X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=process.tex;h=d899675f0bbfe3411b486269ff45f7e0815ca686;hp=ed4cb07879c6cb45c815df2f58bf61127140bbe6;hb=28d478465caab3b1ed140fd1a45c8a305f952be1;hpb=e20a546af590a50e7ac47f68f6c7d4648bb4f31a diff --git a/process.tex b/process.tex index ed4cb07..d899675 100644 --- a/process.tex +++ b/process.tex @@ -753,12 +753,12 @@ queste funzioni sono: Il parametro \var{flags} di \func{mlockall} permette di controllarne il comportamento; esso può essere specificato come l'OR aritmetico delle due costanti: -\begin{description*} -\item \macro{MCL\_CURRENT} blocca tutte le pagine correntemente mappate nello +\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.5cm}} +\item[\macro{MCL\_CURRENT}] blocca tutte le pagine correntemente mappate nello spazio di indirizzi del processo. -\item \macro{MCL\_FUTURE} blocca tutte le pagine che saranno mappate nello +\item[\macro{MCL\_FUTURE}] blocca tutte le pagine che saranno mappate nello spazio di indirizzi del processo. -\end{description*} +\end{basedescript} Con \func{mlockall} si può bloccare tutte le pagine mappate nello spazio di indirizzi del processo, sia che comprendano il segmento di testi, di dati, lo @@ -991,9 +991,10 @@ anche altre: per una lista pi \begin{table}[htb] \centering - \begin{tabular}[c]{|l|c|c|c|p{6cm}|} + \begin{tabular}[c]{|l|c|c|c|p{7cm}|} \hline - \textbf{Variabile} & POSIX & XPG & Linux & \textbf{Descrizione} \\ + \textbf{Variabile} & \textbf{POSIX} & \textbf{XPG3} + & \textbf{Linux} & \textbf{Descrizione} \\ \hline \hline \macro{USER} & $\bullet$ & $\bullet$ & $\bullet$ & Nome utente\\ @@ -1016,10 +1017,9 @@ anche altre: per una lista pi \label{tab:proc_env_var} \end{table} -Lo standard ANSI C, pur lasciando alle varie implementazioni i contenuti, -definisce la funzione \func{getenv} che permetta di ottenere i valori delle -variabili di ambiente, il suo prototipo è: - +Lo standard ANSI C, pur non entrando nelle specifiche di come sono strutturati +i contenuti, definisce la funzione \func{getenv} che permette di ottenere i +valori delle variabili di ambiente, il suo prototipo è: \begin{prototype}{stdlib.h}{char *getenv(const char *name)} Esamina l'ambiente del processo cercando una stringa che corrisponda a quella specificata da \param{name}. @@ -1028,6 +1028,91 @@ variabili di ambiente, il suo prototipo corrisponde (di solito nella forma \texttt{NOME=valore}). \end{prototype} +Oltre a questa funzione di lettura, che è l'unica definita dallo standard ANSI +C, in seguito sono state proposte altre da utilizzare per settare e per +cancellare le variabili di ambiente presenti; uno schema delle funzioni +previste nei vari standard unix e disponibili in Linux è riportato in \ntab. + +\begin{table}[htb] + \centering + \begin{tabular}[c]{|l|c|c|c|c|c|c|} + \hline + \textbf{Funzione} & \textbf{ANSI C} & \textbf{POSIX.1} & \textbf{XPG3} & + \textbf{SVr4} & \textbf{BSD} & \textbf{Linux} \\ + \hline + \hline + \func{getenv} & $\bullet$ & $\bullet$ & $\bullet$ & + $\bullet$ & $\bullet$ & $\bullet$ \\ + \func{setenv} & & & & + & $\bullet$ & $\bullet$ \\ + \func{unsetenv} & & & & + & $\bullet$ & $\bullet$ \\ + \func{putenv} & & opz. & $\bullet$ & + & $\bullet$ & $\bullet$ \\ + \func{clearenv} & & opz. & & + & & \\ + \hline + \end{tabular} + \caption{Funzioni per la gestione delle variabili di ambiente.} + \label{tab:proc_env_func} +\end{table} + +In Linux solo le prime quattro funzioni di \curtab\ sono definite; i prototipi +delle restanti tre sono i seguenti: + +\begin{functions} + \headdecl{stdlib.h} + \funcdecl{int putenv(char *string)} + La funzione aggiunge la stringa \param{string} all'ambiente. + \funcdecl{int setenv(const char *name, const char *value, int overwrite)} + La funzione setta la variabile di ambiente \param{name} al valore + \param{value}. + + Entrambe le funzioni ritornano 0 in caso di successo e -1 per un errore, che + è sempre \macro{ENOMEM}. + + \funcdecl{void unsetenv(const char *name)} + La funzione rimuove la variabile di ambiente \param{name}. +\end{functions} + +Per cancellare una variabile di ambiente si usa \func{unsetenv}, che elimina +ogni occorrenza della variabile, se la variabile specificata non esiste non +succede nulla, e non è previsto (dato che la funzione è \type{void}) nessuna +segnalazione di errore. + +Per modificare o aggiungere una variabile di ambiente si possono usare le +funzioni \func{setenv} e \func{putenv}. La prima permette di specificare +separatamente nome e valore della variabile di ambiente, inoltre il valore di +\param{overwrite} specifica il comportamento della funzione nel caso la +variabile esista già, sovrascrivendola se diverso da zero, lasciandola +immutata se uguale a zero. + +La seconda funzione prende come parametro una stringa analoga quella +restituita da \func{getenv}, e sempre nella forma \texttt{NOME=valore}. Se la +variabile specificata non esiste la stringa sarà aggiunta all'ambiente, se +invece esiste il suo valore sarà settato a quello specificato da +\func{string}. Si tenga presente che, seguendo lo standard SUSv2, le +\acr{glibc} successive alla versione 2.1.2 aggiungono\footnote{il + comportamento è lo stesso delle vecchie \acr{libc4} e \acr{libc5}; nelle + \acr{glibc}, dalla versione 2.0 alla 2.1.1, veniva invece fatta una copia, + seguendo il comportamento di BSD4.4; dato che questo può dar luogo a perdite + di memoria e non rispetta lo standard il comportamento è stato modificato a + partire dalle 2.1.2, eliminando anche, sempre in conformità a SUSv2, + l'attributo \type{const} dal prototipo.} \func{string} alla lista delle +variabili di ambiente; pertanto ogni cambiamento alla stringa in questione si +riflette automaticamente sull'ambiente, e quindi si deve evitare di passare +alla funzione variabili automatiche (per evitare i problemi esposti in +\secref{sec:proc_auto_var}). + +Si tenga infine presente che se si passa a \func{putenv} solo il nome di una +variabile (cioè \param{string} è nella forma \texttt{NAME} e non contiene un +\var{=}) allora questa viene cancellata dall'ambiente. Infine se la chiamata +di \func{putenv} comporta la necessità di allocare una nuova versione del +vettore \var{environ} questo sarà allocato, ma la versione corrente sarà +deallocata solo se anch'essa risultante da una allocazione fatta in precedenza +da un'altra \func{putenv}, il vettore originale (in genere piazzato al di +sopra dello stack, vedi \figref{fig:proc_mem_layout}), o la memoria associata +alle variabili di ambiente eliminate non viene comunque liberata. \section{Problematiche di programmazione generica} @@ -1113,6 +1198,7 @@ Il C per un'altra funzione, per cui se l'errore avviene in funzioni profondamente annidate occorre usare la funzioni \func{setjmp} e \func{longjmp}, il cui prototipo è: + \begin{functions} \headdecl{setjmp.h} \funcdecl{void setjmp(jmp\_buf env)}