X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=filedir.tex;h=8f64ac0fa656e4ab8e49d2a4cfc241ec00724d5e;hp=c5f46756d453a2f904c6ceff6389c33f7401d6b6;hb=66765a9be9a61085dd00abd92d99a24b23dc844b;hpb=8f0266fc964bcdf2aa8d7791a24f05a0eda77556 diff --git a/filedir.tex b/filedir.tex index c5f4675..8f64ac0 100644 --- a/filedir.tex +++ b/filedir.tex @@ -35,10 +35,10 @@ directory; l'albero viene appunto creato inserendo directory in altre directory. Il nome completo di file generico è composto da una serie di questi -\textsl{componenti} separati da una \texttt{/} (in linux più \texttt{/} +\textsl{componenti} separati da una \texttt{/} (in Linux più \texttt{/} consecutive sono considerate equivalenti ad una sola). Il nome completo di un file viene usualmente chiamato \textit{pathname}, e anche se il manuale della -glibc depreca questo nome (poichè genererebbe confusione, dato che con +glibc depreca questo nome (poiché genererebbe confusione, dato che con \textit{path} si indica anche un insieme di directory su cui effettuare una ricerca, come quello in cui si cercano i comandi) l'uso è ormai così comune che è senz'altro più chiaro dell'alternativa proposta. @@ -53,7 +53,7 @@ permessi devono consentire l'accesso. Se il pathname comincia per \texttt{/} la ricerca parte dalla directory radice del processo; questa, a meno di un \textit{chroot} (su cui torneremo in -seguito, vedi \secref{sec:proc_chroot}) è la stessa per tutti i processi ed +seguito, vedi \secref{sec:xxx_chroot}) è la stessa per tutti i processi ed equivale alla directory radice dell'albero (come descritto in \secref{sec:fileintr_overview}): in questo caso si parla di un pathname \textsl{assoluto}. Altrimenti la ricerca parte dalla directory corrente (su @@ -82,9 +82,9 @@ nel kernel) in \secref{sec:fileintr_vfs}. \subsection{Il funzionamento di un filesystem unix} \label{sec:filedir_filesystem} -Come già accennato in \secref{sec:fileintr_overview} linux (ed ogni unix in +Come già accennato in \secref{sec:fileintr_overview} Linux (ed ogni unix in generale) organizza i dati che tiene su disco attraverso l'uso di un -filesystem. Una delle caratteristiche di linux rispetto agli altri unix è +filesystem. Una delle caratteristiche di Linux rispetto agli altri unix è quella di poter supportare grazie al VFS una enorme quantità di filesystem diversi, ognuno dei quali ha una sua particolare struttura e funzionalità proprie; per questo non entreremo nei dettagli di un filesystem specifico, ma @@ -113,7 +113,7 @@ del tipo di quella esposta in \nfig. \caption{Organizzazione di un filesystem} \label{fig:filedir_filesys_detail} \end{figure} -da questa figura si evidenzano alcune caratteristiche su cui è bene porre +da questa figura si evidenziano alcune caratteristiche su cui è bene porre attenzione in quanto sono fondamentali per capire il funzionamento delle funzioni che manipolano i file e le directory su cui torneremo fra poco; in particolare è opportuno ricordare sempre che: @@ -188,7 +188,7 @@ particolare preferenza rispetto agli altri. Per aggiungere un nome ad un inode si utilizza la funzione \texttt{link}; si suole chiamare questo tipo di associazione un collegamento diretto (o -\textit{hard link}). Il prototipo della funzione e le sue caratteritiche +\textit{hard link}). Il prototipo della funzione e le sue caratteristiche principali, come risultano dalla man page, sono le seguenti: \begin{prototype}{unistd.h} {int link(const char * oldpath, const char * newpath)} @@ -238,7 +238,7 @@ richiamato in diverse directory. Per quanto dicevamo in \secref{sec:filedir_filesystem} la creazione del collegamento diretto è possibile solo se entrambi i pathname sono nello stesso -filesytem; inoltre il filesystem deve supportare i collegamenti diretti (non è +filesystem; inoltre il filesystem deve supportare i collegamenti diretti (non è il caso ad esempio del filesystem \texttt{vfat} di windows). La funzione opera sui file ordinari, come sugli altri oggetti del filesystem, @@ -247,7 +247,7 @@ un'altra directory, questo lo si fa perch dei circoli nel filesystem (vedi \secref{sec:filedir_symlink}) che molti programmi non sono in grado di gestire e la cui rimozione diventa estremamente complicata (in genere occorre far girare il programma \texttt{fsck} per -riparare il filesystem); data la sua pericolosità in linux questa +riparare il filesystem); data la sua pericolosità in Linux questa caratteristica è stata disabilitata, e la funzione restituisce l'errore \texttt{EPERM}. @@ -313,7 +313,7 @@ crash dei programmi; la tecnica \subsection{Le funzioni \texttt{remove} e \texttt{rename}} \label{sec:filedir_cre_canc} -Al contrario di quanto avviene con altri unix in linux non è possibile usare +Al contrario di quanto avviene con altri unix in Linux non è possibile usare \texttt{unlink} sulle directory, per cancellare una directory si può usare la funzione \texttt{rmdir} (vedi \secref{sec:filedir_dir_creat_rem}), oppure la funzione \texttt{remove}. Questa è la funzione prevista dallo standard ANSI C @@ -376,7 +376,7 @@ nuovo nome dopo che il vecchio Siccome la funzione \texttt{link} crea riferimenti agli inodes, essa può funzionare soltanto per file che risiedono sullo stesso filesystem, dato che in questo caso è garantita l'unicità dell'inode, e solo per un filesystem di -tipo unix. Inoltre in linux non è consentito eseguire un link diretto ad una +tipo unix. Inoltre in Linux non è consentito eseguire un link diretto ad una directory. Per ovviare a queste limitazioni i sistemi unix supportano un'altra forma di @@ -426,10 +426,10 @@ questa funzione \begin{prototype}{unistd.h} {int readlink(const char * path, char * buff, size\_t size)} - Legge il contnuto del link simbolico indicato da \texttt{path} nel buffer + Legge il contenuto del link simbolico indicato da \texttt{path} nel buffer \texttt{buff} di dimensione \texttt{size}. Non chiude la stringa con un carattere nullo e la tronca a \texttt{size} nel caso il buffer sia troppo - piccolo pe contenerla. + piccolo per contenerla. La funzione restituisce il numero di caratteri letti dentro \texttt{buff} o @@ -467,8 +467,8 @@ questa funzione \subsection{Le funzioni \texttt{chmod} e \texttt{fchmod}} \label{sec:filedir_chmod} -\subsection{Il flag \texttt{stiky}} -\label{sec:filedir_stiky} +\subsection{Il flag \texttt{sticky}} +\label{sec:filedir_sticky} \subsection{Le funzioni \texttt{chown}, \texttt{fchown} e \texttt{lchown}} \label{sec:filedir_chown} @@ -499,9 +499,9 @@ programma deve includere il file \texttt{sys/types.h}. \item \texttt{EACCESS} Non c'è il permesso di scrittura per la directory in cui si vuole inserire la nuova directory. - \item \texttt{EEXIST} Un file (o una directory) con quel nome essite di già. + \item \texttt{EEXIST} Un file (o una directory) con quel nome esiste di già. \item \texttt{EMLINK} La directory in cui si vuole creare la nuova directory - contiene troppi file. Sotto linux questo normalmente non avviene perchè il + contiene troppi file. Sotto Linux questo normalmente non avviene perché il filesystem standard consente la creazione di un numero di file maggiore di quelli che possono essere contenuti nell'hard-disk, ma potendo avere a che fare anche con filesystem di altri sistemi questo errore può presentarsi. @@ -516,7 +516,7 @@ programma deve includere il file \texttt{sys/types.h}. \subsection{Accesso alle directory} \label{sec:filedir_dir_read} -Benchè le directory siano oggetti del filesystem come tutti gli altri non ha +Benché le directory siano oggetti del filesystem come tutti gli altri non ha ovviamente senso aprirle come fossero dei file di dati. Può però essere utile poterne leggere il contenuto ad esempio per fare la lista dei file che esse contengono o ricerche sui medesimi. @@ -555,7 +555,7 @@ corrente. specificare un puntatore nullo come \textit{buffer}, nel qual caso la stringa sarà allocata automaticamente per una dimensione pari a \texttt{size} qualora questa sia diversa da zero, o della lunghezza esatta - del pathname altrimenti. In questo caso si deve ricordare di disallocara la + del pathname altrimenti. In questo caso si deve ricordare di disallocare la stringa una volta cessato il suo utilizzo. La funzione restituisce il puntatore \texttt{buffer} se riesce, @@ -566,7 +566,7 @@ corrente. è nullo. \item \texttt{ERANGE} L'argomento \texttt{size} è più piccolo della lunghezza del pathname. - \item \texttt{EACCES} Manca il permesso di lettura o di ricerca su uno dei + \item \texttt{EACCESS} Manca il permesso di lettura o di ricerca su uno dei componenti del pathname (cioè su una delle directory superiori alla corrente). \end{errlist} @@ -575,8 +575,8 @@ corrente. Di questa funzione esiste una versione \texttt{char * getwd(char * buffer)} fatta per compatibilità all'indietro con BSD, che non consente di specificare la dimensione del buffer; esso deve essere allocato in precedenza ed avere una -dimensione superiore a \texttt{PATH\_MAX} (di solito 256 byters, vedi -\secref{sec:xxx_limits}; il problema è che in linux non esiste una dimensione +dimensione superiore a \texttt{PATH\_MAX} (di solito 256 bytes, vedi +\secref{sec:xxx_limits}; il problema è che in Linux non esiste una dimensione superiore per un pathname, per cui non è detto che il buffer sia sufficiente a contenere il nome del file, e questa è la ragione principale per cui questa funzione è deprecata. @@ -594,7 +594,7 @@ per cambiare directory di lavoro. \begin{prototype}{unistd.h}{int chdir (const char * pathname)} Come dice il nome (che significa \textit{change directory}) questa funzione - serve a cambiare la directory di lavoro a quella speficata dal pathname + serve a cambiare la directory di lavoro a quella specificata dal pathname contenuto nella stringa \texttt{pathname}. \end{prototype}