X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=intro.tex;h=d08e951d22766cec0b66d9c3203ca4ed4c660c4f;hp=81f3e14ae67fdb81bb2cae0223ed072b23d1739d;hb=b1721df081b3962143b1ef447963ac6a1f45e403;hpb=b4939f4bfe8f560a3a51b5b71f4e9951349629d1 diff --git a/intro.tex b/intro.tex index 81f3e14..d08e951 100644 --- a/intro.tex +++ b/intro.tex @@ -317,15 +317,15 @@ e Linux; \label{sec:intro_xopen} Il consorzio X/Open nacque nel 1984 come consorzio di venditori di sistemi -unix per giungere ad una armonizzazione dele varie implementazioni di unix. -Per far questo iniziò a pubblicare una serie di documentazioni e specifiche -sotto il nome di \textit{X/Open Portability Guide} (che chiameremo XPGn). +unix per giungere ad una armonizzazione delle varie implementazioni. Per far +questo iniziò a pubblicare una serie di documentazioni e specifiche sotto il +nome di \textit{X/Open Portability Guide} (a cui di norma si fa riferimento +con l'abbreviazione XPGn). - -Nel 1989 produsse una terza versione della sua guida particolarmente -voluminosa (la \textit{X/Open Portability Guide, Issue 3}), che venne presa -come riferimento da vari produttori, e al cui interno definiva una ulteriore -standardizzazione dell'interfaccia ad un sistema unix. +Nel 1989 produsse una terza versione di questa guida particolarmente +voluminosa (la \textit{X/Open Portability Guide, Issue 3}), contenente una +ulteriore standardizzazione dell'interfaccia sistema unix, che venne presa +come riferimento da vari produttori. Questo standard, detto anche XPG3 dal nome della suddetta guida, è sempre basato sullo standard POSIX.1, ma prevede una serie di funzionalità aggiuntive @@ -355,14 +355,14 @@ sue specifiche sotto il nome di \textit{Single UNIX Specification}, \label{sec:intro_bsd} Lo sviluppo di BSD inziò quando la fine della collaborazione fra l'Università -di Berkley e la AT/T, generò una delle prime e più importanti fratture del +di Berkley e la AT/T generò una delle prime e più importanti fratture del mondo Unix. L'Università di Berkley proseguì nello sviluppo della base di codice di cui disponeva, e che presentava parecchie migliorie rispetto alle allora versioni disponibili, fino ad arrivare al rilascio di una versione completa di unix, chiamata appunto BSD, del tutto indipendente dal codice della AT/T. -Benchè non sia uno standard formalizzato, l'implementazione di unix +Benchè BSD non sia uno standard formalizzato, l'implementazione di unix dell'Università di Berkley, ha provveduto nel tempo una serie di estenzioni e di API grande rilievo, come il link simbolici (vedi \secref{sec:file_symlink}, la funzione \func{select}, i socket. @@ -376,7 +376,7 @@ sono state in gran parte incorporate negli standard successivi. \subsection{Lo standard System V} \label{sec:intro_sysv} - +System V