\label{sec:proc_gen}
Partiremo con una introduzione generale ai concetti che stanno alla base della
-gestione dei processi in un sitema unix-like. Introdurremo in questa sezione
+gestione dei processi in un sistema unix-like. Introdurremo in questa sezione
l'architettura della gestione dei processi e le sue principali
caratteristiche, e daremo una panoramica sull'uso delle principali funzioni
per la gestione dei processi.
sessione, ad ogni processo sono associati altri identificatori, usati per il
controllo di accesso, che servono per determinare se il processo può o meno
eseguire le operazioni richieste, a seconda dei privilegi e dell'identità di
-chi lo ha posto in esecuzione; su questi torneremo in dettaglii più avanti in
+chi lo ha posto in esecuzione; su questi torneremo in dettagli più avanti in
\secref{sec:proc_perm}.
settati (il significato di questi bit è affrontato in dettaglio in
\secref{sec:file_suid_sgid}). In questo caso essi saranno settati all'utente e
al gruppo proprietari del file; questo consente, per programmi in cui ci sia
-necessità, di dare a qualunquee utente normale privilegi o permessi di
+necessità, di dare a qualunque utente normale privilegi o permessi di
un'altro (o dell'amministratore).
Come nel caso del \acr{pid} e del \acr{ppid} tutti questi identificatori
\subsection{Le funzioni \func{setuid} e \func{setgid}}
\label{sec:proc_setuid}
-Le due funzioni che venfono usate per cambiare identità (cioè utente e gruppo
+Le due funzioni che vengono usate per cambiare identità (cioè utente e gruppo
di appartenenza) ad un processo sono rispettivamente \func{setuid} e
\func{setgid}; come accennato in \secref{sec:proc_user_group} in Linux esse
-seguono la sematica POSIX che prevede l'esistenza di \textit{saved user id} e
+seguono la semantica POSIX che prevede l'esistenza di \textit{saved user id} e
\textit{saved group id}; i loro prototipi sono:
\begin{functions}
L'effetto della chiamata è diverso a seconda dei privilegi del processo; se
l'\textit{effective user id} è zero (cioè è quello dell'amministratore di
-sistema) allora tutti gli identificatatori (\textit{real}, \textit{effective}
+sistema) allora tutti gli identificatori (\textit{real}, \textit{effective}
e \textit{saved}) vengono settati al valore specificato da \var{uid},
altrimenti viene settato solo l'\textit{effective user id}, e soltanto se il
valore specificato corrisponde o al \textit{real user id} o al \textit{saved
Come esempio per chiarire dell'uso di queste funzioni prediamo quello con cui
viene gestito l'accesso al file \file{/var/log/utmp}. In questo file viene
registrato chi sta usando il sistema al momento corrente; chiaramente non può
-essere lasciato aperto in scrittura a qualunque utente, che protrebbe
+essere lasciato aperto in scrittura a qualunque utente, che potrebbe
falsificare la registrazione. Per questo motivo questo file (e l'analogo
\file{/var/log/wtmp} su cui vengono registrati login e logout) appartengono ad
un gruppo dedicato (\acr{utmp}) ed i programmi che devono accedervi (ad
l'unico errore possibile è \macro{EPERM}.
\end{functions}
-I processi non privileguiati possono settare i \textit{real id} soltanto ai
+I processi non privilegiati possono settare i \textit{real id} soltanto ai
valori dei loro \textit{effective id} o \textit{real id} e gli
\textit{effective id} ai valori dei loro \textit{real id}, \textit{effective
id} o \textit{saved id}; valori diversi comportano il fallimento della
I processi non privilegiati possono cambiare uno qualunque degli
identificatori usando uno qualunque dei valori correnti di \textit{real id},
-\textit{effective id} o \textit{saved id}, l'ammnistratore può specificare i
+\textit{effective id} o \textit{saved id}, l'amministratore può specificare i
valori che vuole; un valore di -1 per un qualunque parametro lascia inalterato
-l'dentificatore corrispondente.
+l'identificatore corrispondente.
quelli originari per quanto riguarda tutti gli altri controlli di accesso.
Le due funzioni usate per cambiare questi identificatori sono \func{setfsuid}
-e \func{setfsgid}, ovviamenete sono specifiche di Linux e non devono essere
+e \func{setfsgid}, ovviamente sono specifiche di Linux e non devono essere
usate se si intendono scrivere programmi portabili; i loro prototipi sono:
\begin{functions}
che devono essere compiuti per realizzarla verranno eseguiti senza possibilità
di interruzione in una fase intermedia.
-In un ambiente multitasking il concetto è esseziale, dato che un processo può
+In un ambiente multitasking il concetto è essenziale, dato che un processo può
essere interrotto in qualunque momento dal kernel che mette in esecuzione un
altro processo o dalla ricezione di un segnale; occorre pertanto essere
accorti nei confronti delle possibili \textit{race condition} (vedi
condivise siano opportunamente protette da meccanismi di sincronizzazione
(torneremo su queste problematiche di questo tipo in \secref{sec:ipc_semaph}).
-Un caso particolare di \textit{race condition} sono poi i cosidetti
+Un caso particolare di \textit{race condition} sono poi i cosiddetti
\textit{deadlock}; l'esempio tipico è quello di un flag di ``occupazione'' che
viene rilasciato da un evento asincrono fra il controllo (in cui viene trovato
occupato) e la successiva messa in attesa, attesa che a questo punto diventerà