X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=process.tex;h=4b896d84a9ad984ac4d8367af6a47f8003128a58;hp=d95f13e3b46e6ad3af862d00d09f6888b948fcd1;hb=9bb386c5f4f4eee3a522e62e0138fffe574bf7c2;hpb=d07e28ddd45c73db1d6087127daf51d158e5e822 diff --git a/process.tex b/process.tex index d95f13e..4b896d8 100644 --- a/process.tex +++ b/process.tex @@ -33,6 +33,7 @@ posto in esecuzione esso apparir discorso dei \textit{thread} comunque in Linux necessita di una trattazione a parte per la peculiarità dell'implementazione). + \subsection{La funzione \func{main}} \label{sec:proc_main} @@ -233,11 +234,12 @@ Lo schema delle modalit \begin{figure}[htb] \centering - + \includegraphics[width=12cm]{img/proc_beginend} \caption{Schema dell'avvio e della conclusione di un programma.} \label{fig:proc_prog_start_stop} \end{figure} + Si ricordi infine che un programma può anche essere interrotto dall'esterno attraverso l'uso di un segnale (modalità di conclusione non mostrata in \curfig); torneremo su questo aspetto in \secref{cha:signals}. @@ -389,7 +391,7 @@ programma C viene suddiviso nei seguenti segmenti: \begin{figure}[htb] \centering - \includegraphics[width=5cm]{img/memory_layout.eps} + \includegraphics[width=5cm]{img/memory_layout} \caption{Disposizione tipica dei segmenti di memoria di un processo} \label{fig:proc_mem_layout} \end{figure} @@ -522,7 +524,7 @@ particolare: \begin{itemize*} \item se la variabile è posta a zero gli errori vengono ignorati. \item se è posta ad 1 viene stampato un avviso sullo \textit{standard error} - (vedi \secref{sec:file_stdfiles}). + (vedi \secref{sec:file_std_stream}). \item se è posta a 2 viene chiamata \func{abort}, che in genere causa l'immediata conclusione del programma. \end{itemize*} @@ -562,8 +564,8 @@ segmento di stack della funzione corrente. La sintassi di successo e \macro{NULL} in caso di fallimento, nel qual caso \var{errno} viene settata a \macro{ENOMEM}. \end{prototype} -ma in questo caso non è più necessario liberare la memoria in quanto questa -viene rilasciata automaticamente al ritorno della funzione. +\noindent ma in questo caso non è più necessario liberare la memoria in quanto +questa viene rilasciata automaticamente al ritorno della funzione. Come è evidente questa funzione ha molti vantaggi, e permette di evitare i problemi di memory leak non essendo più necessaria la deallocazione esplicita; @@ -959,7 +961,7 @@ un esempio del contenuto dell'ambiente, in si variabili che normalmente sono definite dal sistema, è riportato in \nfig. \begin{figure}[htb] \centering - \includegraphics[width=11cm]{img/environ_var.eps} + \includegraphics[width=11cm]{img/environ_var} \caption{Esempio di lista delle variabili di ambiente.} \label{fig:proc_envirno_list} \end{figure}