X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=netlayer.tex;h=a7d778b6ba123b25fdd1c5ca665bdea854692be4;hp=9e8d27c41e45d906351e20ae0752356ba68b82d1;hb=99fa5a06cd27160cf673e3483ad552d32efa2c05;hpb=04a547df13e4c672d95e1060e1ada9ae2e1fcb2f diff --git a/netlayer.tex b/netlayer.tex index 9e8d27c..a7d778b 100644 --- a/netlayer.tex +++ b/netlayer.tex @@ -148,8 +148,8 @@ dispiegamenti di reti di varie dimensioni a seconda delle diverse esigenze. Le classi di indirizzi usate per il dispiegamento delle reti su quella che comunemente viene chiamata \textit{Internet} sono le prime tre; la classe D è -destinata al \itindex{multicast} \textit{multicast} mentre la classe E è -riservata per usi sperimentali e non viene impiegata. +destinata al \textit{multicast} mentre la classe E è riservata per usi +sperimentali e non viene impiegata. Come si può notare però la suddivisione riportata in tab.~\ref{tab:IP_ipv4class} è largamente inefficiente in quanto se ad un @@ -158,8 +158,8 @@ classe A occorre passare a una classe B, che ne prevede 65536,\footnote{in realtà i valori esatti sarebbero 254 e 65534, una rete con a disposizione $N$ bit dell'indirizzo IP, ha disponibili per le singole macchine soltanto $@^N-2$ numeri, dato che uno deve essere utilizzato come indirizzo di rete e - uno per l'indirizzo di \itindex{broadcast} \textit{broadcast}.} con un -conseguente spreco di numeri. + uno per l'indirizzo di \textit{broadcast}.} con un conseguente spreco di +numeri. Inoltre, in particolare per le reti di classe C, la presenza di tanti indirizzi di rete diversi comporta una crescita enorme delle tabelle di @@ -447,8 +447,7 @@ grandi linee nei seguenti punti: supportare una gerarchia con più livelli di indirizzamento, un numero di nodi indirizzabili molto maggiore e una auto-configurazione degli indirizzi \item l'introduzione un nuovo tipo di indirizzamento, l'\textit{anycast} che - si aggiungono agli usuali \textit{unicast} e \itindex{multicast} - \textit{multicast} + si aggiungono agli usuali \textit{unicast} e \textit{multicast} \item la semplificazione del formato dell'intestazione, eliminando o rendendo opzionali alcuni dei campi di IPv4, per eliminare la necessità di riprocessare la stessa da parte dei router e contenere l'aumento di @@ -602,9 +601,8 @@ ulteriori caratteristiche che diversificano il comportamento di IPv4 da quello di IPv6 sono le seguenti: \begin{itemize} -\item il \itindex{broadcast} \textit{broadcasting} non è previsto in IPv6, le - applicazioni che lo usano dovono essere reimplementate usando il - \itindex{multicast} \textit{multicasting} (vedi +\item il \textit{broadcasting} non è previsto in IPv6, le applicazioni che lo + usano dovono essere reimplementate usando il \textit{multicasting} (vedi sez.~\ref{sec:IP_ipv6_multicast}), che da opzionale diventa obbligatorio. \item è stato introdotto un nuovo tipo di indirizzi, gli \textit{anycast}. \item i router non possono più frammentare i pacchetti lungo il cammino, la @@ -707,8 +705,8 @@ può usare la vecchia notazione con i punti, per esempio \label{sec:IP_ipv6_addr_arch} Come per IPv4 gli indirizzi sono identificatori per una singola (indirizzi -\textit{unicast}) o per un insieme (indirizzi \itindex{multicast} -\textit{multicast} e \textit{anycast}) di interfacce di rete. +\textit{unicast}) o per un insieme (indirizzi \textit{multicast} e +\textit{anycast}) di interfacce di rete. Gli indirizzi sono sempre assegnati all'interfaccia, non al nodo che la ospita; dato che ogni interfaccia appartiene ad un nodo quest'ultimo può @@ -716,21 +714,19 @@ essere identificato attraverso uno qualunque degli indirizzi unicast delle sue interfacce. A una interfaccia possono essere associati anche più indirizzi. IPv6 presenta tre tipi diversi di indirizzi: due di questi, gli indirizzi -\textit{unicast} e \itindex{multicast} \textit{multicast} hanno le stesse -caratteristiche che in IPv4, un terzo tipo, gli indirizzi \textit{anycast} è -completamente nuovo. In IPv6 non esistono più gli indirizzi -\itindex{broadcast} \textit{broadcast}, la funzione di questi ultimi deve -essere reimplementata con gli indirizzi \itindex{multicast} -\textit{multicast}. +\textit{unicast} e \textit{multicast} hanno le stesse caratteristiche che in +IPv4, un terzo tipo, gli indirizzi \textit{anycast} è completamente nuovo. In +IPv6 non esistono più gli indirizzi \textit{broadcast}, la funzione di questi +ultimi deve essere reimplementata con gli indirizzi \textit{multicast}. Gli indirizzi \textit{unicast} identificano una singola interfaccia: i pacchetti mandati ad un tale indirizzo verranno inviati a quella interfaccia, gli indirizzi \textit{anycast} identificano un gruppo di interfacce tale che un pacchetto mandato a uno di questi indirizzi viene inviato alla più vicina (nel senso di distanza di routing) delle interfacce del gruppo, gli indirizzi -\itindex{multicast} \textit{multicast} identificano un gruppo di interfacce -tale che un pacchetto mandato a uno di questi indirizzi viene inviato a tutte -le interfacce del gruppo. +\textit{multicast} identificano un gruppo di interfacce tale che un pacchetto +mandato a uno di questi indirizzi viene inviato a tutte le interfacce del +gruppo. In IPv6 non ci sono più le classi ma i bit più significativi indicano il tipo di indirizzo; in tab.~\ref{tab:IP_ipv6addr} sono riportati i valori di detti @@ -738,10 +734,9 @@ bit e il tipo di indirizzo che loro corrispondente. I bit più significativi costituiscono quello che viene chiamato il \textit{format prefix} ed è sulla base di questo che i vari tipi di indirizzi vengono identificati. Come si vede questa architettura di allocazione supporta l'allocazione di indirizzi -per i provider, per uso locale e per il \itindex{multicast} -\textit{multicast}; inoltre è stato riservato lo spazio per indirizzi NSAP, -IPX e per le connessioni; gran parte dello spazio (più del 70\%) è riservato -per usi futuri. +per i provider, per uso locale e per il \textit{multicast}; inoltre è stato +riservato lo spazio per indirizzi NSAP, IPX e per le connessioni; gran parte +dello spazio (più del 70\%) è riservato per usi futuri. Si noti infine che gli indirizzi \textit{anycast} non sono riportati in tab.~\ref{tab:IP_ipv6addr} in quanto allocati al di fuori dello spazio di @@ -1132,9 +1127,9 @@ già riservati per il funzionamento della rete. \end{table} L'utilizzo del campo di \textit{scope} e di questi indirizzi predefiniti serve -a recuperare le funzionalità del \itindex{broadcast} \textit{broadcasting} (ad -esempio inviando un pacchetto all'indirizzo \texttt{FF02:0:0:0:0:0:0:1} si -raggiungono tutti i nodi locali). +a recuperare le funzionalità del \textit{broadcasting} (ad esempio inviando un +pacchetto all'indirizzo \texttt{FF02:0:0:0:0:0:0:1} si raggiungono tutti i +nodi locali). \itindend{multicast} @@ -1523,13 +1518,13 @@ semplicemente il prefisso a quello assegnato dal provider per ottenere un indirizzo globale. La procedura di configurazione è la seguente: all'avvio tutti i nodi IPv6 -iniziano si devono aggregare al gruppo di \itindex{multicast} -\textit{multicast} \textit{all-nodes} programmando la propria interfaccia per -ricevere i messaggi dall'indirizzo \textit{multicast} \texttt{FF02::1} (vedi +iniziano si devono aggregare al gruppo di \textit{multicast} +\textit{all-nodes} programmando la propria interfaccia per ricevere i messaggi +dall'indirizzo \textit{multicast} \texttt{FF02::1} (vedi sez.~\ref{sec:IP_ipv6_multicast}); a questo punto devono inviare un messaggio ICMP \textit{Router solicitation} a tutti i router locali usando l'indirizzo -\itindex{multicast} \textit{multicast} \texttt{FF02::2} usando come sorgente -il proprio indirizzo link-local. +\textit{multicast} \texttt{FF02::2} usando come sorgente il proprio indirizzo +link-local. Il router risponderà con un messaggio ICMP \textit{Router Advertisement} che fornisce il prefisso e la validità nel tempo del medesimo, questo tipo di