Infine occorre sottolineare che sia gli indirizzi che i numeri di porta devono
essere specificati in quello che viene chiamato \textit{network order}, cioè
con i bit ordinati in formato \textit{big endian} (vedi
-sez.~\ref{sec:sock_endianness}), questo comporta la necessità di usare apposite
+sez.~\ref{sec:endianness}), questo comporta la necessità di usare apposite
funzioni di conversione per mantenere la portabilità del codice (vedi
sez.~\ref{sec:sock_addr_func} per i dettagli del problema e le relative
soluzioni).
usati solo da processi con i privilegi di amministratore o con la
\textit{capability} \const{CAP\_NET\_BIND\_SERVICE}. L'indirizzo remoto è
specificato nella struttura \var{sat\_addr}, e deve essere in \textit{network
- order} (vedi sez.~\ref{sec:sock_endianness}); esso è composto da un parte di
+ order} (vedi sez.~\ref{sec:endianness}); esso è composto da un parte di
rete data dal campo \var{s\_net}, che può assumere il valore
\const{AT\_ANYNET}, che indica una rete generica e vale anche per indicare la
rete su cui si è, il singolo nodo è indicato da \var{s\_node}, e può prendere
\subsection{Le funzioni per il riordinamento}
\label{sec:sock_func_ord}
-Come già visto in sez.~\ref{sec:sock_endianness} il problema connesso
-\itindex{endianness} all'\textit{endianness} è che quando si passano dei dati da
-un tipo di architettura all'altra i dati vengono interpretati in maniera
-diversa, e ad esempio nel caso dell'intero a 16 bit ci si ritroverà con i due
-byte in cui è suddiviso scambiati di posto. Per questo motivo si usano delle
-funzioni di conversione che servono a tener conto automaticamente della
-possibile differenza fra l'ordinamento usato sul computer e quello che viene
-usato nelle trasmissione sulla rete; queste funzioni sono \funcd{htonl},
-\funcd{htons}, \funcd{ntohl} e \funcd{ntohs} ed i rispettivi prototipi sono:
+Come già visto in sez.~\ref{sec:endianness} il problema connesso
+all'\textit{endianness} è che quando si passano dei dati da un tipo di
+architettura all'altra i dati vengono interpretati in maniera diversa, e ad
+esempio nel caso dell'intero a 16 bit ci si ritroverà con i due byte in cui è
+suddiviso scambiati di posto. Per questo motivo si usano delle funzioni di
+conversione che servono a tener conto automaticamente della possibile
+differenza fra l'ordinamento usato sul computer e quello che viene usato nelle
+trasmissione sulla rete; queste funzioni sono \funcd{htonl}, \funcd{htons},
+\funcd{ntohl} e \funcd{ntohs} ed i rispettivi prototipi sono:
\begin{functions}
\headdecl{netinet/in.h}
\funcdecl{unsigned long int htonl(unsigned long int hostlong)}