X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=filedir.tex;h=cc4b004d72f53b73dd92bdabe46d9ceeba3f0700;hp=28326342d99d52478023e86cf421ff773acfae38;hb=e99034c22f44153d9260bd9075319a3804ab91a9;hpb=cd905cd37ac75847fdbfcc6fb4d2fd094dd808b7 diff --git a/filedir.tex b/filedir.tex index 2832634..cc4b004 100644 --- a/filedir.tex +++ b/filedir.tex @@ -381,7 +381,7 @@ stringa con un carattere nullo e la tronca alla dimensione specificata da \begin{figure}[htb] \centering - \includegraphics[width=7cm]{img/link_loop} + \includegraphics[width=9cm]{img/link_loop} \caption{Esempio di loop nel filesystem creato con un link simbolico.} \label{fig:file_link_loop} \end{figure} @@ -929,7 +929,7 @@ riservati per estensioni come tempi pi \footnotesize \centering \begin{minipage}[c]{15cm} - \begin{lstlisting}[labelstep=0,frame=,indent=1cm]{} + \begin{lstlisting}[labelstep=0]{}%,frame=,indent=1cm]{} struct stat { dev_t st_dev; /* device */ ino_t st_ino; /* inode */ @@ -953,9 +953,9 @@ struct stat { \label{fig:file_stat_struct} \end{figure} -Si noti come i vari membri della struttura siano specificati come tipi nativi -del sistema (di quelli definiti in \tabref{tab:xxx_sys_types}, e dichiarati in -\file{sys/types.h}). +Si noti come i vari membri della struttura siano specificati come tipi +primitivi del sistema (di quelli definiti in +\tabref{tab:intro_primitive_types}, e dichiarati in \file{sys/types.h}). \subsection{I tipi di file} @@ -1295,13 +1295,25 @@ Cambia i tempi di ultimo accesso e modifica dell'inode specificato da \end{errlist}} \end{prototype} -La struttura \var{utimebuf} usata da \func{utime} è definita come: -\begin{lstlisting}[labelstep=0,frame=,indent=1cm]{} +La funzione prende come argomento \param{times} una struttura \var{utimebuf}, +la cui definizione è riportata in \figref{fig:struct_utimebuf}, con la quale +si possono specificare i nuovi valori che si vogliono impostare per tempi. + +\begin{figure}[!htb] + \footnotesize \centering + \begin{minipage}[c]{15cm} + \begin{lstlisting}[labelstep=0]{}%,frame=,indent=1cm]{} struct utimbuf { time_t actime; /* access time */ time_t modtime; /* modification time */ }; -\end{lstlisting} + \end{lstlisting} + \end{minipage} + \normalsize + \caption{La struttura \type{utimbuf}, usata da \func{utime} per modificare i + tempi dei file.} + \label{fig:struct_utimebuf} +\end{figure} L'effetto della funzione e i privilegi necessari per eseguirla dipendono da cosa è l'argomento \param{times}; se è \macro{NULL} la funzione imposta il @@ -1314,9 +1326,9 @@ cambiamento di stato del file, che viene comunque cambiato dal kernel tutte le volte che si modifica l'inode (quindi anche alla chiamata di \func{utime}). Questo serve anche come misura di sicurezza per evitare che si possa modificare un file nascondendo completamente le proprie tracce. In realtà la -cosa resta possibile, se si è in grado di accedere al device, scrivendo -direttamente sul disco senza passare attraverso il filesystem, ma ovviamente -in questo modo la cosa è molto più complicata da realizzare. +cosa resta possibile, se si è in grado di accedere al file di dispositivo, +scrivendo direttamente sul disco senza passare attraverso il filesystem, ma +ovviamente in questo modo la cosa è molto più complicata da realizzare.