X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=ipprot.tex;h=c02ba10d9be0307741c48a8f131c323715d11ce5;hp=5c857304862c214b3434861e4bbb7fb94ae3268f;hb=09473ed326013ece27d53cd5ff9f96064cbce9f3;hpb=cadf0f8e71e639a376e45e560c9c7f8ccf2eca04 diff --git a/ipprot.tex b/ipprot.tex index 5c85730..c02ba10 100644 --- a/ipprot.tex +++ b/ipprot.tex @@ -41,8 +41,8 @@ quest'ultime assegnare i numeri dei singoli host. Per venire incontro alle diverse esigenze gli indirizzi di rete sono stati originariamente organizzati in \textit{classi}, (rappresentate in -Tab.~\ref{tab:ipv4class}), per consentire dispiegamenti di reti di dimensioni -diverse. +Tab.~\ref{tab:IP_ipv4class}), per consentire dispiegamenti di reti di +dimensioni diverse. \begin{table}[htb] @@ -327,7 +327,7 @@ di IPv4 (vedi \secref{tab:IP_ipv4head}) mostra le seguenti differenze: \item è stato eliminato il campo \textit{header lenght} in quanto le opzioni sono state tolte dalla testata che ha così dimensione fissa; ci possono essere più testate opzionali (\textsl{testate di estensione}, vedi - \secref{sec:_IP_ipv6_extens}), ciascuna delle quali avrà un suo campo di + \secref{sec:IP_ipv6_extens}), ciascuna delle quali avrà un suo campo di lunghezza all'interno. \item la testata e gli indirizzi sono allineati a 64 bit, questo rende più veloce il processo da parte di computer con processori a 64 bit. @@ -422,7 +422,7 @@ di IPv4 (vedi \secref{tab:IP_ipv4head}) mostra le seguenti differenze: indica la posizione del frammento rispetto al pacchetto originale\\ \textit{time to live} & 16 bit & \textsl{tempo di vita}, ha lo stesso significato di - \textit{hop limit}, vedi Tab.~\ref{tab:ipv6field}\\ + \textit{hop limit}, vedi Tab.~\ref{tab:IP_ipv6field}\\ \textit{protocol} & 8 bit & \textsl{protocollo} identifica il tipo di pacchetto che segue la testata di IPv4\\ @@ -444,7 +444,7 @@ quello di IPv6 sono le seguenti: \begin{itemize} \item il broadcasting non è previsto in IPv6, le applicazioni che lo usano dovono essere reimplementate usando il multicasting (vedi - \secref{sec:IP_multicast}), che da opzionale diventa obbligatorio. + \secref{sec:IP_ipv6_multicast}), che da opzionale diventa obbligatorio. \item è stato introdotto un nuovo tipo di indirizzi, gli \textit{anycast}. \item i router non possono più frammentare i pacchetti lungo il cammino, la frammentazione di pacchetti troppo grandi potrà essere gestita solo ai @@ -1343,5 +1343,5 @@ fino al vettore di inizializzazione, il resto \section{Autoconfigurazione} -\label{sec:autoconf} +\label{sec:IP_ipv6_autoconf}