X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=prochand.tex;h=1a51f3c1644942f73aaa027d123ea9ac4159d0dc;hp=62a7ea50221cb1894c4710a4f4ccb2a5f80b5e9e;hb=51ac65a077651bde52ce68d43aa61b158f5dbd3d;hpb=c56e6721f8ea10764f29995600f1506e72209423 diff --git a/prochand.tex b/prochand.tex index 62a7ea5..1a51f3c 100644 --- a/prochand.tex +++ b/prochand.tex @@ -210,7 +210,7 @@ riparte dal numero più basso disponibile a partire da un minimo di \constd{PID\_MAX} nei file \file{threads.h} e \file{fork.c} dei sorgenti del kernel, con il 2.6.x e la nuova interfaccia per i \textit{thread} anche il meccanismo di allocazione dei \ids{PID} è stato modificato ed il valore - massimo è impostabile attraverso il file \sysctlfile{kernel/pid\_max} e di + massimo è impostabile attraverso il file \sysctlfiled{kernel/pid\_max} e di default vale 32768.} che serve a riservare i \ids{PID} più bassi ai processi eseguiti direttamente dal kernel. Per questo motivo, come visto in sez.~\ref{sec:proc_hierarchy}, il processo di avvio (\cmd{init}) ha sempre il @@ -1298,8 +1298,8 @@ nuovo riceverne lo stato. \constd{WEXITED} & Ritorna quando un processo figlio è terminato.\\ \constd{WNOHANG} & Ritorna immediatamente anche se non c'è niente da notificare.\\ - \constd{WSTOPPED} & Ritorna quando un processo figlio è stato fermato.\\ - \constd{WCONTINUED}& Ritorna quando un processo figlio che era stato + \constd{WSTOPPED} & Ritorna quando un processo figlio è stato fermato.\\ + \const{WCONTINUED} & Ritorna quando un processo figlio che era stato fermato ha ripreso l'esecuzione.\\ \constd{WNOWAIT} & Lascia il processo ancora in attesa di ricezione, così che una successiva chiamata possa di nuovo riceverne @@ -1674,8 +1674,8 @@ dell'eseguibile; il formato è ormai in completo disuso, per cui è molto probabile che non il relativo supporto non sia disponibile. Se il programma è in formato ELF per caricare le librerie dinamiche viene usato l'interprete indicato nel segmento \constd{PT\_INTERP} previsto dal formato stesso, in -genere questo è \sysfile{/lib/ld-linux.so.1} per programmi collegati con la -\acr{libc5}, e \sysfile{/lib/ld-linux.so.2} per programmi collegati con la +genere questo è \sysfiled{/lib/ld-linux.so.1} per programmi collegati con la +\acr{libc5}, e \sysfiled{/lib/ld-linux.so.2} per programmi collegati con la \acr{glibc}. Infine nel caso il programma che si vuole eseguire sia uno script e non un @@ -1931,11 +1931,11 @@ dell'utente che ha lanciato il programma, effettuare il lavoro che non necessita di privilegi aggiuntivi, ed eventualmente tornare indietro. Come esempio per chiarire l'uso di queste funzioni prendiamo quello con cui -viene gestito l'accesso al file \sysfile{/var/run/utmp}. In questo file viene +viene gestito l'accesso al file \sysfiled{/var/run/utmp}. In questo file viene registrato chi sta usando il sistema al momento corrente; chiaramente non può essere lasciato aperto in scrittura a qualunque utente, che potrebbe falsificare la registrazione. Per questo motivo questo file (e l'analogo -\sysfile{/var/log/wtmp} su cui vengono registrati login e logout) appartengono +\sysfiled{/var/log/wtmp} su cui vengono registrati login e logout) appartengono ad un gruppo dedicato (in genere \acr{utmp}) ed i programmi che devono accedervi (ad esempio tutti i programmi di terminale in X, o il programma \cmd{screen} che crea terminali multipli su una console) appartengono a questo @@ -3057,7 +3057,7 @@ l'introduzione del \textit{Completely Fair Scheduler} questo comportamento è cambiato ed un processo che chiama la funzione viene inserito nella lista dei processi inattivo, con un tempo molto maggiore.\footnote{è comunque possibile ripristinare un comportamento analogo al precedente scrivendo il valore 1 - nel file \sysctlfile{kernel/sched\_compat\_yield}.} + nel file \sysctlfiled{kernel/sched\_compat\_yield}.} L'uso delle funzione nella programmazione ordinaria può essere utile e migliorare le prestazioni generali del sistema quando si è appena rilasciata @@ -3894,7 +3894,7 @@ Introdotta a partire dal kernel 2.4.21, solo su PowerPC. Il comportamento di default prevede che per tutti i processi si applichi la politica generale di sistema definita nel file - \sysctlfile{vm/memory\_failure\_early\_kill}, ma specificando + \sysctlfiled{vm/memory\_failure\_early\_kill}, ma specificando per \param{arg2} il valore \constd{PR\_MCE\_KILL\_SET} è possibile impostare con il contenuto di \param{arg3} una politica specifica del processo chiamante. Si può tornare alla politica di default del sistema utilizzando