X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=intro.tex;h=28719d4985820eab8f85926360a335d19ca617eb;hp=a7355de72c958bbe9f04a8b7f78b47dba5a6d0bc;hb=17bae834f41549575a11ddf444d97de8d575269e;hpb=bb7af0b0462a0f09ae13f617ef8f40c24e1857cf diff --git a/intro.tex b/intro.tex index a7355de..28719d4 100644 --- a/intro.tex +++ b/intro.tex @@ -195,7 +195,7 @@ maggioranza dei casi,\footnote{esistono implementazioni diverse delle librerie dal progetto GNU. Le \textit{libc5} oggi sono, tranne casi particolari, completamente soppiantate dalle \acr{glibc}, le \textit{uClib} pur non essendo complete come le \acr{glibc}, restano invece molto diffuse nel mondo - embedded per le loro di dimensioni ridotte (e soprattutto la possibilità di + embedded per le loro dimensioni ridotte (e soprattutto la possibilità di togliere le parti non necessarie), e pertanto costituiscono un valido rimpiazzo delle \acr{glibc} in tutti quei sistemi specializzati che richiedono una minima occupazione di memoria.} si dovrebbe usare il nome @@ -257,10 +257,10 @@ breve \textsl{user-ID}, ed indicato dall'acronimo \acr{uid}, e il dall'acronimo \acr{gid}, e sono quelli che vengono usati dal kernel per identificare l'utente. -In questo modo il sistema è in grado di tenere traccia per ogni processo -dell'utente a cui appartiene ed impedire ad altri utenti di interferire con -esso. Inoltre con questo sistema viene anche garantita una forma base di -sicurezza interna in quanto anche l'accesso ai file (vedi +In questo modo il sistema è in grado di tenere traccia dell'utente a cui +appartiene ciascun processo ed impedire ad altri utenti di interferire con +quest'ultimo. Inoltre con questo sistema viene anche garantita una forma base +di sicurezza interna in quanto anche l'accesso ai file (vedi \secref{sec:file_access_control}) è regolato da questo meccanismo di identificazione. @@ -447,7 +447,7 @@ di POSIX.4 come di POSIX.1b). Si tenga presente inoltre che nuove specifiche e proposte di standardizzazione si aggiungono continuamente, mentre le versioni precedenti vengono riviste; -talvolta poi i riferimenti cambiamo nome, per cui anche solo seguire le +talvolta poi i riferimenti cambiano nome, per cui anche solo seguire le denominazioni usate diventa particolarmente faticoso; una pagina dove si possono recuperare varie (e di norma piuttosto intricate) informazioni è: \href{http://www.pasc.org/standing/sd11.html} @@ -664,7 +664,7 @@ Le macro disponibili per i vari standard sono le seguenti: compatibilità prima di quelle normali. \item[\macro{\_SVID\_SOURCE}] definendo questa macro si attivano le funzionalità derivate da SVID. Esse comprendono anche quelle definite negli - standard ISO C, POSIX.1, POSIX.2, and X/Open. + standard ISO C, POSIX.1, POSIX.2, e X/Open. \item[\macro{\_XOPEN\_SOURCE}] definendo questa macro si attivano le funzionalità descritte nella \textit{X/Open Portability Guide}. Anche queste sono un sovrainsieme di quelle definite in POSIX.1 e POSIX.2 ed in effetti