X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=process.tex;h=d974565a10bdad9cacb8981981fce582be7c0f4a;hp=d436a4fa963e55375a4a207fd6b2a6c87b67ac54;hb=595863c4415b13434e12618069e9f57063cc2da7;hpb=c6bb1ae340cad082718e43163b9595608ed123e1 diff --git a/process.tex b/process.tex index d436a4f..d974565 100644 --- a/process.tex +++ b/process.tex @@ -576,8 +576,8 @@ Gli svantaggi sono che la funzione non non è possibile aumentare le dimensioni dello stack una volta chiamata una funzione e quindi l'uso limita la portabilità dei programmi, inoltre se si cerca di allocare troppa memoria non si ottiene un messaggio di errore, ma un -segnale di \textit{segmentation violation} analogo a quello che si avrebbe da -una ricorsione infinita. +segnale di \textit{segment violation} analogo a quello che si avrebbe da una +ricorsione infinita. Inoltre non è chiaramente possibile usare questa funzione per allocare memoria che deve poi essere usata anche al di fuori della funzione in cui questa viene @@ -690,7 +690,7 @@ che pu Il controllo del flusso di un programma in genere viene effettuato con le varie istruzioni del linguaggio C, la più bistrattata delle quali è il -\texttt{goto}, ampiamente deprecato in favore di costrutti più puliti; esiste +\func{goto}, ampiamente deprecato in favore di costrutti più puliti; esiste però un caso in l'uso di questa istruzione porta all'implementazione più efficiente, quello dell'uscita in caso di errore. @@ -699,6 +699,9 @@ un'altra funzione, per cui se l'errore avviene in funzioni profondamente annidate occorre usare la funzione \func{longjump}. + + + \section{La gestione di parametri e opzioni} \label{sec:proc_options} @@ -804,7 +807,6 @@ In \nfig\ exit(1); } break; - break; case 'a': /* output file (append) */ out_file=open(optarg,O_WRONLY|O_CREAT|O_APPEND); break; @@ -829,6 +831,7 @@ In \nfig\ \label{fig:proc_options_code} \end{figure} + \subsection{Opzioni in formato esteso} \label{sec:proc_opt_extended} @@ -839,6 +842,7 @@ versione estesa di \func{getopt}. (NdA: da finire). + \subsection{Le variabili di ambiente} \label{sec:proc_environ} @@ -888,6 +892,11 @@ l'editor preferito da invocare in caso di necessit Gli standard POSIX e XPG3 definiscono alcune di queste variabili (le più comuni), come riportato in \ntab. GNU/Linux le supporta tutte e ne definisce -anche altre per una lista parziale si può controllare \cmd{man environ} +anche altre per una lista parziale si può controllare \cmd{man environ}. + + + + +