X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=fileunix.tex;h=543c967589716f9707266d8d09c44f6f914d3a09;hp=0863017c1c74a1a54c14b75be656517290420a5f;hb=853abb8180764f5c24c9338164c4479c4d94ba2a;hpb=da0899b61653d07d75c8df134906261f1afd2485 diff --git a/fileunix.tex b/fileunix.tex index 0863017..543c967 100644 --- a/fileunix.tex +++ b/fileunix.tex @@ -129,7 +129,7 @@ quindi alla lettura della tastiera). Il secondo file inviati i dati in uscita (sempre nel caso della shell, è associato all'uscita del terminale, e quindi alla scrittura sullo schermo). Il terzo è lo \textit{standard error}, su cui viene inviato l'output relativo agli errori, -ed è anch'esso associato all'uscita del termininale. Lo standard POSIX.1 +ed è anch'esso associato all'uscita del terminale. Lo standard POSIX.1 provvede tre costanti simboliche, definite nell'header \file{unistd.h}, al posto di questi valori numerici: \begin{table}[htb] @@ -253,7 +253,7 @@ usato sempre il file descriptor con il valore pi valore specifica anche una modalità di operazione (vedi sotto), e comporta che \func{open} ritorni immediatamente (l'opzione ha senso solo per le fifo, torneremo questo in \secref{sec:ipc_named_pipe}). \\ - \const{O\_NOCTTY} & se \param{pathname} si riferisce ad un device di + \const{O\_NOCTTY} & se \param{pathname} si riferisce ad un dispositivo di terminale, questo non diventerà il terminale di controllo, anche se il processo non ne ha ancora uno (si veda \secref{sec:sess_ctrl_term}). \\ \const{O\_SHLOCK} & opzione di BSD, acquisisce uno shared lock (vedi @@ -317,9 +317,10 @@ usato sempre il file descriptor con il valore pi file con un nome univoco e la funzione \func{link} per verificarne l'esistenza (vedi \secref{sec:ipc_file_lock}).} -\footnotetext[3]{\textit{Denial of Service}, si chiamano così attacchi miranti - ad impedire un servizio causando una qualche forma di carico eccessivo per - il sistema, che resta bloccato nelle risposte all'attacco.} +\footnotetext[3]{\textit{Denial of Service}\index{DoS}, si chiamano così + attacchi miranti ad impedire un servizio causando una qualche forma di + carico eccessivo per il sistema, che resta bloccato nelle risposte + all'attacco.} \footnotetext[4]{il problema è che NFS non supporta la scrittura in append, ed il kernel deve simularla, ma questo comporta la possibilità di una race @@ -951,7 +952,7 @@ dell'output fra l'esecuzione di una \func{fork} e la successiva \func{exec}; diventa così possibile associare un file (o una pipe) allo standard input o allo standard output (torneremo sull'argomento in \secref{sec:ipc_pipe_use}, quando tratteremo le pipe). Per fare questo in genere occorre prima chiudere -il file che si vuole sostituire, cossicché il suo file descriptor possa esser +il file che si vuole sostituire, cosicché il suo file descriptor possa esser restituito alla chiamata di \func{dup}, come primo file descriptor disponibile. @@ -983,7 +984,7 @@ funzione di controllo dei file \func{fnctl} (che esamineremo in la sintassi \code{fnctl(oldfd, F\_DUPFD, newfd)} e se si usa 0 come valore per \param{newfd} diventa equivalente a \func{dup}. -La sola differenza fra le due funzioni\footnote{a parte la sistassi ed i +La sola differenza fra le due funzioni\footnote{a parte la sintassi ed i diversi codici di errore.} è che \func{dup2} chiude il file descriptor \param{newfd} se questo è già aperto, garantendo che la duplicazione sia effettuata esattamente su di esso, invece \func{fcntl} restituisce il primo @@ -999,7 +1000,7 @@ tutta una serie di operazioni ausiliarie che descriptor, che non riguardano la normale lettura e scrittura di dati, ma la gestione sia delle loro proprietà, che di tutta una serie di ulteriori funzionalità che il kernel può mettere a disposizione.\footnote{ad esempio si - gesticono con questa funzione l'I/O asincrono (vedi + gestiscono con questa funzione l'I/O asincrono (vedi \secref{sec:file_asyncronous_io}) e il file locking\index{file!locking} (vedi \secref{sec:file_locking}).} @@ -1112,7 +1113,7 @@ le tematiche relative all'I/O asincrono sono trattate in maniera esaustiva in Si tenga presente infine che quando si usa la funzione per determinare le modalità di accesso con cui è stato aperto il file (attraverso l'uso del -comando \const{F\_GETFL}) è necessario estrarre i bit corripondenti nel +comando \const{F\_GETFL}) è necessario estrarre i bit corrispondenti nel \textit{file status flag} che si è ottenuto. Infatti la definizione corrente di quest'ultimo non assegna bit separati alle tre diverse modalità \const{O\_RDONLY}, \const{O\_WRONLY} e \const{O\_RDWR}.\footnote{in Linux