\ - \acr{suid} & \textit{saved user id} & indica l'utente \\ - \acr{sgid} & \textit{daved group id} & indica il gruppo \\ - \acr{fsuid} & \textit{filesystem user id} & indica l'utente effettivo per - il filesystem \\ - \acr{fsgid} & \textit{filesystem group id} & indica il gruppo effettivo - per il filesystem \\ - \hline - \end{tabular} - \caption{Identificatori di utente e gruppo associati a ciascun processo.} - \label{tab:proc_uid_gid} -\end{table} - - -<<<<<<< prochand.tex -======= Il fatto che il \acr{pid} sia un numero univoco per il sistema lo rende il candidato ideale per generare ultieriori indicatori associati al processo di cui diventa possibile garantire l'unicità: ad esempio la funzione \func{tmpname} (si veda \secref{sec:file_temp_file}) usa il \acr{pid} per generare un pathname univoco, che non potrà essere replicato da un'altro -processo che usi la stessa funzione. ->>>>>>> 1.12 +processo che usi la stessa funzione. +Tutti i processi figli dello stesso processo padre sono detti +\textit{sibling}, questa è un'altra delle relazioni usate nel controllo di +sessione, in cui si raggruppano tutti i processi creati su uno stesso +terminale una volta che si è effettuato il login. Torneremo su questo +argomento in \secref{cap:terminal}, dove esamineremo tutti gli altri +identificativi associati ad un processo relativi al controllo di sessione. -<<<<<<< prochand.tex -======= ->>>>>>> 1.12 \subsection{La funzione \func{fork}} \label{sec:proc_fork} @@ -220,29 +178,167 @@ della funzione \headdecl{unistd.h} \funcdecl{pid\_t fork(void)} - - Le funzioni restituiscono zero in caso di successo e -1 per un errore, in - caso di errore \texttt{errno} può assumere i valori: + + Restituisce zero al padre e il \acr{pid} al figlio in caso di successo, + ritorna -1 al padre (senza creare il figlio) in caso di errore; + \texttt{errno} può assumere i valori: \begin{errlist} - \item \macro{EAGAIN} - \item \macro{ENOMEM} + \item \macro{EAGAIN} non ci sono risorse sufficienti per creare un'altro + processo (per allocare la tabella delle pagine e le strutture del task) o + si è esaurito il numero di processi disponibili. + \item \macro{ENOMEM} non è stato possibile allocare la memoria per le + strutture necessarie al kernel per creare il nuovo processo. \end{errlist} \end{functions} - -Dopo l'esecuzione di una fork sia il processo padre che il processo figlio -continuano ad essere eseguiti normalmente, ed il processo figlio esegue -esattamente lo stesso codice del padre. La sola differenza è che nel processo -padre il valore di ritorno della funzione fork è il pid del processo figlio, +Dopo l'esecuzione di una \func{fork} sia il processo padre che il processo +figlio continuano ad essere eseguiti normalmente alla istruzione seguente la +\func{fork}; il processo figlio è però una copia del padre, e riceve una copia +dei segmenti di testo, stack e dati (vedi \secref{sec:proc_mem_layout}), ed +esegue esattamente lo stesso codice del padre, ma la memoria è copiata, non +condivisa\footnote{In generale il segmento di testo, che è identico, è + condiviso e tenuto in read-only, linux poi utilizza la tecnica del + \textit{copy-on-write}, per cui la memoria degli altri segmenti viene + copiata dal kernel per il nuovo processo solo in caso di scrittura, rendendo + molto più efficiente il meccanismo} pertanto padre e figlio vedono variabili +diverse. + +La differenza che si ha nei due processi è che nel processo padre il valore di +ritorno della funzione fork è il \acr{pid} del processo figlio, mentre nel +figlio è zero; in questo modo il programma può identificare se viene eseguito +dal padre o dal figlio. + +\begin{figure}[!htb] + \footnotesize + \begin{lstlisting}{} +#include /* error definitions and routines */ +#include /* C standard library */ +#include /* unix standard library */ +#include /* standard I/O library */ +#include /* string functions */ + +/* Help printing routine */ +void usage(void); + +int main(int argc, char *argv[]) +{ +/* + * Variables definition + */ + int i; + int nchild; + pid_t pid; + + ... /* handling options */ + + /* There must be remaing parameters */ + if (optind == argc) { + usage(); + } + nchild = atoi(argv[optind]); + printf("Test for forking %d child\n", nchild); + /* loop to fork children */ + for (i=0; i