X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=intro.tex;h=2a9c9735ab52ba475dd13effc6fd59fc4b7d76ba;hp=56c59ffb15c39360f2397e9b710b1332760f9f23;hb=9f5fac5abf66c3a2fe782ecc17d63b62af2485ef;hpb=adbc2a4478d606025705a406603e6097584b9fa0 diff --git a/intro.tex b/intro.tex index 56c59ff..2a9c973 100644 --- a/intro.tex +++ b/intro.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% intro.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2002 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2004 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Prefazione", @@ -8,10 +8,6 @@ %% license is included in the section entitled "GNU Free Documentation %% License". %% -\part{Programmazione di sistema} -\label{part:progr-di-sist} - - \chapter{L'architettura del sistema} \label{cha:intro_unix} @@ -199,7 +195,7 @@ maggioranza dei casi,\footnote{esistono implementazioni diverse delle librerie dal progetto GNU. Le \textit{libc5} oggi sono, tranne casi particolari, completamente soppiantate dalle \acr{glibc}, le \textit{uClib} pur non essendo complete come le \acr{glibc}, restano invece molto diffuse nel mondo - embedded per le loro di dimensioni ridotte (e soprattutto la possibilità di + embedded per le loro dimensioni ridotte (e soprattutto la possibilità di togliere le parti non necessarie), e pertanto costituiscono un valido rimpiazzo delle \acr{glibc} in tutti quei sistemi specializzati che richiedono una minima occupazione di memoria.} si dovrebbe usare il nome @@ -261,10 +257,10 @@ breve \textsl{user-ID}, ed indicato dall'acronimo \acr{uid}, e il dall'acronimo \acr{gid}, e sono quelli che vengono usati dal kernel per identificare l'utente. -In questo modo il sistema è in grado di tenere traccia per ogni processo -dell'utente a cui appartiene ed impedire ad altri utenti di interferire con -esso. Inoltre con questo sistema viene anche garantita una forma base di -sicurezza interna in quanto anche l'accesso ai file (vedi +In questo modo il sistema è in grado di tenere traccia dell'utente a cui +appartiene ciascun processo ed impedire ad altri utenti di interferire con +quest'ultimo. Inoltre con questo sistema viene anche garantita una forma base +di sicurezza interna in quanto anche l'accesso ai file (vedi \secref{sec:file_access_control}) è regolato da questo meccanismo di identificazione. @@ -451,7 +447,7 @@ di POSIX.4 come di POSIX.1b). Si tenga presente inoltre che nuove specifiche e proposte di standardizzazione si aggiungono continuamente, mentre le versioni precedenti vengono riviste; -talvolta poi i riferimenti cambiamo nome, per cui anche solo seguire le +talvolta poi i riferimenti cambiano nome, per cui anche solo seguire le denominazioni usate diventa particolarmente faticoso; una pagina dove si possono recuperare varie (e di norma piuttosto intricate) informazioni è: \href{http://www.pasc.org/standing/sd11.html} @@ -668,7 +664,7 @@ Le macro disponibili per i vari standard sono le seguenti: compatibilità prima di quelle normali. \item[\macro{\_SVID\_SOURCE}] definendo questa macro si attivano le funzionalità derivate da SVID. Esse comprendono anche quelle definite negli - standard ISO C, POSIX.1, POSIX.2, and X/Open. + standard ISO C, POSIX.1, POSIX.2, e X/Open. \item[\macro{\_XOPEN\_SOURCE}] definendo questa macro si attivano le funzionalità descritte nella \textit{X/Open Portability Guide}. Anche queste sono un sovrainsieme di quelle definite in POSIX.1 e POSIX.2 ed in effetti @@ -701,10 +697,10 @@ esplicitamente definendo la macro \macro{\_GNU\_SOURCE} prima di includere i vari header file. -\subsection{Gli standard di GNU/Linux} -\label{sec:intro_linux_std} +%% \subsection{Gli standard di GNU/Linux} +%% \label{sec:intro_linux_std} -Da fare (o cassare, a seconda del tempo e della voglia). +%% Da fare (o cassare, a seconda del tempo e della voglia).