X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=fileunix.tex;fp=fileunix.tex;h=4003f95fa062e6ac499401ce73ca61024751c53f;hp=dad3b0fc0e7d67ff56ced3db6006924a9d774d58;hb=94b4d603807121b40eef06d22d2b6cd6e06ec7fd;hpb=2414addb7861eb72315a3de58b6f2cb5c83ab6ed diff --git a/fileunix.tex b/fileunix.tex index dad3b0f..4003f95 100644 --- a/fileunix.tex +++ b/fileunix.tex @@ -14,7 +14,7 @@ Esamineremo in questo capitolo la prima delle due interfacce di programmazione -per i file, quella dei \index{file!descriptor} \textit{file descriptor}, +per i file, quella dei \itindex{file~descriptor} \textit{file descriptor}, nativa di Unix. Questa è l'interfaccia di basso livello provvista direttamente dalle system call, che non prevede funzionalità evolute come la bufferizzazione o funzioni di lettura o scrittura formattata, e sulla quale è @@ -35,7 +35,7 @@ tutte le implementazione di un sistema unix-like. \subsection{L'architettura dei \textit{file descriptor}} \label{sec:file_fd} -\index{file!descriptor|(} +\itindbeg{file~descriptor} Per poter accedere al contenuto di un file occorre creare un canale di comunicazione con il kernel che renda possibile operare su di esso (si ricordi @@ -61,11 +61,11 @@ un elenco dei processi attivi nella cosiddetta \itindex{process~table} La \itindex{process~table} \textit{process table} è una tabella che contiene una voce per ciascun processo attivo nel sistema. In Linux ciascuna voce è -costituita da una struttura di tipo \struct{task\_struct} nella quale sono +costituita da una struttura di tipo \kstruct{task\_struct} nella quale sono raccolte tutte le informazioni relative al processo; fra queste informazioni c'è anche il puntatore ad una ulteriore struttura di tipo -\struct{files\_struct}, in cui sono contenute le informazioni relative ai file -che il processo ha aperto, ed in particolare: +\kstruct{files\_struct}, in cui sono contenute le informazioni relative ai +file che il processo ha aperto, ed in particolare: \begin{itemize*} \item i flag relativi ai file descriptor. \item il numero di file aperti. @@ -99,8 +99,6 @@ Ritorneremo su questo schema più volte, dato che esso è fondamentale per capire i dettagli del funzionamento dell'interfaccia dei \textit{file descriptor}. -\index{file!descriptor|)} - \begin{figure}[!htb] \centering \includegraphics[width=13cm]{img/procfile} @@ -109,6 +107,7 @@ capire i dettagli del funzionamento dell'interfaccia dei \textit{file \label{fig:file_proc_file} \end{figure} +\itindend{file~descriptor} \subsection{I file standard} @@ -121,7 +120,7 @@ stato chiuso nessuno in precedenza). In tutti i sistemi unix-like esiste una convenzione generale per cui ogni processo viene lanciato dalla shell con almeno tre file aperti. Questi, per -quanto appena detto, avranno come \index{file!descriptor} \textit{file +quanto appena detto, avranno come \itindex{file~descriptor} \textit{file descriptor} i valori 0, 1 e 2. Benché questa sia soltanto una convenzione, essa è seguita dalla gran parte delle applicazioni, e non aderirvi potrebbe portare a gravi problemi di interoperabilità. @@ -167,7 +166,7 @@ stesso \itindex{inode} inode). Nelle vecchie versioni di Unix (ed anche in Linux fino al kernel 2.0.x) il numero di file aperti era anche soggetto ad un limite massimo dato dalle dimensioni del vettore di puntatori con cui era realizzata la tabella dei file -descriptor dentro \struct{file\_struct}; questo limite intrinseco nei kernel +descriptor dentro \kstruct{files\_struct}; questo limite intrinseco nei kernel più recenti non sussiste più, dato che si è passati da un vettore ad una lista, ma restano i limiti imposti dall'amministratore (vedi sez.~\ref{sec:sys_limits}). @@ -191,7 +190,7 @@ usando direttamente le system call del kernel. La funzione \funcd{open} è la funzione fondamentale per accedere ai file, ed è quella che crea l'associazione fra un \itindex{pathname} \textit{pathname} ed -un \index{file!descriptor} file descriptor, il suo prototipo è: +un \itindex{file~descriptor} file descriptor, il suo prototipo è: \begin{functions} \headdecl{sys/types.h} \headdecl{sys/stat.h} @@ -475,7 +474,7 @@ descriptor ritorna disponibile; il suo prototipo è: \end{prototype} La chiusura di un file rilascia ogni blocco (il \textit{file locking} -\index{file!locking} è trattato in sez.~\ref{sec:file_locking}) che il +\itindex{file~locking} è trattato in sez.~\ref{sec:file_locking}) che il processo poteva avere acquisito su di esso; se \param{fd} è l'ultimo riferimento (di eventuali copie) ad un file aperto, tutte le risorse nella \itindex{file~table} \textit{file table} vengono rilasciate. Infine se il file @@ -917,7 +916,7 @@ problema, quando si andrà a scrivere le operazioni potranno mescolarsi in maniera imprevedibile. Il sistema però fornisce in alcuni casi la possibilità di eseguire alcune operazioni di scrittura in maniera coordinata anche senza utilizzare meccanismi di sincronizzazione più complessi (come il -\index{file!locking} \textit{file locking}, che esamineremo in +\itindex{file~locking} \textit{file locking}, che esamineremo in sez.~\ref{sec:file_locking}). Un caso tipico di necessità di accesso condiviso in scrittura è quello in cui @@ -992,7 +991,7 @@ valore tradizionale, usato da BSD, per l'update dei dati è ogni 30 secondi, ma in Linux il valore utilizzato è di 5 secondi; con le nuove versioni\footnote{a partire dal kernel 2.2.8} poi, è il kernel che si occupa direttamente di tutto quanto attraverso il demone interno \cmd{bdflush}, il cui comportamento -può essere controllato attraverso il file \procfile{/proc/sys/vm/bdflush} (per +può essere controllato attraverso il file \sysctlfile{vm/bdflush} (per il significato dei valori si può leggere la documentazione allegata al kernel in \file{Documentation/sysctl/vm.txt}). @@ -1376,7 +1375,7 @@ descriptor, che non riguardano la normale lettura e scrittura di dati, ma la gestione sia delle loro proprietà, che di tutta una serie di ulteriori funzionalità che il kernel può mettere a disposizione.\footnote{ad esempio si gestiscono con questa funzione varie modalità di I/O asincrono (vedi - sez.~\ref{sec:file_asyncronous_operation}) e il \index{file!locking} + sez.~\ref{sec:file_asyncronous_operation}) e il \itindex{file~locking} \textit{file locking} (vedi sez.~\ref{sec:file_locking}).} Per queste operazioni di manipolazione e di controllo delle varie proprietà e @@ -1498,7 +1497,7 @@ per \var{cmd} è riportata di seguito: (come vedremo in sez.~\ref{sec:file_asyncronous_io}).\footnote{i due comandi \const{F\_SETSIG} e \const{F\_GETSIG} sono una estensione specifica di Linux.} -\item[\const{F\_SETLEASE}] imposta o rimuove un \index{file!lease} +\item[\const{F\_SETLEASE}] imposta o rimuove un \itindex{file~lease} \textit{file lease}\footnote{questa è una nuova funzionalità, specifica di Linux, e presente solo a partire dai kernel della serie 2.4.x, in cui il processo che detiene un \textit{lease} su un file riceve una notifica @@ -1508,7 +1507,7 @@ per \var{cmd} è riportata di seguito: valore nullo in caso di successo o $-1$ in caso di errore. Questa funzionalità avanzata è trattata in dettaglio in sez.~\ref{sec:file_asyncronous_lease}. -\item[\const{F\_GETLEASE}] restituisce il tipo di \index{file!lease} +\item[\const{F\_GETLEASE}] restituisce il tipo di \itindex{file~lease} \textit{file lease} che il processo detiene nei confronti del file descriptor \var{fd} o $-1$ in caso di errore. Con questo comando il terzo argomento può essere omesso. Questa funzionalità avanzata è trattata in @@ -1528,7 +1527,7 @@ pertanto riprese più avanti quando affronteremo le problematiche ad esse relative. In particolare le tematiche relative all'I/O asincrono e ai vari meccanismi di notifica saranno trattate in maniera esaustiva in sez.~\ref{sec:file_asyncronous_access} mentre quelle relative al -\index{file!locking} \textit{file locking} saranno esaminate in +\itindex{file~locking} \textit{file locking} saranno esaminate in sez.~\ref{sec:file_locking}). L'uso di questa funzione con i socket verrà trattato in sez.~\ref{sec:sock_ctrl_func}.