X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=filedir.tex;h=461bcacb47675dc6acad30db75d0c61558eee390;hp=8e93228a4e386834ce53df2f883d5aaa566ebf41;hb=4a64ffb309155737e851268a29e4217987a9c15e;hpb=e14c16e9341a6baa99b5e93f733150ba72dfce96 diff --git a/filedir.tex b/filedir.tex index 8e93228..461bcac 100644 --- a/filedir.tex +++ b/filedir.tex @@ -2162,7 +2162,7 @@ definizione è riportata in fig.~\ref{fig:sys_timespec_struct}. Come per le precedenti funzioni il primo elemento di \param{times} indica il tempo di ultimo accesso ed il secondo quello di ultima modifica, e se si usa -il valore \const{NULL} verrà impostato il tempo corrente sia per l'ultimo +il valore \val{NULL} verrà impostato il tempo corrente sia per l'ultimo accesso che per l'ultima modifica. Nei singoli elementi di \param{times} si possono inoltre utilizzare due valori speciali per il campo \var{tv\_nsec}: con \const{UTIME\_NOW} si richiede l'uso del tempo corrente, mentre con @@ -3605,7 +3605,7 @@ queste funzioni che prendiamo in esame è \funcd{acl\_init}, il cui prototipo Inizializza un'area di lavoro per una ACL di \param{count} voci. \bodydesc{La funzione restituisce un puntatore all'area di lavoro in caso di - successo e \const{NULL} in caso di errore, nel qual caso \var{errno} + successo e \val{NULL} in caso di errore, nel qual caso \var{errno} assumerà uno dei valori: \begin{errlist} \item[\errcode{EINVAL}] il valore di \param{count} è negativo. @@ -3878,7 +3878,7 @@ rappresentazione testuale della ACL, il suo prototipo è: Produce la rappresentazione testuale di una ACL. \bodydesc{La funzione restituisce il puntatore ad una stringa con la - rappresentazione testuale della ACL in caso di successo e \code{NULL} in + rappresentazione testuale della ACL in caso di successo e \val{NULL} in caso di errore, nel qual caso \var{errno} assumerà uno dei valori: \begin{errlist} \item[\errcode{ENOMEM}] non c'è memoria sufficiente per allocare i dati. @@ -4618,7 +4618,7 @@ Con questo supporto e con le ulteriori modifiche introdotte con il kernel 2.6.25 il meccanismo delle \textit{capabilities} è stato totalmente rivoluzionato, rendendolo più aderente alle intenzioni originali dello standard POSIX, rimuovendo il significato che fino ad allora aveva avuto la -capacità \macro{CAP\_SETPCAP} e cambiando le modalità di funzionamento del +capacità \const{CAP\_SETPCAP} e cambiando le modalità di funzionamento del cosiddetto \itindex{capabilities~bounding~set} \textit{capabilities bounding set}. Ulteriori modifiche sono state apportate con il kernel 2.6.26 per consentire la rimozione non ripristinabile dei privilegi di @@ -4674,7 +4674,7 @@ altri tre insiemi associabili a ciascun file.\footnote{la realizzazione viene eseguita con l'uso di uno specifico attributo esteso, \texttt{security.capability}, la cui modifica è riservata, (come illustrato in sez.~\ref{sec:file_xattr}) ai processi dotato della capacità - \macro{CAP\_SYS\_ADMIN}.} Le \textit{file capabilities} hanno effetto + \const{CAP\_SYS\_ADMIN}.} Le \textit{file capabilities} hanno effetto soltanto quando il file che le porta viene eseguito come programma con una \func{exec}, e forniscono un meccanismo che consente l'esecuzione dello stesso con maggiori privilegi; in sostanza sono una sorta di estensione del @@ -5097,8 +5097,8 @@ che è opportuno dettagliare maggiormente. introdotta dal kernel 2.6.38 come capacità separata da \const{CAP\_SYS\_ADMIN}.\\ \const{CAP\_WAKE\_ALARM}& La capacità di usare i timer di tipo - \macro{CLOCK\_BOOTTIME\_ALARM} e - \macro{CLOCK\_REALTIME\_ALARM}, vedi + \const{CLOCK\_BOOTTIME\_ALARM} e + \const{CLOCK\_REALTIME\_ALARM}, vedi sez.~\ref{sec:sig_timer_adv} (dal kernel 3.0).\\ \hline \end{tabular} @@ -5161,17 +5161,20 @@ Una terza \textit{capability} con vasto campo di applicazione è \const{CAP\_SYS\_ADMIN}, che copre una serie di operazioni amministrative, come impostare le quote disco (vedi sez.\ref{sec:disk_quota}), attivare e disattivare la swap, montare, rimontare e smontare filesystem (vedi -sez.~\ref{sec:sys_file_config}), effettuare operazioni di controllo sugli -oggetti dell'IPC di SysV (vedi sez.~\ref{sec:ipc_sysv}), operare sugli -attributi estesi di classe \texttt{security} o \texttt{trusted} (vedi -sez.~\ref{sec:file_xattr}), specificare un user-ID arbitrario nella -trasmissione delle credenziali dei socket (vedi sez.~\ref{sec:socket_xxx}), -assegnare classi privilegiate per lo scheduling dell'I/O (vedi +sez.~\ref{sec:sys_file_config}), effettuare operazioni di controllo su +qualunque oggetto dell'IPC di SysV (vedi sez.~\ref{sec:ipc_sysv}), operare +sugli attributi estesi dei file di classe \texttt{security} o \texttt{trusted} +(vedi sez.~\ref{sec:file_xattr}), specificare un \textit{user-ID} arbitrario +nella trasmissione delle credenziali dei socket (vedi +sez.~\ref{sec:socket_credential_xxx}), assegnare classi privilegiate +(\const{IOPRIO\_CLASS\_RT} e prima del kernel 2.6.25 anche +\const{IOPRIO\_CLASS\_IDLE}) per lo scheduling dell'I/O (vedi sez.~\ref{sec:io_priority}), superare il limite di sistema sul numero massimo di file aperti,\footnote{quello indicato da \procfile{/proc/sys/fs/file-max}.} effettuare operazioni privilegiate sulle chiavi mantenute dal kernel (vedi -sez.~\ref{sec:io_priority}), usare la funzione \func{lookup\_dcookie}, usare -\const{CLONE\_NEWNS} con \func{unshare}, (vedi sez.~\ref{sec:process_clone}). +sez.~\ref{sec:keyctl_management}), usare la funzione \func{lookup\_dcookie}, +usare \const{CLONE\_NEWNS} con \func{unshare}, (vedi +sez.~\ref{sec:process_clone}). Originariamente \const{CAP\_SYS\_NICE} riguardava soltanto la capacità di aumentare le priorità di esecuzione dei processi, come la diminuzione del @@ -5189,13 +5192,10 @@ possibilità di superare i limiti imposti sulle risorse di sistema, come usare lo spazio disco riservato all'amministratore sui filesystem che lo supportano, usare la funzione \func{ioctl} per controllare il \textit{journaling} sul filesystem \acr{ext3}, non subire le quote disco, aumentare i limiti sulle -risorse (vedi sez.~\ref{sec:sys_resource_limit}) e sulle dimensioni dei -messaggi delle code del SysV IPC (vedi sez.~\ref{sec:ipc_sysv_mq}). +risorse di un processo (vedi sez.~\ref{sec:sys_resource_limit}) e quelle sul +numero di processi, ed i limiti sulle dimensioni dei messaggi delle code del +SysV IPC (vedi sez.~\ref{sec:ipc_sysv_mq}). -Questo modo di intendere ... da fare ... per cui -a partire dal 2.6.24/5 è divenuta quella di impostare una capacità del -\textit{bounding set} nelle proprie \textit{inheritable} o rimuoverla dal -\textit{bounding set} stesso. Per la gestione delle \textit{capabilities} il kernel mette a disposizione due funzioni che permettono rispettivamente di leggere ed impostare i valori dei @@ -5231,21 +5231,22 @@ loro rispettivi prototipi sono: Queste due funzioni prendono come argomenti due tipi di dati dedicati, definiti come puntatori a due strutture specifiche di Linux, illustrate in -fig.~\ref{fig:cap_kernel_struct}. Per poterle utilizzare occorre anche -cancellare la macro \macro{\_POSIX\_SOURCE}.\footnote{per farlo occorre - utilizzare la direttiva di preprocessore \direct{undef}; si dovrà cioè - inserire una istruzione \texttt{\#undef \_POSIX\_SOURCE} prima di includere - \texttt{sys/capability.h}.} Si tenga presente che le strutture di -fig.~\ref{fig:cap_kernel_struct}, come i prototipi delle due funzioni -\func{capget} e \func{capset}, sono soggette ad essere modificate con il -cambiamento del kernel (in particolare i tipi di dati delle strutture) ed -anche se finora l'interfaccia è risultata stabile, non c'è nessuna -assicurazione che questa venga mantenuta.\footnote{anzi, visto lo scarso - utilizzo di questa funzionalità ci sono state varie discussioni fra gli - sviluppatori del kernel relative all'eliminarla o al modificarla - radicalmente.} Pertanto se si vogliono scrivere programmi portabili che -possano essere eseguiti su qualunque versione del kernel è opportuno -utilizzare le interfacce di alto livello. +fig.~\ref{fig:cap_kernel_struct}. Per un certo periodo di tempo era anche +indicato che per poterle utilizzare fosse necessario che la macro +\macro{\_POSIX\_SOURCE} risultasse non definita (ed era richiesto di inserire +una istruzione \texttt{\#undef \_POSIX\_SOURCE} prima di includere +\texttt{sys/capability.h}) requisito che non risulta più presente.\footnote{e + non è chiaro neanche quanto sia mai stato davvero necessario.} + +Si tenga presente che le strutture di fig.~\ref{fig:cap_kernel_struct}, come i +prototipi delle due funzioni \func{capget} e \func{capset}, sono soggette ad +essere modificate con il cambiamento del kernel (in particolare i tipi di dati +delle strutture) ed anche se finora l'interfaccia è risultata stabile, non c'è +nessuna assicurazione che questa venga mantenuta,\footnote{viene però + garantito che le vecchie funzioni continuino a funzionare.} Pertanto se si +vogliono scrivere programmi portabili che possano essere eseguiti senza +modifiche o adeguamenti su qualunque versione del kernel è opportuno +utilizzare le interfacce di alto livello che vedremo più avanti. \begin{figure}[!htb] \footnotesize @@ -5261,15 +5262,26 @@ utilizzare le interfacce di alto livello. \end{figure} La struttura a cui deve puntare l'argomento \param{hdrp} serve ad indicare, -tramite il campo \var{pid}, il processo del quale si vogliono leggere o -modificare le \textit{capabilities}. Il campo \var{version} deve essere -impostato al valore della versione delle usata dal kernel (quello indicato -dalla costante \const{\_LINUX\_CAPABILITY\_VERSION} di +tramite il campo \var{pid}, il PID del processo del quale si vogliono leggere +o modificare le \textit{capabilities}. Con \func{capset} questo, se si usano +le \textit{file capabilities}, può essere solo 0 o PID del processo chiamante, +che sono equivalenti. Il campo \var{version} deve essere impostato al valore +della versione delle stesse usata dal kernel (quello indicato da una delle +costanti \texttt{\_LINUX\_CAPABILITY\_VERSION\_n} di fig.~\ref{fig:cap_kernel_struct}) altrimenti le funzioni ritorneranno con un errore di \errcode{EINVAL}, restituendo nel campo stesso il valore corretto -della versione in uso. La struttura a cui deve puntare l'argomento -\param{datap} invece conterrà i valori letti o da impostare per i tre insiemi -delle capacità del processo. +della versione in uso. La versione due è comunque deprecata e non deve essere +usata (il kernel stamperà un avviso). I valori delle \textit{capabilities} +devono essere passati come maschere binarie;\footnote{e si tenga presente che + i valori di tab.~\ref{tab:proc_capabilities} non possono essere combinati + direttamente, indicando il numero progressivo del bit associato alla + relativa capacità.} con l'introduzione delle \textit{capabilities} a 64 bit +inoltre il puntatore \param{datap} non può essere più considerato come +relativo ad una singola struttura, ma ad un vettore di due +strutture.\footnote{è questo cambio di significato che ha portato a deprecare + la versione 2, che con \func{capget} poteva portare ad un buffer overflow + per vecchie applicazioni che continuavano a considerare \param{datap} come + puntatore ad una singola struttura.} Dato che le precedenti funzioni, oltre ad essere specifiche di Linux, non garantiscono la stabilità nell'interfaccia, è sempre opportuno effettuare la @@ -5303,14 +5315,14 @@ relativi dati. La funzione è \funcd{cap\_init} ed il suo prototipo è: Crea ed inizializza un \textit{capability state}. \bodydesc{La funzione ritorna un valore non nullo in caso di successo e - \macro{NULL} in caso di errore, nel qual caso \var{errno} assumerà il + \val{NULL} in caso di errore, nel qual caso \var{errno} assumerà il valore \errval{ENOMEM}. } \end{functions} La funzione restituisce il puntatore \type{cap\_t} ad uno stato inizializzato con tutte le \textit{capabilities} azzerate. In caso di errore (cioè quando -non c'è memoria sufficiente ad allocare i dati) viene restituito \macro{NULL} +non c'è memoria sufficiente ad allocare i dati) viene restituito \val{NULL} ed \var{errno} viene impostata a \errval{ENOMEM}. La memoria necessaria a mantenere i dati viene automaticamente allocata da \func{cap\_init}, ma dovrà essere disallocata esplicitamente quando non è più necessaria utilizzando, per @@ -5332,10 +5344,10 @@ della libreria sia per un \textit{capability state}, nel qual caso l'argomento dovrà essere un dato di tipo \type{cap\_t}, che per una descrizione testuale dello stesso,\footnote{cioè quanto ottenuto tramite la funzione \func{cap\_to\_text}.} nel qual caso l'argomento dovrà essere un dato di -tipo \texttt{char *}. Per questo l'argomento \param{obj\_d} è dichiarato come -\texttt{void *} e deve sempre corrispondere ad un puntatore ottenuto tramite -le altre funzioni della libreria, altrimenti la funzione fallirà con un errore -di \errval{EINVAL}. +tipo \texttt{char *}. Per questo motivo l'argomento \param{obj\_d} è +dichiarato come \texttt{void *} e deve sempre corrispondere ad un puntatore +ottenuto tramite le altre funzioni della libreria, altrimenti la funzione +fallirà con un errore di \errval{EINVAL}. Infine si può creare una copia di un \textit{capability state} ottenuto in precedenza tramite la funzione \funcd{cap\_dup}, il cui prototipo è: @@ -5346,7 +5358,7 @@ precedenza tramite la funzione \funcd{cap\_dup}, il cui prototipo è: Duplica un \textit{capability state} restituendone una copia. \bodydesc{La funzione ritorna un valore non nullo in caso di successo e - \macro{NULL} in caso di errore, nel qual caso \var{errno} potrà assumere i + \val{NULL} in caso di errore, nel qual caso \var{errno} potrà assumere i valori \errval{ENOMEM} o \errval{EINVAL}. } \end{functions} @@ -5380,11 +5392,81 @@ La funzione si limita ad azzerare tutte le \textit{capabilities} presenti nel restituendo uno stato \textsl{vuoto}, analogo a quello che si ottiene nella creazione con \func{cap\_init}. -Per la gestione dei valori delle \textit{capabilities} presenti in un -\textit{capability state} l'interfaccia prevede due funzioni, +\begin{table}[htb] + \centering + \footnotesize + \begin{tabular}[c]{|l|l|} + \hline + \textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\ + \hline + \hline + \const{CAP\_EFFECTIVE} & Capacità dell'insieme \textsl{effettivo}.\\ + \const{CAP\_PERMITTED} & Capacità dell'insieme \textsl{permesso}.\\ + \const{CAP\_INHERITABLE}& Capacità dell'insieme \textsl{ereditabile}.\\ + \hline + \end{tabular} + \caption{Valori possibili per il tipo di dato \type{cap\_flag\_t} che + identifica gli insiemi delle \textit{capabilities}.} + \label{tab:cap_set_identifier} +\end{table} + +Una variante di \func{cap\_clear} è \funcd{cap\_clear\_flag} che cancella da +un \textit{capability state} tutte le \textit{capabilities} di un certo +insieme fra quelli di pag.~\pageref{sec:capabilities_set}, il suo prototipo +è: +\begin{functions} + \headdecl{sys/capability.h} + + \funcdecl{int cap\_clear\_flag(cap\_t cap\_p, cap\_flag\_t flag)} + + Cancella dal \textit{capability state} \param{cap\_p} tutte le + \textit{capabilities} dell'insieme \param{flag}. + + \bodydesc{La funzione ritorna 0 in caso di successo e $-1$ in caso di + errore, nel qual caso \var{errno} assumerà il valore \errval{EINVAL}. } +\end{functions} + +La funzione richiede che si indichi quale degli insiemi si intente cancellare +con l'argomento \param{flag}. Questo deve essere specificato con una variabile +di tipo \type{cap\_flag\_t} che può assumere esclusivamente\footnote{si tratta + in effetti di un tipo enumerato, come si può verificare dalla sua + definizione che si trova in \texttt{/usr/include/sys/capability.h}.} uno dei +valori illustrati in tab.~\ref{tab:cap_set_identifier}. + +Si possono inoltre confrontare in maniera diretta due \textit{capability + state} con la funzione \funcd{cap\_compare}; il suo prototipo è: +\begin{functions} + \headdecl{sys/capability.h} + \funcdecl{int cap\_compare(cap\_t cap\_a, cap\_t cap\_b)} + + Confronta due \textit{capability state}. + + \bodydesc{La funzione ritorna 0 se i \textit{capability state} sono identici + ed un valore positivo se differiscono, non sono previsti errori.} +\end{functions} + +La funzione esegue un confronto fra i due \textit{capability state} passati +come argomenti e ritorna in un valore intero il risultato, questo è nullo se +sono identici o positivo se vi sono delle differenze. Il valore di ritorno +della funzione consente inoltre di per ottenere ulteriori informazioni su +quali sono gli insiemi di \textit{capabilities} che risultano differenti. Per +questo si può infatti usare la apposita macro \macro{CAP\_DIFFERS}: +\begin{functions} + \funcdecl{int CAP\_DIFFERS(value, flag)} Controlla lo stato di eventuali + differenze delle \textit{capabilities} nell'insieme \texttt{flag}. +\end{functions} + +La macro che richiede si passi nell'argomento \texttt{value} il risultato +della funzione \func{cap\_compare} e in \texttt{flag} l'indicazione (coi +valori di tab.~\ref{tab:cap_set_identifier}) dell'insieme che si intende +controllare; restituirà un valore diverso da zero se le differenze rilevate da +\func{cap\_compare} sono presenti nell'insieme indicato. + +Per la gestione dei singoli valori delle \textit{capabilities} presenti in un +\textit{capability state} l'interfaccia prevede due funzioni specifiche, \funcd{cap\_get\_flag} e \funcd{cap\_set\_flag}, che permettono -rispettivamente di leggere o impostare il valore di un flag delle -\textit{capabilities}; i rispettivi prototipi sono: +rispettivamente di leggere o impostare il valore di una capacità all'interno +in uno dei tre insiemi già citati; i rispettivi prototipi sono: \begin{functions} \headdecl{sys/capability.h} @@ -5403,41 +5485,18 @@ rispettivamente di leggere o impostare il valore di un flag delle In entrambe le funzioni l'argomento \param{cap\_p} indica il puntatore al \textit{capability state} su cui operare, mentre l'argomento \param{flag} -indica su quale dei tre insiemi illustrati a -pag.~\pageref{sec:capabilities_set} si intende operare. Questi devono essere -specificati con una variabile di tipo \type{cap\_flag\_t} che può assumere -esclusivamente\footnote{si tratta in effetti di un tipo enumerato, come si può - verificare dalla sua definizione che si trova in - \texttt{/usr/include/sys/capability.h}.} uno dei valori illustrati in +indica su quale dei tre insiemi si intende operare, sempre con i valori di tab.~\ref{tab:cap_set_identifier}. -\begin{table}[htb] - \centering - \footnotesize - \begin{tabular}[c]{|l|l|} - \hline - \textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\ - \hline - \hline - \const{CAP\_EFFECTIVE} & Capacità dell'insieme \textsl{effettivo}.\\ - \const{CAP\_PERMITTED} & Capacità dell'insieme \textsl{permesso}.\\ - \const{CAP\_INHERITABLE}& Capacità dell'insieme \textsl{ereditabile}.\\ - \hline - \end{tabular} - \caption{Valori possibili per il tipo di dato \type{cap\_flag\_t} che - identifica gli insiemi delle \textit{capabilities}.} - \label{tab:cap_set_identifier} -\end{table} - La capacità che si intende controllare o impostare invece deve essere specificata attraverso una variabile di tipo \type{cap\_value\_t}, che può prendere come valore uno qualunque di quelli riportati in tab.~\ref{tab:proc_capabilities}, in questo caso però non è possibile combinare diversi valori in una maschera binaria, una variabile di tipo -\type{cap\_value\_t} deve indicare una sola capacità.\footnote{nel file di - header citato nella nota precedente il tipo \type{cap\_value\_t} è definito - come \ctyp{int}, ma i valori validi sono soltanto quelli di - tab.~\ref{tab:proc_capabilities}.} +\type{cap\_value\_t} può indicare una sola capacità.\footnote{in + \texttt{sys/capability.h} il tipo \type{cap\_value\_t} è definito come + \ctyp{int}, ma i valori validi sono soltanto quelli di + tab.~\ref{tab:proc_capabilities}.} Infine lo stato di una capacità è descritto ad una variabile di tipo \type{cap\_flag\_value\_t}, che a sua volta può assumere soltanto @@ -5463,19 +5522,26 @@ tab.~\ref{tab:cap_value_type}. La funzione \func{cap\_get\_flag} legge lo stato della capacità indicata dall'argomento \param{cap} all'interno dell'insieme indicato dall'argomento -\param{flag} e ne restituisce il valore nella variabile posta all'indirizzo -puntato dall'argomento \param{value\_p}; è possibile cioè leggere soltanto uno -stato di una capacità alla volta. +\param{flag} lo restituisce nella variabile puntata +dall'argomento \param{value\_p}. Questa deve essere di tipo +\type{cap\_flag\_value\_t} ed assumerà uno dei valori di +tab.~\ref{tab:cap_value_type}. La funzione consente pertanto di leggere solo +lo stato di una capacità alla volta. La funzione \func{cap\_set\_flag} può invece impostare in una sola chiamata -più \textit{capabilities}, anche se solo all'interno dello stesso insieme. Per -questo motivo essa prende un vettore di valori di tipo \type{cap\_value\_t} -nell'argomento \param{caps}, la cui dimensione viene specificata dall'argomento -\param{ncap}. Il tipo di impostazione da eseguire (cancellazione o -impostazione) viene indicato dall'argomento \param{value}. - -Per la visualizzazione dello stato delle \textit{capabilities} l'interfaccia -prevede una funzione apposita, \funcd{cap\_to\_text}, il cui prototipo è: +più \textit{capabilities}, anche se solo all'interno dello stesso insieme ed +allo stesso valore. Per questo motivo essa prende un vettore di valori di tipo +\type{cap\_value\_t} nell'argomento \param{caps}, la cui dimensione viene +specificata dall'argomento \param{ncap}. Il tipo di impostazione da eseguire +(cancellazione o impostazione) per le capacità elencate in \param{caps} viene +indicato dall'argomento \param{value} sempre con i valori di +tab.~\ref{tab:cap_value_type}. + +Per semplificare la gestione delle \textit{capabilities} l'interfaccia prevede +che sia possibile utilizzare anche una rappresentazione testuale del contenuto +di un \textit{capability state} e fornisce le opportune funzioni di gestione; +la prima di queste, che consente di ottenere la rappresentazione testuale, è +\funcd{cap\_to\_text}, il cui prototipo è: \begin{functions} \headdecl{sys/capability.h} @@ -5491,17 +5557,64 @@ prevede una funzione apposita, \funcd{cap\_to\_text}, il cui prototipo è: \end{functions} La funzione ritorna l'indirizzo di una stringa contente la descrizione -testuale del contenuto del \textit{capabilities state} \param{caps} passato -come argomento, e, qualora l'argomento \param{length\_p} sia diverso da -\val{NULL}, restituisce nella variabile intera da questo puntata la lunghezza -della stringa. La stringa restituita viene allocata automaticamente dalla -funzione e pertanto dovrà essere liberata con \func{cap\_free}. +testuale del contenuto del \textit{capability state} \param{caps} passato come +argomento, e, qualora l'argomento \param{length\_p} sia diverso da \val{NULL}, +restituisce nella variabile intera da questo puntata la lunghezza della +stringa. La stringa restituita viene allocata automaticamente dalla funzione e +pertanto dovrà essere liberata con \func{cap\_free}. + +La rappresentazione testuale, che viene usata anche di programmi di gestione a +riga di comando, prevede che lo stato venga rappresentato con una stringa di +testo composta da una serie di proposizioni separate da spazi, ciascuna delle +quali specifica una operazione da eseguire per creare lo stato finale. Nella +rappresentazione si fa sempre conto di partire da uno stato in cui tutti gli +insiemi sono vuoti e si provvede a impostarne i contenuti. + +Ciascuna proposizione è nella forma di un elenco di capacità, espresso con i +nomi di tab.~\ref{tab:proc_capabilities} separati da virgole, seguito da un +operatore, e dall'indicazione degli insiemi a cui l'operazione si applica. I +nomi delle capacità possono essere scritti sia maiuscoli che minuscoli, viene +inoltre riconosciuto il nome speciale \texttt{all} che è equivalmente a +scrivere la lista completa. Gli insiemi sono identificati dalle tre lettere +iniziali: ``\texttt{p}'' per il \textit{permitted}, ``\texttt{i}'' per +l'\textit{inheritable} ed ``\texttt{e}'' per l'\textit{effective} che devono +essere sempre minuscole e se ne può indicare più di uno. + +Gli operatori possibili sono solo tre: ``\texttt{+}'' che aggiunge le capacità +elencate agli insiemi indicati, ``\texttt{-}'' che le toglie e ``\texttt{=}'' +che le assegna esattamente. I primi due richiedono che sia sempre indicato sia +un elenco di capacità che gli insiemi a cui esse devono applicarsi, e +rispettivamente attiveranno o disattiveranno le capacità elencate nell'insieme +o negli insiemi specificati, ignorando tutto il resto. I due operatori possono +anche essere combinati nella stessa proposizione, per aggiungere e togliere le +capacità dell'elenco da insiemi diversi. + +La assegnazione si applica invece su tutti gli insiemi allo stesso tempo, +pertanto l'uso di ``\texttt{=}'' è equivalente alla cancellazione preventiva +di tutte le capacità ed alla impostazione di quelle elencate negli insiemi +specificati, pertanto in genere lo si usa una sola volta all'inizio della +stringa. In tal caso l'elenco delle capacità può non essere indicato e viene +assunto che si stia facendo riferimento a tutte quante senza doverlo scrivere +esplicitamente. + +Come esempi avremo allora che un processo non privilegiato di un utente, che +non ha nessuna capacità attiva, avrà una rappresentazione nella forma +``\texttt{=}'' che corrisponde al fatto che nessuna capacità viene assegnata a +nessun insieme (vale la cancellazione preventiva), mentre un processo con +privilegi di amministratore avrà una rappresentazione nella forma +``\texttt{=ep}'' in cui tutte le capacità vengono assegnati agli insiemi +\textit{permitted} ed \textit{effective} (l' \textit{inheritable} è ignorato +in quanto per le regole viste a pag.~\ref{sec:capability-uid-transition} le +capacità verranno attivate attraverso una \func{exec}). Infine, come esempio +meno banale, otterremo per \texttt{init} una rappresentazione nella forma +``\texttt{=ep cap\_setpcap-e}'' dato che come accennato tradizionalmente +\const{CAP\_SETPCAP} è sempre stata rimossa da detto processo. Fin quei abbiamo trattato solo le funzioni di servizio relative alla -manipolazione dei \textit{capabilities state}; l'interfaccia di gestione -prevede però anche le funzioni per la gestione delle \textit{capabilities} -stesse. La prima di queste è \funcd{cap\_get\_proc} che consente la lettura -delle \textit{capabilities} del processo corrente, il suo prototipo è: +manipolazione dei \textit{capability state}; l'interfaccia di gestione prevede +però anche le funzioni per la gestione delle \textit{capabilities} stesse. La +prima di queste è \funcd{cap\_get\_proc} che consente la lettura delle +\textit{capabilities} del processo corrente, il suo prototipo è: \begin{functions} \headdecl{sys/capability.h} @@ -5515,7 +5628,7 @@ delle \textit{capabilities} del processo corrente, il suo prototipo è: La funzione legge il valore delle \textit{capabilities} associate al processo da cui viene invocata, restituendo il risultato tramite il puntatore ad un -\textit{capabilities state} contenente tutti i dati che provvede ad allocare +\textit{capability state} contenente tutti i dati che provvede ad allocare autonomamente e che di nuovo occorrerà liberare con \func{cap\_free} quando non sarà più utilizzato. @@ -5539,8 +5652,8 @@ prototipo\footnote{su alcune pagine di manuale la funzione è descritta con un %TODO controllare e correggere i codici di errore!!! La funzione legge il valore delle \textit{capabilities} del processo indicato -con l'argomento \param{pid}, e restituisce il risultato nel -\textit{capabilities state} posto all'indirizzo indicato con l'argomento +con l'argomento \param{pid}, e restituisce il risultato nel \textit{capability + state} posto all'indirizzo indicato con l'argomento \param{cap\_d}; a differenza della precedente in questo caso il \textit{capability state} deve essere stato creato in precedenza. Qualora il processo indicato non esista si avrà un errore di \errval{ESRCH}. Gli stessi