X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=process.tex;h=b092b2d2faed477337d60b1641fa8c8d93883131;hp=f616206895875a0483c740447ed167e6f10f8def;hb=cdc1b275bbd83ad0dbf1ba4be801118724a51085;hpb=2110eb3a139f7fafc2ca2e5175f15ef6128ae347 diff --git a/process.tex b/process.tex index f616206..b092b2d 100644 --- a/process.tex +++ b/process.tex @@ -179,7 +179,7 @@ pu \end{prototype} \noindent la funzione richiede come argomento l'indirizzo della opportuna funzione di pulizia da chiamare all'uscita, che non deve prendere argomenti e -non deve ritornare niente (deve essere essere cioè definita come \func{void +non deve ritornare niente (deve essere essere cioè definita come \code{void function(void)}). Una estensione di \func{atexit} è la funzione \func{on\_exit}, che le @@ -841,7 +841,7 @@ ed \cmd{-m} e la prima vuole un parametro mentre la seconda no \cmd{-m}). Per gestire le opzioni all'interno dei argomenti a linea di comando passati in -\func{argv} le librerie standard del C forniscono la funzione \func{getopt} +\var{argv} le librerie standard del C forniscono la funzione \func{getopt} che ha il seguente prototipo: \begin{prototype}{unistd.h} {int getopt(int argc, char * const argv[], const char * optstring)} @@ -912,9 +912,9 @@ elementi di \var{argv} che cominciano con il carattere \texttt{'-'}. Quando la funzione trova un'opzione essa ritorna il valore numerico del carattere, in questo modo si possono eseguire azioni specifiche usando uno -\func{switch}; \func{getopt} inoltre inizializza alcune variabili globali: +\code{switch}; \func{getopt} inoltre inizializza alcune variabili globali: \begin{itemize*} -\item \var{char * optarg} contiene il puntatore alla stringa parametro +\item \var{char *optarg} contiene il puntatore alla stringa parametro dell'opzione. \item \var{int optind} alla fine della scansione restituisce l'indice del primo elemento di \var{argv} che non è un'opzione. @@ -1128,7 +1128,7 @@ La seconda funzione prende come parametro una stringa analoga quella restituita da \func{getenv}, e sempre nella forma \var{NOME=valore}. Se la variabile specificata non esiste la stringa sarà aggiunta all'ambiente, se invece esiste il suo valore sarà settato a quello specificato da -\func{string}. Si tenga presente che, seguendo lo standard SUSv2, le +\param{string}. Si tenga presente che, seguendo lo standard SUSv2, le \acr{glibc} successive alla versione 2.1.2 aggiungono\footnote{il comportamento è lo stesso delle vecchie \acr{libc4} e \acr{libc5}; nelle \acr{glibc}, dalla versione 2.0 alla 2.1.1, veniva invece fatta una copia, @@ -1143,7 +1143,7 @@ questa funzione una variabile automatica (per evitare i problemi esposti in Si tenga infine presente che se si passa a \func{putenv} solo il nome di una variabile (cioè \param{string} è nella forma \texttt{NAME} e non contiene un -\var{=}) allora questa viene cancellata dall'ambiente. Infine se la chiamata +\texttt{=}) allora questa viene cancellata dall'ambiente. Infine se la chiamata di \func{putenv} comporta la necessità di allocare una nuova versione del vettore \var{environ} questo sarà allocato, ma la versione corrente sarà deallocata solo se anch'essa è risultante da una allocazione fatta in @@ -1383,7 +1383,7 @@ dinamicamente con una delle funzioni della famiglia \func{malloc}. Il controllo del flusso di un programma in genere viene effettuato con le varie istruzioni del linguaggio C, la più bistrattata delle quali è il -\func{goto}, ampiamente deprecato in favore di costrutti più puliti; esiste +\code{goto}, ampiamente deprecato in favore di costrutti più puliti; esiste però un caso in l'uso di questa istruzione porta all'implementazione più efficiente, quello dell'uscita in caso di errore.