X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=prochand.tex;h=0826840cd966782cf3f1c659b23bfa1a4275324e;hp=73f2e7fb7e154388c55ce952497a41d5ab27e972;hb=b25e834fc936d6fb1208333563af924068a5a74b;hpb=e83be2da028abd74433573a4b17299badedb04e1 diff --git a/prochand.tex b/prochand.tex index 73f2e7f..0826840 100644 --- a/prochand.tex +++ b/prochand.tex @@ -938,10 +938,10 @@ In genere in un programma non si vuole essere forzati ad attendere la conclusione di un processo per proseguire, specie se tutto questo serve solo per leggerne lo stato di chiusura (ed evitare la presenza di \textit{zombie}), per questo la modalità più usata per chiamare queste funzioni è quella di -utilizzarle all'interno di un \textit{signal handler} (torneremo sui segnali e -su come gestire \macro{SIGCHLD} in \secref{sec:sig_sigwait_xxx}). In questo -caso infatti, dato che il segnale è generato dalla terminazione di un figlio, -avremo la certezza che la chiamata a \func{wait} non si bloccherà. +utilizzarle all'interno di un \textit{signal handler} (vedremo un esempio di +come gestire \macro{SIGCHLD} con i segnali in \secref{sec:sig_example}). In +questo caso infatti, dato che il segnale è generato dalla terminazione di un +figlio, avremo la certezza che la chiamata a \func{wait} non si bloccherà. \begin{table}[!htb] \centering