X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=filestd.tex;h=bbc7bc0ddf8fbece27978f3b4b85c4b606719fde;hp=0ea99952c1e5c8d92b012badc22243e5463123ce;hb=d9182aa2b7a2550b36969140fa8608aa58f64329;hpb=ccf26588d42ef932ab19587f8ca2c974a417bb49 diff --git a/filestd.tex b/filestd.tex index 0ea9995..bbc7bc0 100644 --- a/filestd.tex +++ b/filestd.tex @@ -126,19 +126,19 @@ riguarda l'aspetto della scrittura dei dati sul file. I caratteri che vengono scritti su uno stream normalmente vengono accumulati in un buffer e poi trasmessi in blocco in maniera asincrona rispetto alla -scrittura (quello che viene chiamato il \textit{flush} dei dati) tutte le -volte che il buffer viene riempito. Un comportamento analogo avviene anche in -lettura (cioè dal file viene letto un blocco di dati, anche se se ne sono -richiesti una quantità inferiore), ma la cosa ovviamente ha rilevanza -inferiore, dato che i dati letti sono sempre gli stessi; in caso di scrittura -invece, quando si ha un accesso contemporaneo allo stesso file (ad esempio da -parte di un altro processo) si potranno vedere solo le parti effettivamente -scritte, e non quelle ancora presenti nel buffer. +scrittura (quello che viene chiamato lo \textsl{scarico}, dall'ingelese +\textit{flush}, dei dati) tutte le volte che il buffer viene riempito. Un +comportamento analogo avviene anche in lettura (cioè dal file viene letto un +blocco di dati, anche se se ne sono richiesti una quantità inferiore), ma la +cosa ovviamente ha rilevanza inferiore, dato che i dati letti sono sempre gli +stessi; in caso di scrittura invece, quando si ha un accesso contemporaneo +allo stesso file (ad esempio da parte di un altro processo) si potranno vedere +solo le parti effettivamente scritte, e non quelle ancora presenti nel buffer. Allo stesso modo, se si sta facendo dell'input/output interattivo bisognerà -tenere presente le caratteristiche delle operazioni di \textit{flush} dei -dati, poiché non è detto che ad una scrittura sullo stream corrisponda una -immediata scrittura sul dispositivo. +tenere presente le caratteristiche delle operazioni di scarico dei dati, +poiché non è detto che ad una scrittura sullo stream corrisponda una immediata +scrittura sul dispositivo. Per rispondere ad esigenze diverse, lo standard definisce tre distinte modalità in cui può essere eseguita la bufferizzazione, delle quali occorre essere ben @@ -177,18 +177,18 @@ chiarimenti e attenzioni per quel che concerne il suo funzionamento. Come gi accennato nella descrizione, \emph{di norma} i dati vengono inviati al kernel alla ricezione di un carattere di a capo; questo non è vero in tutti i casi, infatti, dato che le dimensioni del buffer usato dalle librerie sono fisse, se -le si eccedono si può avere un \textit{flush} dei dati anche prima che sia -stato inviato un carattere di \textit{newline}. +le si eccedono si può avere uno scarico dei dati anche prima che sia stato +inviato un carattere di \textit{newline}. Un secondo punto da tenere presente, particolarmente quando si ha a che fare con I/O interattivo, è che quando si effettua una lettura su uno stream che comporta l'accesso al kernel\footnote{questo vuol dire sempre se lo stream da - cui si legge è in modalità \textit{unbuffered}} viene anche eseguito il -\textit{flush} di tutti i buffer degli stream in scrittura. + cui si legge è in modalità \textit{unbuffered}.} viene anche eseguito lo +scarico di tutti i buffer degli stream in scrittura. In \secref{sec:file_buffering_ctrl} vedremo come la libreria definisca delle -opportune funzioni per controllare le modalità di bufferizzazione ed il -\textit{flush} dei dati. +opportune funzioni per controllare le modalità di bufferizzazione e lo scarico +dei dati. @@ -207,7 +207,6 @@ corrente in uno stream. Le funzioni che permettono di aprire uno stream sono tre\footnote{\func{fopen} e \func{freopen} fanno parte dello standard ANSI C, \func{fdopen} è parte dello standard POSIX.1.}, i loro prototipi sono: - \begin{functions} \headdecl{stdio.h} \funcdecl{FILE * fopen(const char * path, const char *mode)} @@ -308,6 +307,10 @@ usare una delle funzioni \func{fseek}, \func{fsetpos} o \func{rewind}. Anche una operazione nominalmente nulla come \func{fseek(file, 0, SEEK\_CUR)} è sufficiente a garantire la sincronizzazione. +Una volta aperto lo stream, si può cambiare la modalità di bufferizzazione +(vedi \secref{sec:file_buffering_ctrl}) fintanto che non si è effettuato +alcuna operazione di I/O sul file. + Uno stream viene chiuso con la funzione \func{fclose} il cui prototipo è: \begin{prototype}{stdio.h}{int fclose(FILE * stream)} Chiude lo stream \param{stream}. @@ -318,6 +321,26 @@ Uno stream viene chiuso con la funzione \func{fclose} il cui prototipo funzione che è fallita (\func{close}, \func{write} o \func{fflush}). \end{prototype} +La funzione effettua uno scarico di tutti i dati presenti nei buffer di uscita +e scarta tutti i dati in ingresso, se era stato allocato un buffer per lo +stream questo verrà rilasciato. La funzione effettua lo scarico solo per i +dati presenti nei buffer in user space usati dalle \acr{glibc}; se si essere +sicuri che il kernel forzi la scrittura su disco occorrà effettuare . + +Linux supporta, come estensione implementata dalle \acr{glibc}, anche una +altra funzione, \func{fcloseall}, che serve a chiudere tutti i file, il suo +prototipo è: +\begin{prototype}{stdio.h}{int fcloseall(void)} + Chiude tutti gli stream. + + Restituisce 0 se non ci sono errori ed \macro{EOF} altrimenti. +\end{prototype} +la funzione esegue lo scarico dei dati bufferizzati in uscita e scarta quelli +in ingresso, chiudendo tutti i file. Questa funzione è provvista solo per i +casi di emergenza, quando si è verificato un errore ed il programma deve +essere abortito, ma si vuole compiere qualche altra operazione dopo aver +chiuso i file e prima di uscire (si ricordi quanto visto in +\secref{sec:proc_exit}). \subsection{Lettura e scrittura su uno stream} @@ -343,6 +366,34 @@ Uno stream viene chiuso con la funzione \func{fclose} il cui prototipo \section{Funzioni avanzate} \label{sec:file_stream_adv_func} +In questa sezione esamineremo le funzioni che permettono di controllare alcune +caratteristiche più particolari degli stream, come la lettura degli attributi, +le modalità di bufferizzazione, etc. + + +\subsection{Le funzioni di controllo} +\label{sec:file_stream_cntrl} + +Al contrario di quanto avviene con i file descriptor le librerie standard del +C non prevedono nessuna funzione come la \func{fcntl} per la lettura degli +attributi degli stream; le \acr{glibc} però supportano alcune estensioni +derivate da Solaris, che permettono di ottenere informazioni utili. + +In certi casi può essere necessario sapere se un certo stream è accessibile in +lettura o scrittura. In genere questa informazione non è disponibile, e si +deve ricordare come il file è stato aperto. La cosa può essere complessa se le +operazioni vengono effettuate un una subroutine, che a questo punto +necessiterà di informazioni aggiuntive rispetto al semplice puntatore allo +stream; questo può essere evitato con le due funzioni \func{\_\_freadable} e +\func{\_\_fwritable} i cui prototipi sono: + +\begin{functions} + \headdecl{stdio\_ext.h} + \funcdecl{int \_\_freadable (FILE * stream)} + \funcdecl{int \_\_fwritable(FILE * stream)} +\end{functions} + + \subsection{Il controllo della bufferizzazione} \label{sec:file_buffering_ctrl} @@ -363,11 +414,3 @@ stream; se non si \subsection{Efficienza} \label{sec:file_stream_efficiency} - - - - - - - -