X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=fileunix.tex;h=21d0e5947aafa2b1f27e151082cf7477013ddf37;hp=8f0245944435dae69a94587f857160f47b2636fb;hb=ee41e8b34dd560d230966160fb3eb748defc3e46;hpb=eb9d45f3cc5cfc16b8c478d232080873a202af1c diff --git a/fileunix.tex b/fileunix.tex index 8f02459..21d0e59 100644 --- a/fileunix.tex +++ b/fileunix.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% fileunix.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2007 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2009 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", @@ -381,9 +381,10 @@ ritorno il file descriptor con il valore pi anche in FreeBSD, senza limiti di allineamento dei buffer. In Linux è stata introdotta con il kernel 2.4.10, le versioni precedenti la ignorano.} -\footnotetext[7]{introdotto con il kernel 2.6.23, per evitare una \textit{race - condition} che si può verificare con i thread, fra l'apertura del file e - l'impostazione della suddetta modalità con \func{fcntl}.} +\footnotetext[7]{introdotto con il kernel 2.6.23, per evitare una + \itindex{race~condition} \textit{race condition} che si può verificare con i + \itindex{thread} \textit{thread}, fra l'apertura del file e l'impostazione + della suddetta modalità con \func{fcntl}.} Questa caratteristica permette di prevedere qual è il valore del file descriptor che si otterrà al ritorno di \func{open}, e viene talvolta usata da @@ -399,10 +400,11 @@ sez.~\ref{sec:file_sharing}) ed all'inizio del file. L'argomento \param{mode} indica i permessi con cui il file viene creato; i -valori possibili sono gli stessi già visti in sez.~\ref{sec:file_perm_overview} -e possono essere specificati come OR binario delle costanti descritte in -tab.~\ref{tab:file_bit_perm}. Questi permessi sono filtrati dal valore di -\var{umask} (vedi sez.~\ref{sec:file_perm_management}) per il processo. +valori possibili sono gli stessi già visti in +sez.~\ref{sec:file_perm_overview} e possono essere specificati come OR binario +delle costanti descritte in tab.~\ref{tab:file_bit_perm}. Questi permessi sono +filtrati dal valore di \itindex{umask} \textit{umask} (vedi +sez.~\ref{sec:file_perm_management}) per il processo. La funzione prevede diverse opzioni, che vengono specificate usando vari bit dell'argomento \param{flags}. Alcuni di questi bit vanno anche a costituire @@ -561,9 +563,9 @@ essersi spostata, ma noi scriveremo alla posizione impostata in precedenza condition}, vedi sez.~\ref{sec:file_atomic}). Non tutti i file supportano la capacità di eseguire una \func{lseek}, in -questo caso la funzione ritorna l'errore \errcode{EPIPE}. Questo, oltre che per -i tre casi citati nel prototipo, vale anche per tutti quei dispositivi che non -supportano questa funzione, come ad esempio per i file di +questo caso la funzione ritorna l'errore \errcode{ESPIPE}. Questo, oltre che +per i tre casi citati nel prototipo, vale anche per tutti quei dispositivi che +non supportano questa funzione, come ad esempio per i file di terminale.\footnote{altri sistemi, usando \const{SEEK\_SET}, in questo caso ritornano il numero di caratteri che vi sono stati scritti.} Lo standard POSIX però non specifica niente in proposito. Infine alcuni file speciali, ad @@ -638,7 +640,7 @@ rieseguire la funzione. Torneremo in dettaglio sull'argomento in sez.~\ref{sec:sig_gen_beha}. La seconda si verifica quando il file è aperto in modalità non bloccante (vedi sez.~\ref{sec:file_noblocking}) e non ci sono dati in ingresso: la funzione allora ritorna immediatamente con un errore -\errcode{EAGAIN}\footnote{BSD usa per questo errore la costante +\errcode{EAGAIN}\footnote{in BSD si usa per questo errore la costante \errcode{EWOULDBLOCK}, in Linux, con le \acr{glibc}, questa è sinonima di \errcode{EAGAIN}.} che indica soltanto che non essendoci al momento dati disponibili occorre provare a ripetere la lettura in un secondo tempo. @@ -650,7 +652,7 @@ dagli albori di Unix, ma nella seconda versione delle \textit{Single Unix l'emulazione per i vecchi kernel che non hanno la system call, è stato aggiunto con la versione 2.1, in versioni precedenti sia del kernel che delle librerie la funzione non è disponibile.} (quello che viene chiamato -normalmente Unix98, vedi sez.~\ref{sec:intro_opengroup}) è stata introdotta la +normalmente Unix98, vedi sez.~\ref{sec:intro_xopen}) è stata introdotta la definizione di un'altra funzione di lettura, \funcd{pread}, il cui prototipo è: \begin{prototype}{unistd.h} {ssize\_t pread(int fd, void * buf, size\_t count, off\_t offset)} @@ -938,7 +940,7 @@ usare le due funzioni \funcd{fsync} e \funcd{fdatasync}, i cui prototipi sono: \begin{functions} \headdecl{unistd.h} \funcdecl{int fsync(int fd)} - Sincronizza dati e metadati del file \param{fd} + Sincronizza dati e meta-dati del file \param{fd} \funcdecl{int fdatasync(int fd)} Sincronizza i dati del file \param{fd}. @@ -953,7 +955,7 @@ usare le due funzioni \funcd{fsync} e \funcd{fdatasync}, i cui prototipi sono: Entrambe le funzioni forzano la sincronizzazione col disco di tutti i dati del file specificato, ed attendono fino alla conclusione delle operazioni; -\func{fsync} forza anche la sincronizzazione dei metadati del file (che +\func{fsync} forza anche la sincronizzazione dei meta-dati del file (che riguardano sia le modifiche alle tabelle di allocazione dei settori, che gli altri dati contenuti \index{inode} nell'inode che si leggono con \func{fstat}, come i tempi del file). @@ -1071,9 +1073,10 @@ parallelo alla chiamata a \func{open}, e questo lascia aperta la possibilit di una \itindex{race~condition} \textit{race condition}. Inoltre come già accennato, la directory di lavoro corrente è una proprietà -del singolo processo; questo significa che quando si lavora con i thread essa -sarà la stessa per tutti, ma esistono molti casi in cui sarebbe invece utile -che ogni singolo thread avesse la sua directory di lavoro. +del singolo processo; questo significa che quando si lavora con i +\itindex{thread} \textit{thread} essa sarà la stessa per tutti, ma esistono +molti casi in cui sarebbe invece utile che ogni singolo \itindex{thread} +\textit{thread} avesse la sua directory di lavoro. Per risolvere questi problemi, riprendendo una interfaccia già presente in Solaris, a fianco delle normali funzioni che operano sui file (come @@ -1096,13 +1099,13 @@ stesso. L'idea è che si apra prima la directory che si vuole usare come base dei pathname relativo, e si passi il file descriptor alla funzione che userà quella directory come punto di partenza per la risoluzione.\footnote{in questo - modo, anche quando si lavora con i thread, si può mantenere anche una - directory di lavoro diversa per ciascuno di essi.} Con queste funzioni si -possono anche ottenere grossi aumenti di prestazioni quando si devono eseguire -operazioni su delle sezioni di albero dei file che prevedono gerarchie molto -profonde e grandi quantità di file e directory, dato che basta eseguire la -risoluzione di un pathname una sola volta (nell'apertura della directory) e -non per ciascun file che essa contiene. + modo, anche quando si lavora con i \itindex{thread} \textit{thread}, si può + mantenere anche una directory di lavoro diversa per ciascuno di essi.} Con +queste funzioni si possono anche ottenere grossi aumenti di prestazioni quando +si devono eseguire operazioni su delle sezioni di albero dei file che +prevedono gerarchie molto profonde e grandi quantità di file e directory, dato +che basta eseguire la risoluzione di un pathname una sola volta (nell'apertura +della directory) e non per ciascun file che essa contiene. La sintassi generale di queste nuove funzioni è che esse prendano come primo argomento il file descriptor della directory da usare come base, mentre gli @@ -1553,6 +1556,9 @@ operazioni che sono predefinite per qualunque file,\footnote{in particolare (cioè di tipo \texttt{int *}) su cui sarà restituito il valore. \end{basedescript} +% TODO aggiungere FIBMAP e FIEMAP, vedi http://lwn.net/Articles/260832 + + Si noti però come la gran parte di queste operazioni specifiche dei file (per essere precisi le prime sei dell'elenco) siano effettuabili in maniera generica anche tramite l'uso di \func{fcntl}. Le due funzioni infatti sono