X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=filestd.tex;h=ed954ac686b5bda6824a05d4b850492358674b6a;hp=ed3bce3da38cfec116ead48ff91f546538b97cb7;hb=31b26c13a4755032ccdca5acc99c18cbb7434218;hpb=f0a88aa3fbf538f45accfaf6bd039263a781b1d0 diff --git a/filestd.tex b/filestd.tex index ed3bce3..ed954ac 100644 --- a/filestd.tex +++ b/filestd.tex @@ -4,7 +4,7 @@ Esamineremo in questo capitolo l'interfaccia standard ANSI C per i file, quella che viene comunemente detta interfaccia degli \textit{stream}. Dopo una breve sezione introduttiva tratteremo le funzioni base per la -gestione dell'input/output, mentre tratteremo le caratteristiche più aanzate +gestione dell'input/output, mentre tratteremo le caratteristiche più avanzate dell'interfaccia nell'ultima sezione. @@ -36,9 +36,9 @@ I/O con i file descriptor, evidenziando come le prestazioni ottimali si ottengano quando il buffer dei dati ha la stessa dimensione dei blocchi del filesystem (il valore dato dal campo \var{st\_blksize} di \var{fstat}). -In questo caso se il porgrammatore non si cura di effettuare le operazioni in +In questo caso se il programmatore non si cura di effettuare le operazioni in blocchi di dimensioni adeguate, le prestazioni possono deteriorarsi in maniera -evidetne. L'interfaccia degli stream provvede da sola la gestione dei dettagli +evidente. L'interfaccia degli stream provvede da sola la gestione dei dettagli della bufferizzazione e dell'esecuzione delle operazioni di lettura e scrittura effettive in blocchi di dimensioni appropriate all'ottenimento della massima efficienza. @@ -98,7 +98,7 @@ tre stream sono definiti nell'header \file{stdio.h} e sono: Nelle \acr{glibc} \var{stdin}, \var{stdout} e \var{stderr} sono effettivamente tre variabili che possono essere usate come tutte le altre, ad esempio si può -effettuare una redirezione dell'ouput di un programma con il semplice codice: +effettuare una redirezione dell'output di un programma con il semplice codice: \begin{lstlisting}[labelstep=0,frame=,indent=1cm]{} fclose (stdout); stdout = fopen ("standard-output-file", "w"); @@ -110,13 +110,39 @@ usata \func{freopen}. \subsection{Le modalità di bufferizzazione} \label{sec:file_buffering} +La bufferizzazione è una delle caratteristiche principali della interfaccia +degli stream; lo scopo è quello di ridurre al minimo il numero di system call +(\func{read} o \func{write}) eseguite nelle operazioni di input/output. Questa +funzionalità è assicurata automaticamente dalla libreria, ma costituisce anche +una degli aspetti più comunemente fraintesi. + +I caratteri che vengono scritti su uno stream normalmente vengono accumulati e +poi trasmessi in blocco in maniera asincrona, e molto spesso lo stesso avviene +anche per la lettura (cioè dal file viene letto un blocco di dati). Se si sta +facendo dell'input/output interattivo però bisogna tenere presente le +caratteristiche con cui viene effettuata la bufferizzazione, pena il rischio +di non vedere apparire l'output o di ottenere degli effetti indesiderati nella +visualizzazione. + +Per questo motivo, la libreria definisce tre distinte modalità di +bufferizzazione, adatte a situazioni diverse, di cui occorre essere ben +consapevoli: +\begin{itemize} +\item \textit{unbuffered}: in questa modalità i caratteri non sono + bufferizzati e vengono trasmessi individualmente al file non appena + possibile (effettuando immediatamente una \func{write}). +\item \textit{line unbuffered}: in questo caso i caratteri vengono trasmessi + al file in blocco ogni volta che viene incontrato un carattere di + \textit{newline} (il carattere ASCII \verb|\n|). +\item +\end{itemize} \section{Funzioni base} \label{sec:file_ansi_base_func} Esamineremo in questa sezione le funzioni base dell'interfaccia degli stream, -analoghe a quelle di \secref{} per i file descriptor. In particolare vederemo +analoghe a quelle di \secref{} per i file descriptor. In particolare vedremo come aprire, leggere, scrivere e cambiare la posizione corrente in uno stream.