le relative informazioni sono raggiungibili, scritti nell'ordine in cui si
vuole siano interrogati.
-Ciascun servizio è specificato a sua volta da un nome, come \texttt{file},
+Ogni servizio è specificato a sua volta da un nome, come \texttt{file},
\texttt{dns}, \texttt{db}, ecc. che identifica la libreria dinamica che
-realizza l'interfaccia con esso, che per ciascuno di essi sarà realizzata in
-un file \texttt{libnss\_NAME} dove \texttt{NAME} è appunto il nome
-
-
-
+realizza l'interfaccia con esso. Per ciascun servizio se \texttt{NAME} è il
+nome utilizzato dentro \file{/etc/nsswitch.conf}, dovrà essere presente
+(usualmente in \file{/lib}) una libreria \texttt{libnss\_NAME} che ne
+implementa le funzioni.
In ogni caso, qualunque sia la modalità con cui ricevono i dati o il supporto
su cui vengono mantenuti, e che si usino o meno funzionalità aggiuntive
quelle che tratteremo nelle sezioni successive.
+\subsection{Le funzioni di interrogazione del \textit{resolver}}
+\label{sec:sock_resolver_functions}
+
+Prima di trattare le funzioni usate normalmente nella risoluzione dei nomi a
+dominio conviene trattare in maniera più dettagliata il meccanismo principale
+da esse utilizzato e cioè quello del servizio DNS. Come accennato questo,
+benché in teoria sia solo uno dei possibili supporti su cui mantenere le
+relative informazioni, in pratica costituisce il meccanismo principale
+
+
+Per questo motivo il \textit{resolver} prevede delle funzioni che permettono
+sia di eseguire direttamente delle interrogazione ad un server DNS, che di
+controllare le modalità con cui queste vengono eseguite; diventa così
+possibile modificare da programma buona parte dei parametri controllati da
+\file{/etc/resolv.conf}.
+
+
+
+Per capire meglio il contenuto della struttura \struct{hostent} conviene
+spendere alcune parole sul funzionamento del DNS. Questo in sostanza è un
+database distribuito organizzato in maniera gerarchica, interrogando il quale
+si possono avere una serie di informazioni, la principale delle quali è la
+corrispondenza fra un nome (a dominio) ed indirizzo IP. Un server DNS
+contiene comunque una serie di altre informazioni; ciascuna voce nel database
+viene chiamata \textit{resource record} e vi è associato un certo
+\textsl{tipo}, identificato da una sigla. Per quanto ci interessa i tipi di
+\textit{resource record} che vengono utilizzati dal \textit{resolver} sono
+sostanzialmente i seguenti:
+\begin{basedescript}{\desclabelwidth{1.2cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}}
+\item[\texttt{A}] indica la corripondenza fra un nome a dominio ed un
+ indirizzo IPv4, ad esempio la corrispondenza fra \texttt{dodds.truelite.it}
+ e l'indirizzo IP \texttt{62.48.34.25}.
+\item[\texttt{AAAA}] chiamato in questo modo dato che la dimensione è quattro
+ volte quella di un indirizzo IPv4, questo record contiene la corrispondenza
+ fra un nome a dominio ed un indirizzo IPv6.
+\item[\texttt{PTR}] per provvedere la mappatura inversa fra un indirizzo IP ed
+ un nome a dominio si utilizza invece questo tipo di record (il cui nome sta
+ per \textit{pointer}).
+\item[\texttt{CNAME}] qualora si abbiamo più nomi con i quali si voglia
+ indicare lo stesso indirizzo (ad esempio \texttt{www.truelite.it}, o
+ \texttt{sources.truelite.it}, che comunque fanno sempre riferimento alla
+ macchina \texttt{dodds.truelite.it}) si può usare questo tipo di record per
+ creare degli \textit{alias} in modo da associare un qualunque altro nome al
+ \textsl{nome canonico} della macchina (quello associato al record
+ \texttt{A}).
+\end{basedescript}
+
+
\subsection{La risoluzione dei nomi a dominio}
\label{sec:sock_gethostbyname}
di un server DNS, si può ritentare l'interrogazione in un secondo tempo.
\end{basedescript}
-Per capire meglio il contenuto della struttura \struct{hostent} conviene
-spendere alcune parole sul funzionamento del DNS. Questo in sostanza è un
-database distribuito organizzato in maniera gerarchica, interrogando il quale
-si possono avere una serie di informazioni, la principale delle quali è la
-corrispondenza fra un nome (a dominio) ed indirizzo IP. Un server DNS
-contiene comunque una serie di altre informazioni; ciascuna voce nel database
-viene chiamata \textit{resource record} e vi è associato un certo
-\textsl{tipo}, identificato da una sigla. Per quanto ci interessa i tipi di
-\textit{resource record} che vengono utilizzati dal \textit{resolver} sono
-sostanzialmente i seguenti:
-\begin{basedescript}{\desclabelwidth{1.2cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}}
-\item[\texttt{A}] indica la corripondenza fra un nome a dominio ed un
- indirizzo IPv4, ad esempio la corrispondenza fra \texttt{dodds.truelite.it}
- e l'indirizzo IP \texttt{62.48.34.25}.
-\item[\texttt{AAAA}] chiamato in questo modo dato che la dimensione è quattro
- volte quella di un indirizzo IPv4, questo record contiene la corrispondenza
- fra un nome a dominio ed un indirizzo IPv6.
-\item[\texttt{PTR}] per provvedere la mappatura inversa fra un indirizzo IP ed
- un nome a dominio si utilizza invece questo tipo di record (il cui nome sta
- per \textit{pointer}).
-\item[\texttt{CNAME}] qualora si abbiamo più nomi con i quali si voglia
- indicare lo stesso indirizzo (ad esempio \texttt{www.truelite.it}, o
- \texttt{sources.truelite.it}, che comunque fanno sempre riferimento alla
- macchina \texttt{dodds.truelite.it}) si può usare questo tipo di record per
- creare degli \textit{alias} in modo da associare un qualunque altro nome al
- \textsl{nome canonico} della macchina (quello associato al record
- \texttt{A}).
-\end{basedescript}
-
Quando un programma chiama \func{gethostbyname} e questa usa il DNS per
effettuare la risoluzione del nome, è con i valori di questi record che
vengono riempite le varie parti della struttura \struct{hostent}. Il primo
Il terzo campo della struttura, \var{h\_addrtype}, indica il tipo di indirizzo
che è stato restituito, e può assumere soltanto i valori \const{AF\_INET} o
\const{AF\_INET6}, mentre il quarto campo, \var{h\_length}, indica la
-lunghezza dell'indirizzo stesso in byte. Infine il campo \var{h\_addr\_list} è
-il puntatore ad un vettore di puntatori ai singoli indirizzi; il vettore è
-terminato da un puntatore nullo. Inoltre, come illustrato in
-fig.~\ref{fig:sock_hostent_struct}, viene definito il campo \var{h\_addr} come
-sinonimo di \code{h\_addr\_list[0]}, cioè un riferimento diretto al primo
-indirizzo della lista.
-
-
+lunghezza dell'indirizzo stesso in byte. La funzione ritorna sempre una
+struttura
+
+Infine il campo \var{h\_addr\_list} è il puntatore ad un vettore di puntatori
+ai singoli indirizzi; il vettore è terminato da un puntatore nullo. Inoltre,
+come illustrato in fig.~\ref{fig:sock_hostent_struct}, viene definito il campo
+\var{h\_addr} come sinonimo di \code{h\_addr\_list[0]}, cioè un riferimento
+diretto al primo indirizzo della lista.
Oltre ai normali nomi a dominio la funzione accetta come argomento
\param{name} anche indirizzi numerici, in formato dotted decimal per IPv4 o