\constd{PID\_MAX} nei file \file{threads.h} e \file{fork.c} dei sorgenti del
kernel, con il 2.6.x e la nuova interfaccia per i \textit{thread} anche il
meccanismo di allocazione dei \ids{PID} è stato modificato ed il valore
- massimo è impostabile attraverso il file \sysctlfile{kernel/pid\_max} e di
+ massimo è impostabile attraverso il file \sysctlfiled{kernel/pid\_max} e di
default vale 32768.} che serve a riservare i \ids{PID} più bassi ai processi
eseguiti direttamente dal kernel. Per questo motivo, come visto in
sez.~\ref{sec:proc_hierarchy}, il processo di avvio (\cmd{init}) ha sempre il
\constd{WEXITED} & Ritorna quando un processo figlio è terminato.\\
\constd{WNOHANG} & Ritorna immediatamente anche se non c'è niente da
notificare.\\
- \constd{WSTOPPED} & Ritorna quando un processo figlio è stato fermato.\\
- \constd{WCONTINUED}& Ritorna quando un processo figlio che era stato
+ \constd{WSTOPPED} & Ritorna quando un processo figlio è stato fermato.\\
+ \const{WCONTINUED} & Ritorna quando un processo figlio che era stato
fermato ha ripreso l'esecuzione.\\
\constd{WNOWAIT} & Lascia il processo ancora in attesa di ricezione, così
che una successiva chiamata possa di nuovo riceverne
probabile che non il relativo supporto non sia disponibile. Se il programma è
in formato ELF per caricare le librerie dinamiche viene usato l'interprete
indicato nel segmento \constd{PT\_INTERP} previsto dal formato stesso, in
-genere questo è \sysfile{/lib/ld-linux.so.1} per programmi collegati con la
-\acr{libc5}, e \sysfile{/lib/ld-linux.so.2} per programmi collegati con la
+genere questo è \sysfiled{/lib/ld-linux.so.1} per programmi collegati con la
+\acr{libc5}, e \sysfiled{/lib/ld-linux.so.2} per programmi collegati con la
\acr{glibc}.
Infine nel caso il programma che si vuole eseguire sia uno script e non un
necessita di privilegi aggiuntivi, ed eventualmente tornare indietro.
Come esempio per chiarire l'uso di queste funzioni prendiamo quello con cui
-viene gestito l'accesso al file \sysfile{/var/run/utmp}. In questo file viene
+viene gestito l'accesso al file \sysfiled{/var/run/utmp}. In questo file viene
registrato chi sta usando il sistema al momento corrente; chiaramente non può
essere lasciato aperto in scrittura a qualunque utente, che potrebbe
falsificare la registrazione. Per questo motivo questo file (e l'analogo
-\sysfile{/var/log/wtmp} su cui vengono registrati login e logout) appartengono
+\sysfiled{/var/log/wtmp} su cui vengono registrati login e logout) appartengono
ad un gruppo dedicato (in genere \acr{utmp}) ed i programmi che devono
accedervi (ad esempio tutti i programmi di terminale in X, o il programma
\cmd{screen} che crea terminali multipli su una console) appartengono a questo
cambiato ed un processo che chiama la funzione viene inserito nella lista dei
processi inattivo, con un tempo molto maggiore.\footnote{è comunque possibile
ripristinare un comportamento analogo al precedente scrivendo il valore 1
- nel file \sysctlfile{kernel/sched\_compat\_yield}.}
+ nel file \sysctlfiled{kernel/sched\_compat\_yield}.}
L'uso delle funzione nella programmazione ordinaria può essere utile e
migliorare le prestazioni generali del sistema quando si è appena rilasciata
Il comportamento di default prevede che per tutti i processi si applichi la
politica generale di sistema definita nel file
- \sysctlfile{vm/memory\_failure\_early\_kill}, ma specificando
+ \sysctlfiled{vm/memory\_failure\_early\_kill}, ma specificando
per \param{arg2} il valore \constd{PR\_MCE\_KILL\_SET} è possibile impostare
con il contenuto di \param{arg3} una politica specifica del processo
chiamante. Si può tornare alla politica di default del sistema utilizzando