X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=fileadv.tex;h=531aaa0b7af806ecc604a6e7a88b15791426c5c7;hp=2f16a2759b42799018f3275428c967a6cee3ae0e;hb=3e4b9977d8398f32d2637106cb2b26d5988e6769;hpb=0c4b35a430d02c18d914d598af8b3154cab878f9 diff --git a/fileadv.tex b/fileadv.tex index 2f16a27..531aaa0 100644 --- a/fileadv.tex +++ b/fileadv.tex @@ -91,7 +91,7 @@ con la funzione \func{select}, il cui prototipo La funzione mette il processo in stato di \textit{sleep} (vedi \tabref{tab:proc_proc_states}) fintanto che almeno uno dei file descriptor -degli insiemo specificati (\param{readfds}, \param{writefds} e +degli insiemi specificati (\param{readfds}, \param{writefds} e \param{exceptfds}), non diventa attivo, per un tempo massimo specificato da \param{timeout}. @@ -168,7 +168,7 @@ Come accennato l'interfaccia di \func{select} System V ha introdotto una sua interfaccia per gestire l'\textit{I/O multiplexing}, basata sulla funzione \func{poll},\footnote{la funzione è prevista dallo standard XPG4, ed è stata introdotta in Linux come system - call a partire dal kernel 2.1.23 e dalle libc 5.4.28.} il cui prototipo è: + call a partire dal kernel 2.1.23 e dalle \acr{libc} 5.4.28.} il cui prototipo è: \begin{prototype}{sys/poll.h} {int poll(struct pollfd *ufds, unsigned int nfds, int timeout)} @@ -191,7 +191,7 @@ specificati attraverso un vettore di puntatori a strutture di tipo \type{pollfd}, la cui definizione è riportata in \figref{fig:file_pollfd}. Come \func{select} anche \func{poll} permette di interrompere l'attesa dopo un certo tempo, che va specificato attraverso \param{timeout} in numero di -millesecondi (un valore negativo indica un'attesa indefinita). +millisecondi (un valore negativo indica un'attesa indefinita). \begin{figure}[!htb] \footnotesize \centering @@ -230,7 +230,7 @@ vengono utilizzati solo per \var{revents} come valori in uscita). \macro{POLLOUT} & 0x004 & È possibile la scrittura immediata.\\ \hline \macro{POLLERR} & 0x008 & C'è una condizione di errore.\\ - \macro{POLLHUP} & 0x010 & Si è vericato un hung-up.\\ + \macro{POLLHUP} & 0x010 & Si è verificato un hung-up.\\ \macro{POLLNVAL} & 0x020 & Il file descriptor non è aperto.\\ \hline \macro{POLLRDNORM}& 0x040 & Sono disponibili in lettura dati normali.\\ @@ -262,7 +262,7 @@ ad esso relative vengano dichiarate nell'header \file{sys/select.h}, che sostituisce i precedenti, ed aggiunge a \func{select} una nuova funzione \func{pselect},\footnote{il supporto per lo standard POSIX 1003.1-2001, ed l'header \file{sys/select.h}, compaiono in Linux a partire dalle \acr{glibc} - 2.0. Le \acr{libc4} e \acr{libc5} non contengono questo header, le + 2.1. Le \acr{libc4} e \acr{libc5} non contengono questo header, le \acr{glibc} 2.0 contengono una definizione sbagliata di \func{psignal}, senza l'argomento \param{sigmask}, la definizione corretta è presente dalle \acr{glibc} 2.1-2.2.1 se si è definito \macro{\_GNU\_SOURCE} e nelle @@ -337,9 +337,9 @@ modalit In questo modo si può evitare l'uso delle funzioni \func{poll} o \func{select} che, quando vengono usate con un numero molto grande di file descriptor, non hanno buone prestazioni. In tal caso infatti la maggior parte del loro tempo -di esecuzione è impegato per eseguire uno scan su tutti i file descriptor -tenuti sotto controllo per determinare quali sono quelli (in genere un piccola -percentuale) che sono diventati attivi. +di esecuzione è impegnato ad eseguire una scansione su tutti i file descriptor +tenuti sotto controllo per determinare quali di essi (in genere una piccola +percentuale) sono diventati attivi. Tuttavia con l'implementazione classica dei segnali questa modalità di I/O presenta notevoli problemi, dato che non è possibile determinare, quando sono @@ -354,7 +354,7 @@ Per far questo per (vedi \secref{sec:sig_real_time}) settando esplicitamente con il comando \macro{F\_SETSIG} di \func{fcntl} un segnale real-time da inviare in caso di I/O asincrono (il segnale di default è \macro{SIGIO}). In questo caso il -manipolatorem tutte le volte che riceverà \macro{SI\_SIGIO} come valore del +manipolatore tutte le volte che riceverà \macro{SI\_SIGIO} come valore del campo \var{si\_code}\footnote{il valore resta \macro{SI\_SIGIO} qualunque sia il segnale che si è associato all'I/O asincrono, ed indica appunto che il segnale è stato generato a causa di attività nell'I/O asincrono.} di @@ -370,7 +370,7 @@ come \func{poll} e \func{select}, almeno fintanto che non si satura la coda; si eccedono le dimensioni di quest'ultima; in tal caso infatti il kernel, non potendo più assicurare il comportamento corretto per un segnale real-time, invierà al suo posto un \var{SIGIO}, su cui si accumuleranno tutti i segnali -in eccesso, e si dovra determinare al solito modo quali sono i file diventati +in eccesso, e si dovrà determinare al solito modo quali sono i file diventati attivi.