X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=intro.tex;h=5e9ade020b2429895e60717da55ee36ecbb11fb3;hp=29554b9b727d56fe0628de06bf39229c5d1facab;hb=c316b51fbaa9a5bb04e72b1e7e9b3eb7ab96fd62;hpb=31b26c13a4755032ccdca5acc99c18cbb7434218 diff --git a/intro.tex b/intro.tex index 29554b9..5e9ade0 100644 --- a/intro.tex +++ b/intro.tex @@ -51,7 +51,7 @@ porte di input/output). Una parte del kernel, lo \textit{scheduler}, si occupa di stabilire, ad intervalli fissi e sulla base di un opportuno calcolo delle priorità, quale ``processo'' deve essere posto in esecuzione (il cosiddetto -\textit{prehemptive scheduling}). Questo verrà comunque eseguito in modalità +\textit{preemptive scheduling}). Questo verrà comunque eseguito in modalità protetta; quando necessario il processo potrà accedere alle risorse hardware soltanto attraverso delle opportune chiamate al sistema che restituiranno il controllo al kernel. @@ -379,8 +379,8 @@ della AT/T. Benchè BSD non sia uno standard formalizzato, l'implementazione di unix dell'Università di Berkley, ha provveduto nel tempo una serie di estensioni e -di API grande rilievo, come il link simbolici (vedi \secref{sec:file_symlink}, -la funzione \func{select}, i socket. +di API grande rilievo, come il link simbolici, la funzione \code{select}, i +socket. Queste estensioni sono state via via aggiunte al sistema nelle varie versioni del sistema (BSD 4.2, BSD 4.3 e BSD 4.4) come pure in alcuni derivati @@ -441,7 +441,7 @@ compilatore, ma propri header file. Le macro disponibili per i vari standard sono le seguenti: -\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.0cm}} +\begin{basedescript}{\desclabelwidth{3cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}} \item[\macro{\_POSIX\_SOURCE}] definendo questa macro si rendono disponibili tutte le funzionalità dello standard POSIX.1 (la versione IEEE Standard 1003.1) insieme a tutte le funzionalità dello standard ISO C. Se viene anche @@ -472,14 +472,46 @@ Le macro disponibili per i vari standard sono le seguenti: \item[\macro{\_SVID\_SOURCE}] definendo questa macro si attivano le funzionalità derivate da SVID. Esse comprendono anche quelle definite negli standard ISO C, POSIX.1, POSIX.2, and X/Open. -\item[\macro{\_XOPEN\_SOURCE}] -\item[\macro{\_XOPEN\_SOURCE\_EXTENDED}] -\item[\macro{\_ISOC99\_SOURCE}] -\item[\macro{\_GNU\_SOURCE}] -\item[\macro{\_LARGEFILE\_SOURCE}] +\item[\macro{\_XOPEN\_SOURCE}] definendo questa macro si attivano le + funzionalità descritte nella \textit{X/Open Portability Guide}. Anche queste + sono un soprainsieme di quelle definite in POSIX.1 e POSIX.2 ed in effetti + sia \macro{\_POSIX\_SOURCE} che \macro{\_POSIX\_C\_SOURCE} vengono + automaticamente definite. Sono incluse anche ulteriori funzionalità + disponibili in BSD e SVID. Se il valore della macro è posto a 500 questo + include anche le nuove definizioni introdotte con la \textit{Single Unix + Specification, version 2}, cioè Unix98. +\item[\macro{\_XOPEN\_SOURCE\_EXTENDED}] questa macro si attivano le ulteriori + funzionalità necessarie a esse conformi al rilascio del marchio + \textit{X/Open Unix} +\item[\macro{\_ISOC99\_SOURCE}] questa macro si attivano le + funzionalità previste per la revisione delle librerie standard del C + denominato ISO C99. Dato che lo standard non è ancora adottato in maniera + ampia queste non sona abilitate automaticamente, ma le \acr{glibc} ha già + una implementazione completa che può essere attivata definendo questa macro. +\item[\macro{\_LARGEFILE\_SOURCE}] questa macro si attivano le + funzionalità per il supporto dei file di grandi dimensioni (il \textit{Large + File Support} o LFS) con indici e dimensioni a 64 bit. +\item[\macro{\_GNU\_SOURCE}] questa macro si attivano tutte le funzionalità + disponibili: ISO C89, ISO C99, POSIX.1, POSIX.2, BSD, SVID, X/Open, LFS più + le estensioni specifiche GNU. Nel caso in cui BSD e POSIX confliggono viene + data la precedenza a POSIX. \end{basedescript} +In particolare è da sottolineare che le \acr{glibc} supportano alcune +estensioni specifiche GNU, che non sono comprese in nessuno degli +standard citati. Per poterle utilizzare esse devono essere attivate +esplicitamente definendo la macro \macro{\_GNU\_SOURCE} prima di +includere i vari header file. + + \subsection{Gli standard di Linux} \label{sec:intro_linux_std} -Da fare (o cassare, a seconda del tempo e della voglia). \ No newline at end of file +Da fare (o cassare, a seconda del tempo e della voglia). + + + +%%% Local Variables: +%%% mode: latex +%%% TeX-master: "gapil" +%%% End: