X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=ipc.tex;h=7bf418608b81f17be4eaf00503d9878574f86576;hp=ce4842e602ec37500c52304567dc7bc919a4b483;hb=78a82bdb333ca71e395ba39a5c03745761341150;hpb=4263734ffe237b1a7249c1f8121bb7ebe8b60a50 diff --git a/ipc.tex b/ipc.tex index ce4842e..7bf4186 100644 --- a/ipc.tex +++ b/ipc.tex @@ -2968,38 +2968,56 @@ il rilascio si pu solo se si opera all'interno di uno stesso filesystem.} L'uso di un file di lock presenta però parecchi problemi, che non lo rendono -una alternativa praticabile per la sincronizzazione:\footnote{ma può essere - una tecnica usata con successo quando l'esigenza è solo quella di segnalare - l'occupazione di una risorsa, senza necessità di attendere che questa si - liberi; ad esempio la si usa spesso per evitare interferenze sull'uso delle - porte seriali da parte di più programmi: qualora si trovi un file di lock il - programma che cerca di accedere alla seriale si limita a segnalare che la - risorsa non è disponibile.} anzitutto anche in questo caso in caso di -terminazione imprevista del processo lascia allocata la risorsa (il file di -lock) e questa deve essere sempre cancellata esplicitamente. Inoltre il -controllo della disponibilità può essere fatto solo con una tecnica di -\textit{polling}\index{polling}, che è molto inefficiente. - -Per questo motivo la tecnica alternativa più pulita è quella di fare ricorso -al \textit{file locking} trattato in \secref{sec:file_locking} ed utilizzare -\func{fcntl} su un file creato per l'occasione per ottenere un write lock. In -questo modo potremo usare il lock come un \textit{mutex}: per bloccare la -risorsa basterà acquisire il lock, per sbloccarla basterà rilasciare il lock; -una richiesta fatta con un write lock metterà automaticamente il processo in -stato di attesa, senza necessità di ricorrere al -\textit{polling}\index{polling} per determinare la disponibilità della -risorsa, e al rilascio della stessa da parte del processo che la occupava si -otterrà il nuovo lock atomicamente. +una alternativa praticabile per la sincronizzazione: anzitutto anche in questo +caso in caso di terminazione imprevista del processo lascia allocata la +risorsa (il file di lock) e questa deve essere sempre cancellata +esplicitamente. Inoltre il controllo della disponibilità può essere fatto +solo con una tecnica di \textit{polling}\index{polling}, che è molto +inefficiente. + +La tecnica può comunque essere usata con successo quando l'esigenza è solo +quella di segnalare l'occupazione di una risorsa, senza necessità di attendere +che questa si liberi; ad esempio la si usa spesso per evitare interferenze +sull'uso delle porte seriali da parte di più programmi: qualora si trovi un +file di lock il programma che cerca di accedere alla seriale si limita a +segnalare che la risorsa non è disponibile; sempre in \file{wrapper.h} si sono +predisposte due funzioni, \func{LockFile} e \func{UnlockFile}, da utilizzare +allo scopo. + +Dato che i file di lock presentano gli inconvenienti illustrati in precedenza, +la tecnica alternativa più comune è quella di fare ricorso al \textit{file + locking} (trattato in \secref{sec:file_locking}) usando \func{fcntl} su un +file creato per l'occasione per ottenere un write lock. In questo modo potremo +usare il lock come un \textit{mutex}: per bloccare la risorsa basterà +acquisire il lock, per sbloccarla basterà rilasciare il lock; una richiesta +fatta con un write lock metterà automaticamente il processo in stato di +attesa, senza necessità di ricorrere al \textit{polling}\index{polling} per +determinare la disponibilità della risorsa, e al rilascio della stessa da +parte del processo che la occupava si otterrà il nuovo lock atomicamente. Questo approccio presenta il notevole vantaggio che alla terminazione di un processo tutti i lock acquisiti vengono rilasciati automaticamente (alla -chiusura dei relativi file) e non ci si deve preoccupare di niente, e non -consuma risorse permanentemente allocate nel sistema, lo svantaggio è che +chiusura dei relativi file) e non ci si deve preoccupare di niente, inoltre +non consuma risorse permanentemente allocate nel sistema, lo svantaggio è che dovendo fare ricorso a delle operazioni sul filesystem esso è in genere leggermente più lento. -Il codice per implementare un mutex utilizzando il file locking è riportato in +\begin{figure}[!bht] + \footnotesize \centering + \begin{minipage}[c]{15cm} + \begin{lstlisting}{} + + \end{lstlisting} + \end{minipage} + \normalsize + \caption{Il codice delle funzioni che permettono di creare un + \textit{mutex} utilizzando il file locking.} + \label{fig:ipc_flock_mutex} +\end{figure} +Il codice per implementare un mutex utilizzando il file locking è riportato in +\figref{fig:ipc_flock_mutex}; come nel precedente caso dei mutex implementato +con i semafori le funzioni sono tre @@ -3012,7 +3030,7 @@ contenuto di un file nella memoria di un processo. Una della opzioni possibili utilizzabili con Linux è quella del \textit{memory mapping} anonimo\footnote{in altri sistemi una funzionalità simile a questa viene implementata mappando il file speciale \file{/dev/zero}.}, in tal caso -infatti +infatti \section{La comunicazione fra processi di POSIX}