X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=ipc.tex;h=0b4bd7a37b36e736d822681d0d58c338f1084c95;hp=6587147be3d2080830361b0e6ee7510b73441b71;hb=250b32a55733b307d2eae8afb50b64af1b7c0bc8;hpb=263a8a7ae0f9b251fc3b631e8bbba546bf8c2572 diff --git a/ipc.tex b/ipc.tex index 6587147..0b4bd7a 100644 --- a/ipc.tex +++ b/ipc.tex @@ -66,8 +66,9 @@ La funzione restituisce la coppia di file descriptor nel vettore accennato concetto di funzionamento di una pipe è semplice: quello che si scrive nel file descriptor aperto in scrittura viene ripresentato tale e quale nel file descriptor aperto in lettura. I file descriptor infatti non sono -connessi a nessun file reale, ma ad un buffer nel kernel, la cui dimensione è -specificata dal parametro di sistema \const{PIPE\_BUF}, (vedi +connessi a nessun file reale, ma, come accennato in +sez.~\ref{sec:file_sendfile_splice}, ad un buffer nel kernel, la cui +dimensione è specificata dal parametro di sistema \const{PIPE\_BUF}, (vedi sez.~\ref{sec:sys_file_limits}). Lo schema di funzionamento di una pipe è illustrato in fig.~\ref{fig:ipc_pipe_singular}, in cui sono illustrati i due capi della pipe, associati a ciascun file descriptor, con le frecce che @@ -133,7 +134,7 @@ Per capire meglio il funzionamento delle pipe faremo un esempio di quello che è il loro uso più comune, analogo a quello effettuato della shell, e che consiste nell'inviare l'output di un processo (lo standard output) sull'input di un altro. Realizzeremo il programma di esempio nella forma di un -\textit{CGI}\footnote{Un CGI (\textit{Common Gateway Interface}) è un +\textit{CGI}\footnote{un CGI (\textit{Common Gateway Interface}) è un programma che permette la creazione dinamica di un oggetto da inserire all'interno di una pagina HTML.} per Apache, che genera una immagine JPEG di un codice a barre, specificato come argomento in ingresso. @@ -568,7 +569,7 @@ ricevuta la risposta, uscir A questo punto il server resta (se non ci sono altri client che stanno effettuando richieste) con la fifo chiusa sul lato in lettura, ed in questo stato la funzione \func{read} non si bloccherà in attesa di input, ma -ritornerà in continuazione, restituendo un end-of-file.\footnote{Si è usata +ritornerà in continuazione, restituendo un end-of-file.\footnote{si è usata questa tecnica per compatibilità, Linux infatti supporta l'apertura delle fifo in lettura/scrittura, per cui si sarebbe potuto effettuare una singola apertura con \const{O\_RDWR}, la doppia apertura comunque ha il vantaggio @@ -2572,9 +2573,9 @@ stato marcato per la cancellazione. \label{fig:ipc_shmem_layout} \end{figure} -L'argomento \param{shmaddr} specifica a quale indirizzo\footnote{Lo standard +L'argomento \param{shmaddr} specifica a quale indirizzo\footnote{lo standard SVID prevede che l'argomento \param{shmaddr} sia di tipo \ctyp{char *}, così - come il valore di ritorno della funzione. In Linux è stato così con le + come il valore di ritorno della funzione; in Linux è stato così con le \acr{libc4} e le \acr{libc5}, con il passaggio alle \acr{glibc} il tipo di \param{shmaddr} è divenuto un \ctyp{const void *} e quello del valore di ritorno un \ctyp{void *}.} deve essere associato il segmento, se il valore