X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=fileunix.tex;h=8f0245944435dae69a94587f857160f47b2636fb;hp=1b4edcef570024767a173bb753c8788fedf87132;hb=eb9d45f3cc5cfc16b8c478d232080873a202af1c;hpb=3d3b2a0c6e47ab411bb55925dd9330a7dbd95f96 diff --git a/fileunix.tex b/fileunix.tex index 1b4edce..8f02459 100644 --- a/fileunix.tex +++ b/fileunix.tex @@ -261,34 +261,34 @@ ritorno il file descriptor con il valore pi titolarità del file viste in sez.~\ref{sec:file_ownership_management}. Con questa opzione l'argomento \param{mode} deve essere - specificato. \\ + specificato.\\ \const{O\_EXCL} & Usato in congiunzione con \const{O\_CREAT} fa sì che la precedente esistenza del file diventi un errore\protect\footnotemark\ che fa fallire - \func{open} con \errcode{EEXIST}. \\ + \func{open} con \errcode{EEXIST}.\\ \const{O\_NONBLOCK}& Apre il file in modalità non bloccante, e comporta che \func{open} ritorni immediatamente anche quando dovrebbe bloccarsi (l'opzione ha senso solo per - le fifo, vedi sez.~\ref{sec:ipc_named_pipe}). \\ + le fifo, vedi sez.~\ref{sec:ipc_named_pipe}).\\ \const{O\_NOCTTY} & Se \param{pathname} si riferisce ad un dispositivo di terminale, questo non diventerà il terminale di controllo, anche se il processo non ne ha ancora uno - (si veda sez.~\ref{sec:sess_ctrl_term}). \\ + (si veda sez.~\ref{sec:sess_ctrl_term}).\\ \const{O\_SHLOCK} & Apre il file con uno shared lock (vedi sez.~\ref{sec:file_locking}). Specifica di BSD, - assente in Linux. \\ + assente in Linux.\\ \const{O\_EXLOCK} & Apre il file con un lock esclusivo (vedi sez.~\ref{sec:file_locking}). Specifica di BSD, assente in Linux.\\ \const{O\_TRUNC} & Se usato su un file di dati aperto in scrittura, ne tronca la lunghezza a zero; con un terminale o una fifo viene ignorato, negli altri casi il - comportamento non è specificato. \\ + comportamento non è specificato.\\ \const{O\_NOFOLLOW}& Se \param{pathname} è un link simbolico la chiamata fallisce. Questa è un'estensione BSD aggiunta in Linux dal kernel 2.1.126. Nelle versioni precedenti i link simbolici sono sempre seguiti, e questa opzione è - ignorata. \\ + ignorata.\\ \const{O\_DIRECTORY}&Se \param{pathname} non è una directory la chiamata fallisce. Questo flag è specifico di Linux ed è stato introdotto con il kernel 2.1.126 per evitare dei @@ -297,11 +297,11 @@ ritorno il file descriptor con il valore pi \func{opendir} viene chiamata su una fifo o su un dispositivo associato ad una unità a nastri, non deve dispositivo a nastri; non deve essere utilizzato - al di fuori dell'implementazione di \func{opendir}. \\ - \const{O\_LARGEFILE}&nel caso di sistemi a 32 bit che supportano file di + al di fuori dell'implementazione di \func{opendir}.\\ + \const{O\_LARGEFILE}&Nel caso di sistemi a 32 bit che supportano file di grandi dimensioni consente di aprire file le cui dimensioni non possono essere rappresentate da numeri - a 31 bit. \\ + a 31 bit.\\ \hline \hline % modalità di operazione coi file \const{O\_APPEND} & Il file viene aperto in \itindex{append~mode} @@ -317,24 +317,24 @@ ritorno il file descriptor con il valore pi leggere e quello di \func{write} in caso di impossibilità di scrivere immediatamente. Questa modalità ha senso solo per le fifo e per alcuni file - di dispositivo. \\ + di dispositivo.\\ \const{O\_NDELAY} & In Linux\footnotemark\ è sinonimo di \const{O\_NONBLOCK}.\\ \const{O\_ASYNC} & Apre il file per l'I/O in modalità asincrona (vedi sez.~\ref{sec:file_asyncronous_io}). Quando è impostato viene generato il segnale \const{SIGIO} tutte le volte che sono disponibili dati in input - sul file. \\ + sul file.\\ \const{O\_SYNC} & Apre il file per l'input/output sincrono: ogni \func{write} bloccherà fino al completamento della scrittura di tutti i dati sull'hardware sottostante.\\ - \const{O\_FSYNC} & sinonimo di \const{O\_SYNC}, usato da BSD. \\ + \const{O\_FSYNC} & Sinonimo di \const{O\_SYNC}, usato da BSD.\\ \const{O\_DSYNC} & Variante di I/O sincrono definita da POSIX; presente dal kernel 2.1.130 come sinonimo di - \const{O\_SYNC}. \\ + \const{O\_SYNC}.\\ \const{O\_RSYNC} & Variante analoga alla precedente, trattata allo stesso - modo. \\ + modo.\\ \const{O\_NOATIME} & Blocca l'aggiornamento dei tempi di accesso dei file (vedi sez.~\ref{sec:file_file_times}). Per molti filesystem questa funzionalità non è disponibile per @@ -350,6 +350,9 @@ ritorno il file descriptor con il valore pi alle dimensioni dei blocchi del filesystem; per il kernel 2.6 basta che siano allineati a multipli di 512 byte.\\ + \const{O\_CLOEXEC} & Attiva la modalità di \textit{close-on-exec} (vedi + sez.~\ref{sec:file_sharing} e + \ref{sec:file_fcntl}).\footnotemark\\ \hline \end{tabular} \caption{Valori e significato dei vari bit del \textit{file status flag}.} @@ -369,7 +372,7 @@ ritorno il file descriptor con il valore pi \footnotetext[5]{l'opzione origina da SVr4, dove però causava il ritorno da una \func{read} con un valore nullo e non con un errore, questo introduce un'ambiguità, dato che come vedremo in sez.~\ref{sec:file_read} il ritorno di - zero da parte di \func{read} ha il significato di una end-of-file.} + zero da parte di \func{read} ha il significato di una \textit{end-of-file}.} \footnotetext[6]{l'opzione è stata introdotta dalla SGI in IRIX, e serve sostanzialmente a permettere ad alcuni programmi (in genere database) la @@ -378,6 +381,9 @@ ritorno il file descriptor con il valore pi anche in FreeBSD, senza limiti di allineamento dei buffer. In Linux è stata introdotta con il kernel 2.4.10, le versioni precedenti la ignorano.} +\footnotetext[7]{introdotto con il kernel 2.6.23, per evitare una \textit{race + condition} che si può verificare con i thread, fra l'apertura del file e + l'impostazione della suddetta modalità con \func{fcntl}.} Questa caratteristica permette di prevedere qual è il valore del file descriptor che si otterrà al ritorno di \func{open}, e viene talvolta usata da @@ -888,7 +894,7 @@ di una singola system call (per i dettagli sull'uso di questa caratteristica si veda sez.~\ref{sec:ipc_file_lock}). -\subsection{La funzioni \func{sync} e \func{fsync}} +\subsection{Le funzioni \func{sync} e \func{fsync}} \label{sec:file_sync} Come accennato in sez.~\ref{sec:file_close} tutte le operazioni di scrittura @@ -922,9 +928,9 @@ valore tradizionale, usato da BSD, per l'update dei dati in Linux il valore utilizzato è di 5 secondi; con le nuove versioni\footnote{a partire dal kernel 2.2.8} poi, è il kernel che si occupa direttamente di tutto quanto attraverso il demone interno \cmd{bdflush}, il cui comportamento -può essere controllato attraverso il file \file{/proc/sys/vm/bdflush} (per il -significato dei valori si può leggere la documentazione allegata al kernel in -\file{Documentation/sysctl/vm.txt}). +può essere controllato attraverso il file \procfile{/proc/sys/vm/bdflush} (per +il significato dei valori si può leggere la documentazione allegata al kernel +in \file{Documentation/sysctl/vm.txt}). Quando si vogliono scaricare soltanto i dati di un file (ad esempio essere sicuri che i dati di un database sono stati registrati su disco) si possono @@ -960,7 +966,7 @@ disco) che deve essere effettuata esplicitamente.\footnote{in realt delle directory.} -\subsection{La funzioni \func{dup} e \func{dup2}} +\subsection{Le funzioni \func{dup} e \func{dup2}} \label{sec:file_dup} Abbiamo già visto in sez.~\ref{sec:file_sharing} come un processo figlio @@ -991,7 +997,7 @@ alla stessa voce nella \textit{file table}; per questo si dice che il nuovo file descriptor è \textsl{duplicato}, da cui il nome della funzione. \begin{figure}[htb] - \centering \includegraphics[width=15cm]{img/filedup} + \centering \includegraphics[width=14cm]{img/filedup} \caption{Schema dell'accesso ai file duplicati} \label{fig:file_dup} \end{figure} @@ -1547,17 +1553,17 @@ operazioni che sono predefinite per qualunque file,\footnote{in particolare (cioè di tipo \texttt{int *}) su cui sarà restituito il valore. \end{basedescript} -Si noti però come la gran parte di queste operazioni (per essere precisi le -prime sei dell'elenco) siano effettuabili in maniera generica anche tramite -l'uso di \func{fcntl}. Le due funzioni infatti sono molto simili e la presenza -di questa sovrapposizione è principalmente dovuta al fatto che alle origini di -Unix i progettisti considerarono che era necessario trattare diversamente -rispetto alle operazione di controllo delle modalità di I/O file e dispositivi -usando \func{fcntl} per i primi e \func{ioctl} per i -secondi;\footnote{all'epoca tra l'altro i dispositivi che usavano \func{ioctl} - erano sostanzialmente solo i terminali, il che spiega l'uso comune di - \errcode{ENOTTY} come codice di errore.} oggi non è più così ma le due -funzioni sono rimaste. +Si noti però come la gran parte di queste operazioni specifiche dei file (per +essere precisi le prime sei dell'elenco) siano effettuabili in maniera +generica anche tramite l'uso di \func{fcntl}. Le due funzioni infatti sono +molto simili e la presenza di questa sovrapposizione è principalmente dovuta +al fatto che alle origini di Unix i progettisti considerarono che era +necessario trattare diversamente rispetto alle operazione di controllo delle +modalità di I/O file e dispositivi usando \func{fcntl} per i primi e +\func{ioctl} per i secondi;\footnote{all'epoca tra l'altro i dispositivi che + usavano \func{ioctl} erano sostanzialmente solo i terminali, il che spiega + l'uso comune di \errcode{ENOTTY} come codice di errore.} oggi non è più così +ma le due funzioni sono rimaste. % LocalWords: descriptor system call cap like kernel sez l'inode inode VFS tab