X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=filedir.tex;h=cbd718bdc7582cb4c0d1f567a5405e8aba1ac1bc;hp=db127ae9f548fb956646cdd02899dab01b1dc085;hb=63f75c2bcd061336dd717b197bff0198b5194837;hpb=ffde006b4b38517dd190c394b769c619d13174a5 diff --git a/filedir.tex b/filedir.tex index db127ae..cbd718b 100644 --- a/filedir.tex +++ b/filedir.tex @@ -22,10 +22,10 @@ le funzioni usate per gestirne i vari aspetti. \subsection{I permessi per l'accesso ai file} \label{sec:file_perm_overview} -Il controllo di accesso ai file in unix segue un modello abbastanza semplice, -ma adatto alla gran parte delle esigenze, in cui si dividono i permessi su tre -livelli. Si tenga conto poi che quanto diremo è vero solo per filesystem di -tipo unix, e non è detto che sia applicabile a un filesystem +Il controllo di accesso ai file in unix segue un modello abbastanza semplice +(ma adatto alla gran parte delle esigenze) in cui si dividono i permessi su +tre livelli. Si tenga conto poi che quanto diremo è vero solo per filesystem +di tipo unix, e non è detto che sia applicabile a un filesystem qualunque\footnote{ed infatti non è vero per il filesystem vfat di Windows, per il quale i permessi vengono assegnati in maniera fissa con un opzione in fase di montaggio}. Esistono inoltre estensioni che permettono di @@ -699,7 +699,7 @@ Dato che il valore numerico pu standard POSIX definisce un insieme di macro per verificare il tipo di files, queste vengono usate anche da Linux che supporta pure le estensioni per link simbolici e socket definite da BSD, l'elenco completo di tutte le macro -definite in GNU/Linux è riportato in \ntab: +definite in GNU/Linux è riportato in \ntab. \begin{table}[htb] \centering \footnotesize @@ -1356,7 +1356,7 @@ Un secondo punto da tenere presente anche ad un file che non esiste; ad esempio possiamo creare un file temporaneo nella nostra directory con un link del tipo: \begin{verbatim} -$ln -s /tmp/tmp_file temporaneo +$ ln -s /tmp/tmp_file temporaneo \end{verbatim}%$ ma anche se \file{/tmp/tmp\_file} non esiste. Aprendo in scrittura \file{temporaneo} questo verrà scritto; ma se cercassimo di accederlo in sola @@ -1420,6 +1420,9 @@ la funzione \texttt{opendir} apre uno di questi stream e la funzione parlavamo in \secref{sec:file_vfs}) in una opportuna struttura \texttt{struct dirent}. +(NdA Il resto va scritto!!! É noioso e lo farò più avanti). + + \subsection{La directory di lavoro} \label{sec:file_work_dir} @@ -1467,7 +1470,7 @@ Di questa funzione esiste una versione \texttt{char * getwd(char * buffer)} fatta per compatibilità all'indietro con BSD, che non consente di specificare la dimensione del buffer; esso deve essere allocato in precedenza ed avere una dimensione superiore a \texttt{PATH\_MAX} (di solito 256 bytes, vedi -\secref{sec:xxx_limits}; il problema è che in Linux non esiste una dimensione +\secref{sec:xxx_limits}); il problema è che in Linux non esiste una dimensione superiore per un pathname, per cui non è detto che il buffer sia sufficiente a contenere il nome del file, e questa è la ragione principale per cui questa funzione è deprecata.