X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=blobdiff_plain;f=fileadv.tex;h=027cbaa7d07c9ed74b879f02c22f80cd3ca66af2;hp=9c06b50d8b0edab32edd4dd4d5c61fd50cf7ad04;hb=04a547df13e4c672d95e1060e1ada9ae2e1fcb2f;hpb=4d46f47e3a0e08440812b334f79489d92814e6d2 diff --git a/fileadv.tex b/fileadv.tex index 9c06b50..027cbaa 100644 --- a/fileadv.tex +++ b/fileadv.tex @@ -1836,7 +1836,7 @@ modificano le modalità di notifica. ed è utile per riconoscere la chiusura di una connessione dall'altro capo di un socket quando si lavora in modalità \textit{edge triggered}.} -Il secondo campo, \var{data}, è una \direct{union} che serve a identificare il +Il secondo campo, \var{data}, è una \dirct{union} che serve a identificare il file descriptor a cui si intende fare riferimento, ed in astratto può contenere un valore qualsiasi (specificabile in diverse forme) che ne permetta una indicazione univoca. Il modo più comune di usarlo però è quello in cui si @@ -3336,15 +3336,15 @@ così all'applicazione di collegare la corrispondente coppia di eventi Infine due campi \var{name} e \var{len} sono utilizzati soltanto quando l'evento è relativo ad un file presente in una directory posta sotto osservazione, in tal caso essi contengono rispettivamente il nome del file -(come \itindsub{pathname}{relativo} \textit{pathname} relativo alla directory -osservata) e la relativa dimensione in byte. Il campo \var{name} viene sempre -restituito come stringa terminata da NUL, con uno o più zeri di terminazione, -a seconda di eventuali necessità di allineamento del risultato, ed il valore -di \var{len} corrisponde al totale della dimensione di \var{name}, zeri -aggiuntivi compresi. La stringa con il nome del file viene restituita nella -lettura subito dopo la struttura \struct{inotify\_event}; questo significa che -le dimensioni di ciascun evento di \textit{inotify} saranno pari a -\code{sizeof(\struct{inotify\_event}) + len}. +(come \textit{pathname} relativo alla directory osservata) e la relativa +dimensione in byte. Il campo \var{name} viene sempre restituito come stringa +terminata da NUL, con uno o più zeri di terminazione, a seconda di eventuali +necessità di allineamento del risultato, ed il valore di \var{len} corrisponde +al totale della dimensione di \var{name}, zeri aggiuntivi compresi. La stringa +con il nome del file viene restituita nella lettura subito dopo la struttura +\struct{inotify\_event}; questo significa che le dimensioni di ciascun evento +di \textit{inotify} saranno pari a \code{sizeof(\struct{inotify\_event}) + + len}. Vediamo allora un esempio dell'uso dell'interfaccia di \textit{inotify} con un semplice programma che permette di mettere sotto osservazione uno o più file e